CANADA

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Due mesi dopo...

«Buon viaggio principessa, quando arrivi mandami un messaggio» annuisco sorridendo, «Paige salutami mio figlio» annuisco sospirando Ed esco di casa, «Ciao Kohl» - «Signorina», sorrido e salgo, mi siedo sul divanetto e ripenso a noi due su questo jet.. mi mordo le labbra.
Quando arrivo prendo un taxi, do l'indirizzo all'autista e mi faccio portare a casa di suo zio.
Do la mancia e scendo dall'auto, la casa è enorme, suono il campanello, mi apre un ragazzo, credo sia suo cugino, «O mio Dio Paige!» esulta abbracciandomi, mi accompagna nella stanza degli ospiti, mi fa fare il giro della casa, «Vedi quella Porsche decappottabile nel vialetto?» annuisco, «È mia, ma Bred ci va in giro quando vuole uscire. Oh sta tranquilla, non si è fatto nessuna mentre era qui me ne sono assicurato» aggiunge, mi metto a ridere: lo adoro.
«Vuoi andare in pasticceria o lo aspetti qui?» chiede, «Lo aspetto qui» annuisce sorridendo, mi offre da bere e parliamo.
Sono quasi le undici di sera quando la porta si apre, mi volto e lui sembra abbia visto un fantasma, «Paige? Ma che ci fai qui?» chiede, «Ho bisogno di parlarti, in privato» dico, annuisce e andiamo di sopra, chiude la porta e mi guarda, «Mi manchi» dico, sorride dolcemente e mi abbraccia forte, sospiro.
Lo bacio appassionatamente, Dio quanto mi è mancato, mi tolgo la maglietta, e lui mi bacia sul collo, finiamo sul letto, mi tolgo i jeans e abbasso la cerniera dei suoi pantaloni, lo bacio.
Ho un bisogno disperato di lui, apro le gambe e si spinge contro di me, sospiro all'istante, mi bacia dappertutto, mi mordo le labbra e gli strattono i capelli, torna a baciarmi.
Quando si scosta da me, mi accoccolo vicino a lui, poggio un ginocchio su di lui,«Paige! Non dirmi che non l'hai fatto apposta» dice, sollevo il ginocchio e lo poggio con forza su di lui, «Cazzo Paige!» «Scusa, l'ho fatto apposta» dico, si mette a ridere e mi bacia, «Mi Sei mancata come l'aria in questi mesi», mi mordo le labbra e lo bacio.
Poggio la testa sul suo petto e mi addormento tra le sue braccia.
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Mi sveglio e sbarro gli occhi, Bred alza la testa «Cugino, mi spieghi perché cazzo ti stai limando le unghie sul mio letto», «Lo sapevo che foste tornati insieme. Siete bellissimi. Andiamo non fare quella faccia Bred, non posso darti fastidio.
Sono gay, quindi di conseguenza: non puoi essere geloso, e lei non può credere che io la desideri» dice, mi tiro su con i gomiti e mi metto a ridere, «Cazzo Sono le tre, devo alzarmi» dice Bred, «Oh ti saluta tuo padre» lo informo, «Ma per piacere, si starà godendo la casa con quella Kelley», annuisco sospirando.
Suo cugino esce e io ne approfitto per alzarmi, mi attira a se e mi bacia appassionatamente, «Hey mi vesto e chiamo a casa per dire che sei vivo, che non mi hai rifiutata, e che abbiamo fatto pace» dico, annuisce sorridendo, «Chi credeva che ti avrei rifiutato?» - «Luke, tuo padre e persino kora», scuote la testa, «E tu cosa credevi?» «Io l'ho sempre saputo che sarebbe successo questo, io e te non riusciremo mai ad odiarci o a stare lontani», si morde le labbra e mi bacia.
Metto un pigiama, lo saluto con un bacio e torno a letto.

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