XXXIV -In tenda con il ragazzo inglese!

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Baia Sistiana, 4 settembre 1998

La serata al falò sulla spiaggia trascorse in maniera molto divertente, conobbero altri gruppi di giovani e suonarono la chitarra cantando tutti insieme, Alessandro suonava bene ed era intonato, così a grande richiesta degli amici e dei nuovi conoscenti iniziò le canzoni dell'estate, intonò per prima quella che più gli piaceva:

«Ho lasciato scappar via l'amore
l'ho incontrato dopo poche ore
è tornato senza mai un lamento
è cambiato come cambia il vento...»

A questo punto tutti si unirono al ritornello della canzone di Nicolò Farbri e Max Gazè, urlando a squarciagola:

« ....Vento d'estate io vado al mare voi che fate
non mi aspettate forse mi perdo

Ho pensato al suono del suo nome
a come cambia in base alle persone
ho pensato a tutto in un momento
ho capito come cambia il vento

Vento d'estate io vado al mare voi che fate
non mi aspettate forse mi perdo

Ho lasciato scappar via l'amore
l'ho incontrato dopo poche ore
è tornato senza mai un lamento
è cambiato come cambia il vento....»

La serata proseguì cantando a squarciagola, invertendo le strofe e correggendosi a vicenda, per poi passare a un'altra canzone, fino ad arrivare ai grandi classici da Vagabondo dei Nomadi alla Canzone del sole di Battisti. Ovviamente non fu dimenticata un'alta canzone del momento, richiestissima dalle ragazze, che iniziarono a baciarsi con i fidanzati al chiaro di luna, mentre Alessandro intonava l'ultima canzone di Biagio Antonacci:

«...MI FAI STARE BENE MI FAI STARE BENE
E DI STARE BENE NON MI STANCO MAI
MI FAI STARE BENE, MI FAI STARE BENE
sembri l'alba di un mondo... CHE SIAMO NOI

SCIABADA'...»

La serata proseguì in allegria con una bottiglia di birra un po' di musica e qualche bacio.

Dopo il falò, piano piano tutti si ritirarono nelle loro tende, i primi a sparire furono Pietro e Sara, che avevano passato lontani l'ultimo mese e dopo le coccole vicino al fuoco e al mare avevano voglia di stare da soli.

Anche Francesco e Veronica si ritirarono, la ragazzina era stanca ed entrambi volevano stare l'uno con l'altra. Di seguito andarono via tutti, Giulia ed Andrea erano emozionati, anche se una volta chiusa la tenda si limitarono a baci e carezze, fu per loro una notte stupenda.

Edoardo si coricò prima di Eric, quando andò via lasciò il ragazzo inglese ancora alla spiaggia. Il fatto di essersi sentito osservato, lo aveva innervosito ulteriormente, non capiva cosa l'altro volesse, pensò che forse non era poi così a suo agio a dividere la camera con un omosessuale. Tornò in tenda per primo, voleva farsi trovare addormentato, sia per non doversi cambiare davanti a lui, sia per rassicurarlo lasciandogli capire che non avrebbe attentato alla sua virtù.

Quando il castano aprì la cerniera e si infilò dentro la tenda, Edo però, era ancora sveglio e per quanto cercasse di fare finta di dormire, l'altro era arrivato abbastanza in fretta, non c'era stato nemmeno il tempo di far finta decentemente.

Eric capì subito che era sveglio, lo osservò, teneva gli occhi chiusi ma a tradirlo c'era il respiro tutt'altro che regolare. Edo con gli occhi chiusi non poteva opporsi al suo scrutinio, e così l'altro lo osservò con agio, trovandolo ancora più attraente di come gli era parso in spiaggia. Il suo fisico, definito ma snello, si intravedeva sotto il lenzuolo leggero. Si notava soprattutto la testa, in particolare le morbide ciocche di capelli, che erano composte da fili sottilissimi, quasi di seta di diverse tinte di biondo chiaro che andavano dall'oro, al miele, alla cenere, rendendoli vivi e intensi, nonostante la tonalità tanto pallida.

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