Lui
Il cellulare continua a ronzare ed io continuo ad ignorarlo, Sophie è particolarmente indispettita dalla scorsa sera. Non riesce proprio ad accettare il fatto che io abbia deciso di chiudere ogni tipo di frequentazione –ammesso che ci sia mai stata- perché, a suo dire, preferisco "frignare per una ragazzina." Ormai tutti hanno capito che ho perso la testa per Mia, tranne la diretta interessata.
Chiudo d'improvviso il libro di stupida economia e stupido commercio, e decido di aprire le ultime email con le richieste specifiche di alcuni miei clienti.
I ragazzi qui fuori non mi hanno mai dato nessun tipo di problema. Io ho sempre saputo che sono degli scimmioni bevitori di birra e loro mi hanno sempre considerato un frocetto figlio di papà e le cose mi sono sempre state bene così; in fin dei conti se io ho gusto nel vestire e loro amano puzzare di birra -a qualsiasi ora del giorno e della notte- non è colpa di nessuno, no?
Ma, ultimamente, le cose sono cambiate. Perché, come dicevo, non ho mai avuto nessun tipo di problema. Prima che tutti sapessero che ho iniziato a frequentare l'epica e intoccabile ex ragazza di Derek Collins.
Epica, si. Intoccabile? Certo, ma non per me.
All'ennesima vibrazione del mio cellulare mi sento costretto a guardare il display e, finalmente, riesco a fare un sorriso stamattina.
Gioia: Mia mi ha raccontato cos'è successo alla tua macchina. Quando vuoi trafiggere una V sulla fronte di Derek Collins fammi uno squillo, perché voglio esserci. Ad ogni modo stasera parlerò di te a mio padre, a cena. A Mia verrà un colpo, ci sarà da divertirsi.
Victor: Non ho dubbi sul fatto che sei la mia complice preferita. Adesso ho capito fino in fondo perché Mia ti ama così tanto. Mi raccomando evita di parlare della mia fama da rubacuori, concentrati sulle mie qualità e su come sono riuscito a far migliorare, anche se di poco, Mia in trigonometria. Conto su di te.
Gioia: E tu evita che, questa tua fama da rubacuori, si basi ancora su una storia fondata e reale. Mi raccomando, conto su di te.
Victor: Puoi metterci la mano sul fuoco, cara (presto, molto presto) futura cognata.
Riesco a resistere all'impulso di prendere il cellulare e scaraventarlo fuori dalla finestra, quando vibra di nuovo, alcune ore dopo.
< Si? > rispondo, senza neanche guardare, glaciale e frettoloso.
< Victor. >
Mi raddrizzo sulla sedia, schiarendomi la voce < Papà. >
< Hai impegni stasera? >
A lui non importa se io abbia impegni o no stasera, importa il fatto che –se li ho- sono disposto a disdirli per avere il piacere di cenare insieme ai suoi amici in giacca e cravatta e quella perenne puzza sotto al naso.
< Si, papà. Io sto benissimo, grazie. E tu? >
< Vuoi essere divertente? >
< Non lo so, tu pensi che potrei esserlo? >
< Meglio se non te lo dico, > perché ho come l'impressione che stia sorridendo? < allora ce la fai per stasera o no? >
< Mi è concesso sapere a che pro devo disdire i miei importantissimi impegni da ragazzo mondano? >
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Qualcosa di più
RomanceMia ha diciassette anni ed è già stanca di tutto: del posto in cui vive, delle persone che la circondano e di essere considerata la ragazza di Derek Collins, nonostante siano passati anni. Non fa altro che correre, per un infinità di motivi: per ca...