24. le chat noir!

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Solo qualche annotamento prima di iniziare: ci sarà una battuta (quella del "buongiorno") che è ispirata a Scrubs e per quanto riguarda il Comitato della Morale Pubblica, mi sono ispirata ad un manga davvero divertente, Lovey Dovey. Il capitolo è leggero e, devo aggiungerlo per forza, abbastanza malizioso (capirete alla fine!), anche se devo ammettere di aver tardato tanto perché ultimamente non mi riesce molto di essere leggera e divertente, mi trovo più a mio agio con la pesantezza.
Sarà la vecchiaia, sarà il periodo, chi lo sa. In ogni caso, spero che questo non si percepisca, ho cercato di fare del mio meglio.
Un saluto ai nuovi arrivati e un abbraccio ai vecchi ritrovati.
Sarah










Il gatto batté un paio di volte le palpebre, guardandosi attorno.
Da ogni parte arrivavano odori e suoni diversi. Si stiracchiò su un morbido tappeto, grattò un paio di braccioli, fino a che il naso fiutò un delizioso aroma di tacchino arrostito.
L'impulso di trovare del cibo – era affamato – ebbe la meglio su qualsiasi altro desiderio.
Uscì dalla Sala Comune dei Grifondoro, camminando in allerta per il corridoio, guidato da quel profumino invitante.
"Stupida bestiaccia!"
Si girò di scatto, spaventato, e soffiò in direzione di una scopa che gli stava calando in testa.
Un uomo dalle guance infossate e dai capelli cespugliosi lo scrutò in maniera torva.
"Non sanno nemmeno tenere a bada i loro stramaledetti Famigli!" ringhiò, dandole un altro colpetto. "Sparisci, avanti! Ho appena passato la cera!"
Alle sue spalle arrivò un altro gatto, occhi gialli e pelliccia color polvere, che iniziò a gonfiarsi nel vedere il proprio territorio violato.
Lo stava sfidando.
Combattere o non combattere? Poteva batterla...
Ma non fece in tempo a fare niente perché il vecchio aprì una piccola porta laterale che dava sul giardino e ce lo sbatté fuori senza tante cerimonie.
Cercò di ritornare dentro, al calduccio, al comodo, ma la porta oramai era sprangata e rimase desolato a grattare sul legno, miagolando a più non posso.
Nessuna risposta.
Allora si voltò, intenzionato ad esplorare quel nuovo e sconosciuto territorio.
Ogni filo di erba era carico di odori nuovi che salivano su per le narici, odori che dicevano e indicavano infinite direzioni, e anche la brezza che gli scorreva per il pelo portava notizie. In cielo c'era dell'acqua.
Mentre raggiungeva il lago, una nuvola rumoreggiò sorda, l'aria sembrò raggelarsi ed infine, la prima neve dell'anno iniziò a cadere.
Il rovesciarsi di quei piccoli frammenti cristallizzati lo distrasse giusto il tempo di essere notato da qualcuno.
"Hey ! E tu che ci fai qui, piccolo?"
Una enorme figura si stagliava imponente alle sue spalle, più grande di un orso, ma non ne ebbe paura. Emanava un odore confortevole, di cibo cotto sul fuoco, burrobirra, il sapore di una Foresta.
Miagolò e si strusciò sulle enormi gambe di Hagrid, che quella mattina indossava un pelliccione di castoro e stivali di pelle di drago.
"Tu devi essere di uno studente." Ridacchiò il custode, prendendolo in braccio. "Scommetto che Gazza ti ha sbattuto fuori. Razza di cretino..."
Si mise a fare le fusa, felice di percepire un po' di calore.
Il suono ovattato della neve che si infrangeva contro il terriccio e il suo far le fusa furono gli unici suoni fino alla porta di ingresso della scuola. Hogwarts era incantevole nel suo dormiveglia invernale, ammantata da nuvole di cotone che ne accarezzavano le guglie ed i pennacchi, silenziosa in un abbraccio freddo.
In poco tempo fu di nuovo dentro, dopo aver ricevuto una grattatina alle orecchie dal Guardiacaccia. Pochi passi e poi, un altro odore. Un'altra sensazione a tenerlo lontano dal cibo.
Lupo.
C'era l'odore di un lupo, nel suo territorio. Si trascinò su per tre piani di scale, deciso a tenere d'occhio quel nuovo intruso.
Silenzioso, simile ad un'ombra di velluto, scivolò oltre una porta, rimanendo perfettamente immobile.
Qualcuno era seduto per terra in una piccola stanza rettangolare, stipata di scaffali pieni di cassettoni e scartoffie.
Poteva osservarlo senza essere visto.
Attese.




M.A.R.A.U.D.E.R.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora