Lui
< Pronto? >
< Gioia, Ciao! Sono Victor. >
< Victor! > E' sorpresa di sentirmi e la faccia sconvolta e irritata di Mia mi fa ridere ancora di più.
< Metti il vivavoce. > Strilla arrabbiata, una volta che lo metto e poggio il cellulare sopra il bancone attacca a lagnarsi, < Giogiò non lo sopporto più! >
Giro –mettendomi dietro di lei- e le tappo la bocca con le mani, appoggiandomi a lei la scuoto a destra e a sinistra.
< Che state combinando voi due? >
< Ascoltami Gioia, devi assolutamente farmi un favore. >
Mia si dimena contro di me ed io sto cercando di non pensare a quanto questa cosa mi faccia eccitare.
< Il problema è che tua sorella è una piccola carogna, > Mia mi da un morso < ahi! > strillo per la sorpresa.
< Fammi indovinare > strilla Gioia < ti ha appena morso, vero? >
< Si > mi do un bacio sulla mano mentre guardo arrabbiato Mia. Lei scoppia a ridere < che femminuccia, si è dato un bacio sulla mano, Gioia! >
Gioia ride a sua volta < mi dispiace Victor, è il suo modo di difendersi. >
< Potevi almeno avvisarmi prima. >
< Cosa ti aspettavi, Idiota? E' mia sorella. Sta dalla mia parte, mica dalla tua. >
Quanto è impertinente. Stringo gli occhi < vedremo. >
Per farle un dispetto afferro in fretta il cellulare dal bancone e, prima che lei possa riuscire a bloccarmi con qualche mossa infernale da guerriera, corro verso la stanza rossa e mi ci chiudo dentro.
< Victor! > Strilla, tempestando la porta di pugni < apri questa dannata porta! >
< Prova a fermarmi adesso > poi ci penso e aggiungo seccato < e non chiamarla "dannata!" >
< Ce l'hai fatta a scappare? >
< Si. >
< Hai l'affanno, Victor. Dovresti allenarti di più. >
< Ho capito che prendermi in giro è una cosa che le sorelle Hamilton amano fare. Okay, adesso è chiaro anche a me. >
< Dai, su. Non frignare. E dimmi cosa ti serve, che non ho tutta la giornata per fare da baby-sitter a due idioti come voi. >
< Non so chi tra le due sia la più stronza. >
< Non potrai capirlo mai. >
< Sono d'accordo con te. Ad ogni modo spero che tu sei più coraggiosa di quella schiappa di tua sorella, perché ho davvero bisogno del tuo aiuto. >
Mi sembra sia passata un eternità dall'ultima volta che sono andato in un locale pieno di gente insieme ai ragazzi. Sono seduto su un comodo divano all'angolo, il posto più appartato che sono riuscito a trovare in mezzo a tutto questo caos.
I miei amici si stanno dando da fare in pista, cosa che avrei fatto indubbiamente anch'io se non avessi perso la testa per Mia.
Per questo li comprendo –ma loro non comprendono me- perché loro non hanno ancora conosciuto una ragazza in gamba come la mia Bambina, con il papà geloso e protettivo e le regole da rispettare.
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Qualcosa di più
RomansaMia ha diciassette anni ed è già stanca di tutto: del posto in cui vive, delle persone che la circondano e di essere considerata la ragazza di Derek Collins, nonostante siano passati anni. Non fa altro che correre, per un infinità di motivi: per ca...