Scendiamo dal jet e andiamo a casa, «L'ho recuperata» dico guardando mio padre, «È successo qualcosa?» chiede, Oh se ti riferisci al fatto che l'ho tirata fuori dal locale tre secondi prima che si togliesse gli slip o che me la sono scopata nella doccia del jet: tranquillo c'è stato di peggio.
«Stavo per fare una grandissima cazzata» dice lei, «In parte l'hai fatta» dico mettendole un braccio intorno alle spalle, «Ditemi cos'è successo» dice, «Christian sono tornata al nightclub e l'ho fatto. Mi sono spogliata... ma non del tutto» dice, «Poi sono passata da casa e ho preso tutte le poche cose che io e mamma avevamo» aggiunge, mio padre (stranamente) sorride.
Andiamo di sopra, l'aiuto a mettere in ordine la camera, poi entriamo nella cabina armadio, si mette le mani sui fianchi e con gli occhi traccia il percorso dei vari scaffali.
«Vedi? Quel l'armadio lì è sempre vuoto perché non ho mai fatto shopping, ho ancora quei pochi vestiti che avevo ho aggiunto solo qualcosa, metterò le cose di mia madre lì» spiega gesticolando, sorrido: è così carina.
Va a prendere lo scatolone e torna dentro; si china per prendere gli abiti, e li appende delicatamente nell'armadio e poi lo chiude.
Mi bacia appassionatamente, «Hey vuoi farlo qui?» chiedo «No, non in mezzo ai miei vestiti» dice, mi metto a ridere e torno a baciarla.
Andiamo di sotto per cena, saluto Alyssa, siamo solo noi quattro stasera, «Sei tornata dalla tua fuga pazza» scherza Trevor, mi metto a ridere e annuisco, accarezzo il pancione di Alyssa, «Come lo chiamerete?» chiedo «Mancano tre settimane e non so ancora che nome dare a mio figlio vi rendete conto?» dice, sorrido, ci mettiamo sul divano.
«Carlos» «Stai scherzando vero?!» dice Alyssa, mi metto a ridere «Vorrei un nome che abbia un mix tra la mia amata Italia e qui» dice «Stefan» bisbiglio «Mi piace» dice Alyssa, «Stefan Cooper» ripete Trevor, «Grazie Zio Bred per aver trovato il nome al mio bambino» dice lei, sorrido dolcemente.
Se ne vanno e Noi andiamo a dormire, viene in camera mia, «È così strano avere una casa così grande solo per noi» dice, annuisco sorridendo «Beh almeno adesso ho te che mi tieni compagnia» dico, mi bacia, mi metto su di lei e succede un'altra volta. È inevitabile, mi scosto da lei e si appoggia a me.
Mi fa dei grattini sul petto, «Ci pensi mai al fatto che un giorno potremmo avere una casa tutta nostra» chiede, «Ci penso quando mi stai vicina...» dico, alza lo sguardo verso di me e sorride, è così bella.
Il mix tra i suoi occhi color ghiaccio e le labbra rosse e gonfie per via dei miei baci la rendono ancora più bella del solito. «Paige io ho bisogno di un po' di bene nella mia vita e tu sei il bene» dico, «Adoro the vampire diaries» dice, è troppo intelligente.
«E secondo te chi sono? Stefan o Damon?» chiedo, «Matt Donovan»-«Che cosa?! Dai Matt no, è inutile a parte il fatto che in otto stagioni non si vede mai che scopa» dico, si mette a ridere «Tu sei la mia Elena» dico, si morde le labbra e mi bacia.
Si appoggia a me e si addormenta sospirando.
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Anima di carta
Romance[COMPLETATO]:Paige è una ragazza di 16 anni che per aiutare sua madre fa un lavoro poco dignitoso per la sua età... Si ritroverà in un nightclub. Christian migliore amico di suo padre è in città per cercarla, accadranno cose che renderanno la povera...