Trieste, 20 giugno 2000In quei i giorni ragazzi più grandi erano impegnati negli esami universitari e se quello di Laura non era andato proprio come si aspettava, Eric e Sara avevano ottenuto risultati sicuramente più soddisfacenti. Pietro, invece, stava dando gli ultimi ritocchi alla tesi di laurea, che avrebbe discusso a luglio, ma di cui ancora non sapeva il giorno preciso. Questo gli causava non poco nervosismo, ma era sicuro di farcela, ormai mancava veramente poco e con l'aiuto del suocero, che gli aveva fatto da correlatore esterno, la tesi era veramente interessante. Se solo la copisteria si fosse data una mossa con le copie, sarebbe stato più tranquillo! Ma ormai era questioni di giorni e l'obbiettivo, per cui tutta la sua famiglia aveva sacrificato, si stava avverando, presto avrebbero avuto un figlio architetto, era un sogno per un operaio di ferriera immigrato e una commessa!
Anche i più giovani stavano affrontando un momento cruciale della vita: il tanto temuto esame di maturità. Come dice la canzone, era "La notte prima degli esami", il giorno seguente, infatti, sarebbero partiti con gli scritti. Andrea, Giulia, Francesco e Edoardo, si erano riuniti per studiare insieme a casa di quest'ultimo. Veronica ed Eric gli facevano compagnia, premurandosi che avessero qualcosa da mangiare e sorbendosi lamentele e preoccupazioni dei maturandi.
Erano, ormai, quindici giorni che studiavano come pazzi, ma il giorno fatidico era finalmente arrivato, l'emozione, quella notte, era palpabile. I quattro ragazzi sentivano, che il loro mondo stava per cambiare, stavano per entrare, realmente, nel mondo degli adulti. Forse era proprio questo che significava affrontare la maturità, non soltanto un esame scolastico, ma un vero momento di passaggio, di cambiamento totale della propria vita.
Alcuni di loro avevano già dei progetti definiti, altri no, ma tutti sapevano, che il loro cammino insieme si stava per interrompere. Da quel momento, ognuno avrebbe preso la propria strada, anche se erano più che decisi a rimanere sempre una squadra.
Edoardo aveva già un progetto ben definito in testa, di cui, però, ancora non aveva parlato ai suoi migliori amici, aveva paura di raccontare ciò che voleva fare. Sapeva che Giulia e Francesco avrebbero sofferto, ma era sicuro che fosse la decisione giusta e non sarebbe tornato indietro, per il momento, però, non ci voleva pensare.
Giulia si sarebbe iscritta a Giurisprudenza, lo sapeva già da anni ed era più che convinta di sapere come sarebbe stato il suo futuro. Avrebbe iniziato con la laurea e poi con il praticantato nello studio di Flavio, il padre di Francesco, infatti, glielo aveva promesso e da lì, sperava di poter far partire la sua carriera. Non era preoccupata per la sua relazione con Andrea, era convinta che stessero andando nella direzione giusta e che il loro rapporto stesse crescendo. Anche l'aspetto intimo, che inizialmente le aveva creato qualche difficoltà, era decisamente migliorato. Insieme avevano scoperto il sesso e insieme, stavano imparando a conoscersi, con dolcezza e reciproca fiducia. Avevano instaurato un rapporto fatto di complicità e di giocosa scoperta, Giulia era ogni giorno più innamorata del ragazzo dagli occhi grigi.
Andrea dal canto suo, non aveva ancora deciso cosa avrebbe fatto da grande, aveva almeno tre facoltà da prendere in considerazione e non sapeva quale avrebbe scelto. L'esame era fondamentale per decidere quale strada intraprendere. Al momento la sua unica certezza era Giulia, niente avrebbe potuto dividerli, era innamorato e non si era mai sentito così felice.
Francesco, infine, era più che consapevole e sicuro di ciò che volesse fare, come Giulia, sapeva da anni quale sarebbe stato il suo futuro. A differenza dell'amica non sarebbe stata l'università, anche se l'idea che i suoi due amici andassero senza di lui lo intristiva. Lui e Giulia avevano fatto tutto insieme fino da quando erano nella culla, adesso si sarebbero dovuti separare, questo gli faceva paura. Era strano questo sentimento, Francesco l'aveva provato solo all'ospedale, quando aveva capito che la sua piccola principessina aveva, davvero, qualcosa che non andava e che avrebbe avuto bisogno di lui. Dopo il primo attimo di sconforto, aveva affrontato la paura e l'aveva messa da parte. Sapeva che Veronica non sarebbe mai stata del tutto bene ma, sapeva, anche, che avrebbe fatto qualsiasi cosa per farla stare il meglio possibile, perché lei era più importante di tutto.
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I Ragazzi della città del vento
ChickLitIl romanzo è una sorta di family dramma e di teen story, ambientato a Trieste a partire dal 1998. Si ricollega al mio primo romanzo "E l'inverno finirà" (in vendita in tutti gli store on-line). È un romanzo corale, in cui si narrano le vicende delle...