Lei
Sdraiata sul letto di Gioia lascio che lei continui ad accarezzarmi i capelli, mentre me ne sto in silenzio a fissare il soffitto.
< E' pazzesco quanto sei cambiata, Mia. > Sussurra, improvvisamente, il complimento più bello che lei potesse farmi. Il cuore ha già rallentato i suoi battiti.
Le lancio un occhiata < perché lo dici? >
< Perché? Non è così? >
Esito < Si. >
< Stavo pensando a com'eri... o come non eri? Non so quale sia l'espressione giusta. Pensavo a prima, comunque, al tuo periodo buio. > Ridiamo entrambe < cosa ti ricordi? > chiede, curiosa come sempre,
< quello che mi sono sempre chiesta è a cosa pensavi tu in quei momenti. Eri capace di non parlare e di non mangiare per giorni interi. Com'è possibile? Com'è umanamente possibile questo? >
Mi sento mancare l'aria, gli occhi mi bruciano, ma mi sforzo di parlare: < lo sanno tutti che la tristezza chiude lo stomaco, questa non è una novità. E poi, detto francamente, chi pensava? Se ne fossi stata minimamente capace avrei certamente cercato di reagire, in qualche modo, ma non ne ero in grado... >
Gioia mi guarda negli occhi, mentre io abbasso il viso cercando di nascondermi.
< Perché stai piangendo? > mi chiede con delicatezza e paura.
< E' difficile da spiegare, ogni volta che parliamo non fai altro che convincerti che sto ancora male per Derek. Ma non è così, non è esattamente come pensi... >
Come posso far capire a Gioia che, da tempo ormai, non si tratta più della storia con Derek ma di me? Come faccio a farle capire come mi sono sentita in tutti questi anni e come, delle volte, mi sento ancora?
Le mie sono quel tipo di ferite che, certe volte, sanguinano ancora.
Anche dopo tanti anni.
Anche se, ormai, dovrebbero essere soltanto delle cicatrici. Funziona così, per me, delle volte ci vado a sbattere –senza neanche rendermene conto- e loro riprendono a sanguinare mentre io fisso il rosso, scuro e violento, senza poter far niente per arrestarlo. Ma adesso sono abbastanza forte da vedere il sangue venir fuori e non svenire. Il sangue scorre, il mio cuore è lento, le mie mani tremano ma tutto resta uguale.
Gioia, intuendo il mio segretissimo stato emotivo, mi stringe forte tra le sue braccia e i miei pezzi rotti tornano ognuno al proprio posto. Ha il potere di non farmi sentire sbagliata, anche solo per un momento, ma debole.
< Ti ha distrutta, ma sei tornata più forte di prima. Vorrei avere un briciolo del tuo orgoglio, Mia, mi basterebbe un po' della tua forza... >
La cosa che mi fa ridere e piangere allo stesso tempo è che non si rende conto che la mia forza è stata lei. Io stavo affondando e lei mi ha tirata su, proprio come un ancora di salvezza.
< Non sai quello che dici Gioia... > tiro un sospiro < non ho fatto altro che prendere le decisioni sbagliate, non ho fatto altro che pensare alle cose sbagliate... >
< Ma sei cresciuta, anche grazie a questo. Sono sicura che non ti vedrò mai più fare certi passi. Devi perdonarti e andare avanti. Noi l'abbiamo già fatto, manchi solo tu. >
< Sono andata avanti > ribatto con voce debole ma caparbia.
< Ma non sei riuscita perdonarti, che è la cosa più importante. >
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Qualcosa di più
Любовные романыMia ha diciassette anni ed è già stanca di tutto: del posto in cui vive, delle persone che la circondano e di essere considerata la ragazza di Derek Collins, nonostante siano passati anni. Non fa altro che correre, per un infinità di motivi: per ca...