La felicità è una bastarda.

41 0 0
                                    

Un mese dopo...

Esco dal bagno e torno in camera, «Paige, fa come ti dico. Consulta il medico o fa questo» dice Tracy porgendomi una scatolina, «Non farò un test di gravidanza. Non sono incinta.» dico, scuote la testa «Ti lego ad una sedia e te lo faccio con la forza», «D'accordo lo farò, contenta?» annuisce sorridendo, vado in bagno lo faccio, poi torno in camera e lo metto sulla scrivania.
Mi siedo sul letto «È ora prendilo tu Tracy, tanto è negativo», va a prenderlo, «Paige... è positivo»: sbarro gli occhi e mi alzo, «O mio Dio, sono incinta davvero..». Non so quale sia il mio stato d'animo al momento.
Ci prepariamo per andare alla festa, non vedo l'ora di dirlo a Bred.
Andiamo alla confraternita, «Tony, dov'è Bred?» chiedo, «È di sopra», «Grazie» dico, vado di sopra e apro la porta, «Bred!» urlo piangendo, si scosta da lei e si alza, si rimette i boxer in fretta, «Paige...», mi allontano, Allison si veste e se ne va, «Perché? Bred perché poche ore prima dici di amarmi e poco dopo vai a letto con un'altra...», cazzo sono incinta di due mesi e tu mi tradisci?! È quello che vorrei urlare: ma non lo faccio.
Mentre urliamo e litighiamo, sento come un distacco è come se qualcosa mi fosse caduto dal corpo solo che lo sento dentro di me.
Questa sensazione, viene accompagnata da una fitta acuta all'addome, poggio una mano sulla pancia e sbarro gli occhi, «Paige che c'è?» chiede, «Non toccarmi»-«Devi trovare Tracy e portarla qui subito», se ne va.
Torna poco dopo con Tracy, «C'è qualcosa che non va... ho bisogno di tornare a casa» singhiozzo, mi prende per mano e mi alzo lentamente, «Potete dirmi cos'è successo?» chiede lui, lo ignoro, torno di sotto e chiamo mio padre.
Arriva subito, e salgo in macchina, «Principessa che succede?» chiede preoccupato, glielo racconto, «Papà temo di averlo perso», sospira e mi porta in ospedale, dove il medico conferma il mio timore: ho perso il mio bambino.
Resto in ospedale per tutta la notte e poi la mattina seguente torno a casa.
Metto una tuta sportiva e torno di sotto, ci sono solo i gemelli a casa, credo che lo sappiano perché per quanto strano possa sembrarmi, Luke mi abbraccia forte.
«Come Stai?» chiede
«Male, mi sento così vuota... se solo fossi stata più prudente e avrei fatto prima quel test di gravidanza..» - «Non è colpa tua, sono cose che purtroppo succedono all'ordine del giorno..» dice, annuisco con sconforto, mi siedo sul divano vicino a loro e poi torno in camera mia, dove non riesco a smettere di piangere.

Anima di cartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora