Anima di carta

BRED(14)

Siamo appena tornati dal viaggio di nozze, finalmente possiamo goderci casa.
Mi arriva un messaggio di Trevor: siamo in ospedale, stanno per operare Stefan alle tonsille..
Sbarro gli occhi, ha solo due anni.
«Stanno per togliere le tonsille a Stefan» dico, «Si, Ho appena parlato con Alyssa» dice, annuisco sospirando, «Sono ancora abbronzata», sorrido «Beh ti dona», si mette a ridere e mi bacia.
Le poggio le mani sui glutei «Hey vedi di domare il mostro che è in te, non lo faremo di nuovo. L'abbiamo fatto tutti i giorni. Sono un po' stanca» dice, mi metto a ridere e torno a baciarla.
«Vado ad allenarmi» dico, annuisce sorridendo «Io Vado a fare shopping», le do un bacio e vado di sopra, mi alleno.
Faccio gli squat, sollevamento pesi e altri attrezzi.
Metto le cuffiette alle orecchie mentre sono sul tappeto, parte 'perfect' di Ed Sheeran, sorrido, Ho dedicato questa canzone a Paige e lei la adora.
Sono completamente inzuppato di sudore, tolgo la canotta.
Torna a casa e la vedo appoggiata alla porta che si morde le labbra, sorrido, tolgo le cuffie, «Cosa hai comprato?» chiedo, «Ho fatto danno. Sono passata da berskha, Zara e non ho resistito , sono andata anche in quel negozio che vende tutte le marche e ho comprato delle cose della supreme.. poi sono stata da Calvin Klein e amore mio ti conviene sequestrarmi la carta di credito se non vuoi finire sul lastrico», mi metto a ridere, «I nostri genitori sono multimiliardari, non finiremo sul lastrico così in fretta», annuisce sorridendo, vado verso di lei, si mette due dita sul naso «Va a fare una doccia» dice, scuoto la testa sorridendo e vado in bagno, tre ore di allenamento sono un po' pesanti..
Vado in camera da letto, e trovo il letto invaso da vestiti e accessori «Ma hai svaligiato i negozi o cosa?»-«Te l'avevo detto», mi metto a ridere.
Ripiega le magliette, «Ti piace? L'ho presa per te» dice, sorrido «Wow è una maglietta della supreme? Certo che mi piace» «Ti ho anche preso i pantaloni sia lunghi che corti» aggiunge, sorrido e vado a metterli nella mia cabina armadio.
Torno di là e la osservo, vedere mia moglie con il ciondolo di mia madre al collo, è qualcosa di inspiegabile.
«Sai credo di aver di nuovo quell'infezione.. ho male alle ovaie» dice, mi acciglio, «Il ciclo mestruale non è più regolare come prima. E nemmeno così normalmente abbondanti.» aggiunge, la abbraccio, «Lo sai che puoi dirmi tutto, adesso ho come l'impressione che tu voglia aggiungere qualcos'altro ma non vuoi farlo» dico passando il pollice sulla sua guancia, accenna un sorriso e annuisce sospirando.
«Allora?» «Ho paura di non poter avere bambini.. perché se Questa cosa peggiora sarò costretta ad operarmi e io desidero un bambino da tutta la vita..», ha gli occhi lucidi, è davvero combattuta.
«Prima pensa a guarire e poi penseremo ai bambini.. sta serena piccola», annuisce sospirando e mi abbraccia, la stringo forte a me e le accarezzo i capelli.
Stringe forte le mie braccia, «Paige..»
«È come se mi stessero pugnalando» singhiozza, «Calma eh amore, magari sono le mestruazioni..» dico, annuisce sospirando, «Si forse hai ragione ma non mi sono mai arrivate con così tanto dolore...», sospiro..
«Facciamo così: mettiti a letto, io vado a farti un the e torno qui, okay» chiedo, annuisce sospirando, aspetto che si cambia, l'aiuto a mettersi sul letto e vado di sotto, faccio delle ricerche sul computer, e in tutti i siti vedo solo il nome di quel maledetto "cancro" lo stesso che ha portato via mia madre, e la sua.
Leggo attentamente, e per fortuna c'è una pagina che smentisce le alte e conferma la diagnosi che abbiamo.
Chiudo il computer, prendo una tazza e vado da lei, «Prendi» dico, accenna un sorriso e lo beve.
Vado a posare la tazza, e quando vado in camera: dorme, le accarezzo il viso e mi stendo vicino a lei, resto sveglio per tutta la notte e veglio su di lei, «No, no, no. Non posso andarmene, non posso lasciarlo io lo amo... no!» urla, mi volto verso di lei, «Piccola.», mi racconta ciò che ha sognato, sta tremando, la stringo forte a me e si riaddormenta.
Non sta bene ed è evidente. Farò di tutto per far si che torni a star bene.