Trieste, 27 agosto 2000
Giulia rimase ferma con il viso affondato sul collo della sorella, le lacrime che bagnavano i capelli bruni di Anna. La più piccola le stringeva le spalle, che sussultavano a causa dei singhiozzi silenziosi. Continuò a chiederle cosa fosse accaduto e per molto tempo, non ottenne risposta, rimaneva semplicemente ferma, si sentiva vuota, stanca. Avrebbe voluto parlare, ma non riusciva a trovare le parole e allora rimaneva a godersi le mani di Anna, che le accarezzavano la schiena e la sua voce, tranquilla, sempre pacata, che tante volte l'aveva irritata, ma che, in quel momento, era la cosa più bella del mondo. Sentiva la mora promettere di rimanerle accanto, assicurarle di potersi fidare, elargirle parole d'affetto.
Erano diverse come il giorno e la notte, davvero poche volte, erano andare d'accordo per più di cinque minuti, ma Giulia sapeva, che ogni parola della sorella era vera. Questa consapevolezza si diffuse, come una sensazione di calore, allargandosi dallo stomaco, fin al centro del petto e dandole una nuova forza. Dopo un tempo indefinito, Giulia si sollevò leggermente, si morsicò il labbro, poi prese la mano della ragazzina mora e la tirò verso la loro camera.
In silenzio si sedettero sul letto di Anna, che si trovava sotto quello di Sara, mentre Emma dormiva nell'altro letto a castello, vicino alla finestra. Le due sorelle si accomodarono sedute all'indiana, con le ginocchia che si toccavano e Anna che continuava a tenere le mani della maggiore tra le sue. Giulia rimase ferma per un altro secondo, poi guardò l'altra e si è decise a parlare:
«mi sento così stupida!»
«Perché? Cos'è successo? Me lo vuoi dire?»
«Andrea mi ha finalmente comunicato quale facoltà intende fare, non ci crederai mai...»
«Conoscendolo, direi qualcosa che ha a che fare con le lingue, era una delle cose in ballottaggio, no?»
«Sì, era tra le sue scelte. Hai ragione, vuole fare lingua e letteratura inglese!»
«Beh, non mi sembra un dramma così grande oh, insomma ce lo aspettavamo, o no?»
«Certo, mi aspettavo la scelta della facoltà, ma non mi aspettavo la sede!»
«La sede? A Trieste c'è un'ottima Facoltà di Lingue, quale sede dovrebbe scegliere?»
«Secondo te? Piangerei se avesse scelto Trieste?»
E gli occhi di Giulia si riempirono nuovamente di lacrime. Anna le strinse le mani più forte, perché, la ragazza dagli occhi blu, aveva ricominciato a piangere in maniera convulsa.
Da lettino in fondo alla stanza, si sollevò una testa biondiccia, Emma si era svegliata già da qualche minuto e non aveva potuto fare a meno di sentire l'ultima parte della conversazione, quando Giulia ricomincio a piangere sì alzo e le raggiunse. Non la notarono, finché, le braccia esili della bambina non le circondarono entrambe, Giulia si voltò, sorrise debolmente alla sorella, che le chiese:
«Che succede?»
«Non preoccuparti, pulcino, andrà bene...»
Rispose la maggiore, asciugandosi le lacrime dal viso. Le più piccole la e guardarono scettiche, Anna scosse la testa e rispose ad Emma:
«È successo qualcosa con Andrea, ma non ho capito bene cosa, magari tu riesci a farla parlare...»
Nonostante la differenza di età, Giulia ed Emma avevano un rapporto speciale, si capivano al volo e fin da quando, in quarta elementare era andata a vederla, per la prima volta, nella culletta dell'ospedale, accompagnata da Francesco e Edoardo, l'aveva amata in un modo speciale. Quella era stata la prima cosa che i tre avevano fatto insieme, da quel giorno non si erano più lasciati. Guardare Emma così grande e seria, che con occhi preoccupati la guardava e si accingeva da interrogarla, le ricordava ancora di più l'inizio della sua amicizia con Edo e il fatto che, presto, l'avrebbe lasciata. Stava cercando di metabolizzare la cosa da due mesi ed ora tutto stava precipitando.
STAI LEGGENDO
I Ragazzi della città del vento
Chick-LitIl romanzo è una sorta di family dramma e di teen story, ambientato a Trieste a partire dal 1998. Si ricollega al mio primo romanzo "E l'inverno finirà" (in vendita in tutti gli store on-line). È un romanzo corale, in cui si narrano le vicende delle...