SURREALE

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Mi sveglio nel cuore della notte avvertendo un dolore lancinante alla pancia, «Bred... A! Bred..» si sveglia immediatamente; «Devi portarmi in ospedale ho le contrazioni..» dico piangendo; si alza e mi porta in ospedale di corsa.
Mi fanno un tracciato, tutto è nella norma...
Fa malissimo, le cose sembrano peggiorare quando si rompono le acque...
«AA!» urlo «Paige apre le gambe», faccio come mi suggerisce il medico, Bred è qui e mi stringe la mano...
«Spingi»-«AA AAA AA AA FA MALISSIMO!» urlo, Bred mi asciuga il sudore dalla fronte, «Vedo la testa! Spinga più forte!», spingo con forse e quando sento un vagito mi fermo e sorrido, «È una bambina... ciao Margaret.. sono la tua mamma..» dico, Ho giusto il tempo di prenderla in braccio che i dolori iniziano a farsi sentire più forti di prima «AA!», l'infermiera porta via la bambina, «Dottore che succede?» chiede Bred preoccupato, «Proprio Come immaginavo... c'è ne un altro. Paige spingi», sbarro gli occhi «AAA! AAAA! Ahia Ah!»-«Ci siamo quasi... vai!», spingo forte e sento piangere anche lui mi metto a piangere, me lo mettono tra le braccia; «Eilà Dylan amore di mamma ciao... adesso vai dalla tua sorellina.. ci vediamo dopo... ti amo tanto...» singhiozzo, l'infermiera porta via anche lui.
Mi riportano in camera, «Bred abbiamo avuto due gemelli...», annuisce sorridendo e mi bacia.
«Ecco qui i vostri bimbi... complimenti alla mamma» dice l'infermiera, sorrido.
Esce dalla stanza.
Poggio la schiena sulla testiera del letto, «Chi prendi?» chiede Bred, «Passami Dylan..», me lo mette tra le braccia e poi si siede sulla poltrona con Margaret, questo piccolo dagli occhi verdi somiglia molto a Bred...
Lo stringo forte a me.
Non Mi sembra ancora vero.
«Avanti!» dico quando bussano, Luke e mio padre entrano sorridendo, «O mio Dio è una bambina...» dice mio padre, «Rich sono due...» lo corregge Luke venendo verso di me, «Come si chiamano?» chiede mio padre «Lui è Dylan ... mentre lei è Margaret...» mi guarda negli occhi e sorride dolcemente, la prende in braccio, Luke tiene Dylan.
Sorrido.
«Lui è il mio figlioccio...» dice Luke, annuisco sorridendo, prendo Margaret in braccio: è bellissima, luke mi da anche Dylan e Bred scatta una foto.
Li tengo tra le braccia e non vorrei mai lasciarli andare... c'è lo fatta davvero: sono una madre. Due meravigliosi miracoli hanno vissuto dentro di me per nove mesi.
Si addormentano; li sistemo nel cullino e lo avvicino a letto...
Bred se ne va perché deve lavorare, Meghan resta a farmi compagnia per tutta la notte e mi racconta un sacco di cose dei suoi figli quando erano piccoli.
Sarò per sempre grata alla vita per avermi fatto questo regalo.

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