Se Liu Chang si era aspettata un altro bacio, dovette rivedere i suoi piani.
James Potter le dedicò uno sguardo difficile da digerire...e in un istante, riconobbe che cosa lo rendeva così temuto.
"Le ripetizioni sono terminate." Sibilò, prima di scansarla bruscamente e dirigersi da solo verso la scuola.
Avrebbe dovuto schiodarsi da lì, soprattutto dopo gli sguardi che le stavano lanciando tutti...ma la verità era che quello sguardo l'aveva paralizzata.
Sapeva di giocare con il fuoco, ma non aveva messo in conto la paura folle. Aveva già provato su di sé quegli occhi, quella furia gelida, anni fa, quando avevano parlato...ma ugualmente, per la seconda volta, ne rimase pietrificata.
Ed ecco che, dopo la paura, arrivò la rabbia.
Non finiva qui, pensò, raddrizzando le spalle e ghignando in faccia ai Malandrini.
Sirius Black la guardava attentamente senza sorridere e l'altero Remus Lupin non riusciva a dissimulare una smorfia. Anche Minus sembrava turbato.
Ma loro non erano un problema. Senza di lui, senza James...loro erano nulla. Lo avrebbe reso suo...e gli altri lo avrebbero accettato senza ribattere. Ne era convinta.
Ed il gioco era appena cominciato.
David Ratcliff la fissò andarsene in silenzio ma con una strana aria trionfante sul viso.
"Te la farà pagare." Mormorò alla Serpeverde che le aveva rifilato il filtro d'amore, accanto a lui.
"E perché?" sorrise quella. "Il mio filtro è perfetto. Ma tu...avresti dovuto dirglielo che probabilmente Potter ha un antidoto contro cose di questo tipo. Immagino che debbano fare i conti con i filtri d'amore praticamente da sempre. Ratcliff, un Prefetto agli ordini della gonnella della Chang... ma il cagnolino non ha abbaiato, questa volta. Come mai?"
"Probabilmente lo sapeva anche lei." Frecciò il ragazzo a bassa voce. "O forse no, talmente è accecata da questa sua ossessione. Sta diventando stupida. Un errore che un Corvonero non dovrebbe fare. E lo capirà da sola."
"Ma per favore! Io devo fare affari, ma tu sei la sua ombra da anni e non hai provato nemmeno ad avvertirla? Per cosa? Per darle un insegnamento morale?" Ridacchiò la ragazzina, perfidamente. "Che gran stronzata. Diciamo che invece speravi che se la prendesse dritta in faccia, questa lezione, in modo che corresse da te a leccarsi le ferite come ha sempre fatto. Quando le dirai mai che sei innamorato di lei? Potter prima o poi se la gusterà come una ciliegina, sai?"
Il Corvonero le scoccò addosso una delle sue occhiate glaciali, con quell'aspetto da vampiro assetato di sangue, e la Serpeverde chiuse finalmente il becco, capendo che doveva cambiare aria.
Pensava a Liu e al suo degenerare durante gli anni.
Un tempo Potter l'aveva come abbandonata...ma lei era rimasta assetata della sua luce come una drogata.
Una volta che si assaggiano le attenzioni di un dio, anche se per poco, è difficile separarsene.
Non sapeva quale strano rapporto ci fosse tra quei due, ma sapeva che Liu Chang era quel tipo di ragazza, di quelle che non accettano rifiuti ma amano chi le rifiuta a partire dal padre, il primo uomo ad essere assente nelle loro vite.
Il padre per le cui attenzioni si striscia nel fango.
Stava facendo questo? Stava strisciando di nuovo nel fango per amare un altro uomo che non la voleva? Una banale sindrome di abbandono?
No, c'era dell'altro. C'era un segreto...lo sentiva. Un filo che li legava...
E si chiese solo fino a che punto si sarebbe spinta quella diavoletta pur di tornare a riavvolgere la spola.
Lily correva.
Correva veloce, piangendo forte, e attirando l'attenzione di tutti.
Non si curava di chiedere scusa a chi andava addosso.
Voleva solo sprofondare.
Voleva svanire nel nulla.
Corse nel dormitorio, sbatté la porta con forza, si buttò sul letto e singhiozzò contro le lenzuola...senza nemmeno sapere perché.
Era corsa via come una bambina.
Era CEDUTA, davanti a tutti.
La fiera, l'indomabile, la coraggiosa Lily Evans...la ragazza dalla vita perfetta.
"STUPIDA, STUPIDA, STUPIDA!" gridò, prendendo a pugni il cuscino.
Se solo avessero saputo... che era una persona senza più un posto dove stare.
Che a casa era un'estranea per sua sorella, che ad Hogwarts era solo il giocattolo di Potter.
La Chang le aveva parlato di protezione...ma non era mai stata protezione. Era stato dominio. Solitudine...
E ora piangeva...perché? Perché vederla baciare James le aveva fatto così male?
Combatteva da anni contro la sua prepotenza...da anni contrastava ogni sua azione scorretta, da anni gli urlava in faccia che non sarebbe mai stata alla sua mercé.
Allora perché si sentiva così a pezzi?
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M.A.R.A.U.D.E.R.S.
Fiksi PenggemarNell'oscurità di una guerra incombente, le sfrenate e spensierate esistenze dei Malandrini si sfilacciano negli intrighi di una Hogwarts sempre più ricca di pericoli ed insidie. In un labirinto di incertezze, nell'ultimo anno l'amore sembra essere l...