Ma perchè diavolo ogni volta che si girava la vedeva circondata da ragazzi?
James Potter trattenne il simpatico impulso di spaccare la faccia ad un tizio con i capelli pieni di lacca che stava allisciando la Evans peggio di una piovra e si riconcentrò sulla birra che aveva tra le mani.
Barrie era stato chiaro in merito. Niente casini coi Babbani.
O si veniva bocciati in tronco.
Forse pensava che la minaccia sarebbe stata sufficiente, forse pensava che l'essere senza poteri li avrebbe tenuti buoni, o forse semplicemente non era a conoscenza del fatto che quel noioso villaggio in mezzo al nulla in realtà straripava di ragazzi annoiati e ubriaconi che non vedevano stranieri da tempi immemori.
E solo un pazzo sconsiderato avrebbe fatto interagire degli adolescenti appartenenti a mondi del tutto diversi in una serata di bagordi.
Non che fossero poi così stronzi, quei babbani.
Era passato parecchio tempo da quando il resto della compagine si era diretta alla festa sbattendosene angelicamente del loro destino, Marauders compresi, e quando Lily e James avevano ufficialmente rinunciato al bagno caldo – non senza valanghe di imprecazioni e tentativi di infilarsi forchette in un occhio – e si erano diretti al paesello attraverso inquietanti sentieri boschivi, la sera stava già calando e i Grifondoro si erano già allegramente calati nell'anima del festival, sbocciando birra a più non posso con i compari del mondo opposto che, un po' per la sbronza in arrivo e un po' per l'eccitazione di vedere tante facce nuove, li avevano invitati a devastarsi assieme accanto al falò centrale.
Cosa che il Marauder era stato ben lungi dal rifiutare, il problema era che James non aveva valutato un piccolo dettaglio: lì nessuno conosceva la sacra regola "Evans-non-si-tocca".
La minaccia di Walsh era ben poca cosa, considerò notando un gruppetto di ragazzi sbavare sulle gambe della rossa e scambiarsi occhiatine libidinose. Lì ci scappava il morto sicuro!
Dal canto suo, Lily non sembrava accorgersi dei suoi occhi piantati addosso da almeno venti minuti e sorrideva spensierata ad una ragazza del posto, in fila assieme ad una bancarella in attesa di essere servite.
Non l'aveva mai vista così. Sembrava...così a suo agio.
L'aria era tersa, pulita, riscaldata dal tenue calore del falò, dalle vibranti lucine natalizie che avevano predisposto in lunghi filari da un palo all'altro e dal profumo fragrante di pannocchie arrosto, castagne e zucchero filato.
"Hey, la nostra Evans sembra non aver sofferto più di tanto essere arrivata ultima!" disse Paciock, sedendosi accanto a Potter su uno dei tanti tronchi che avevano messo a mo' di sedie. "Sorride pure! Anzi, non l'ho mai vista rilassata come stasera."
"Vero, sembra un'altra persona..." confermò Peter, sedendosi al lato opposto con la faccia piena di mais.
"Tu sì che conquisterai qualcuna oggi, Pet." frecciò James, con un mezzo ghigno.
"Mi sono appena beccato due picche. Basta, ho chiuso con le donne." sentenziò l'altro con solennità, prima di venire abbracciato da Geky, che arrivò alle spalle saltellando come un coniglietto.
"Non demordere, Minus!" rise. "E comunque Lily è cresciuta tra i Babbani. E' naturale che si senta a suo agio! Io invece fatico a capire metà delle cose che dicono! Uno mi ha intortato per mezz'ora su una specie di gioco scemo dove prendono a calci una palla...boh."
L'iddillo di una Evans dolce e socievole durò in ogni caso ben poco, perchè dall'altra parte del campo si udì un quantomai strano "Oddio, che carina, grazie tesoro!".
Strano perchè a pronunciare quelle parole giulive fu Black, che tra l'altro pensò bene di abbracciare una tizia che gli aveva offerto da bere con un sorrisetto scemo e l'innocenza di un bambino che però la Grifoncina non colse.
Mezzo secondo dopo un boccale bello pesante volò nell'aria con una precisione millimetrica ma purtroppo per Lunastorta, Black si era abbassato a raccogliere un fiore (sì, un fiore!) emettendo versetti da neonato e quella quintalata di bicchiere finì in faccia a lui.
"Oddio, scusa Rem!"
Lily si piazzò le mani alla bocca e corse a tirarlo su nelle risate generali e sotto lo sguardo allucinato della tizia babbana.
"Odio questa gita." sentenziò quello, massaggiandosi il naso.
"Maddai, ci stiamo divertendo invece! Guarda che ho trovato."
Felpato gli sventolò il fiorellino davanti al naso ignaro di un paio di occhi omicidi.
"E tu!" abbaiò la rossa, stringendo gli occhi come un falco. "Cosa diavolo credevi di fare?!"
"Eh? Ma è stata carina! Mi ha offerto una birra." fece lui, stringendosi nelle spalle e indicando la ragazza, una brunetta con un piumino fluorescente. Ok, vederlo così iniziava ad essere bizzarro. E fastidioso.
Tipo unghie di gatto sui vetri.
"Sei fidanzato! O te lo sei scordato?!"
"Ah, che palle." bofonchiò la babbana, che era stata contemporaneamente raggiunta dalle amiche. "Scusa, sai, non credevo fosse il tuo ragazzo. No problemi, ok?"
"No, guarda che non è il mio ragazzo!" ci tenne a chiarire Lily, prima di essere interrotta.
"Allora abbraccerò solo Remus!" miagolò Sirius con un risolino, schiacciandosi contro Lupin che, ancora più strano, arrossì come una ragazzina.
"Ahhh, ora ho capito! Quindi non c'era proprio speranza, eh? Che peccato, quelli più appetibili sono tutti gay al giorno d'oggi..." sospirò la babbana, scuotendo la testa e facendo sbiancare Lupin che sembrava a disagio più che mai.
"No, aspetta, non è come credi!" cercò di dire disperato, contemporaneamente cercando di levarsi di dosso Black che gli faceva letteralmente le fusa al collo.
Una visione scioccante per chiunque con un po' di lucidità mentale e che ammutolì la Grifoncina per cinque minuti buoni.
"Ok, Lupin, forse è il caso di ritirargli qualsiasi razza di erba si sia portato dietro." disse solo, sudando freddo.
"Tu dici?!" sorrise istericamente Remus, probabilmente in procinto di un omicidio. "Perchè non chiami un po' James e gli chiedi di accollarselo lui per due minuti?!"
"Ma si può sapere che gli prende?!"
"Hey, parli di quello con gli occhi strani? Me lo presenti?" s'intromise un'altra tizia con voce maliziosa. "Ti offro da bere se mi ci combini un'uscita...dio, quel tizio me lo terrei legato in camera da letto per un mese intero..."
Chissà perchè diavolo le era venuta improvvisamente voglia di cavarle un occhio...
Come richiamato col megafono, quel demone apparve alle loro spalle con un ghigno largo da iena e due birre in mano.
"Hey, problemi?" chiese, divertito come non mai, venendo letteralmente incenerito con gli occhi dalla sua rossa adorata e al contempo violentato mentalmente dal gruppetto di ragazze locali che prese a scoccargli occhiatine assatanate.
"Sirius ci prova con Remus." sibilò Lily, guardando altrove con stizza. "Gli stavo solo suggerendo la via della sobrietà, viste le conseguenze!"
"Non essere così dura, questi giorni sono stati insopportabili per lui!" se la rise quello, passandosi una mano fra i capelli. "E poi la sobrietà è per sfigati. Anzi, visto che ci mettevi tanto ti ho preso il tuo bicchiere, rossa!"
"Hey, lo offri anche a me?" frecciò una biondina facendosi avanti con aria spavalda. Ma tu guarda che razza di maniache!
Lily affondò il naso nella birra con un movimento isterico, non sopportando l'idea di doversi spiegare quell'improvviso e crescente nervoso...
Sembravano non vedere ragazzi da anni, assurdo! E figuriamoci se quel cretino non iniziava a fare il gallo nel pollaio!
Quelle iniziarono a tubargli attorno come delle colombe, mentre lui dispensava sorrisi caldi come il miele su quelle dannate castagne.
"Non vi abbiamo mai visto da queste parti, ragazzi! Siete qui per una ritirata sportiva? In che squadra state?"
"Grifondoro." rispose il maghetto con candore, facendola strozzare nel sorso che stava facendo.
"Mai sentita! Che roba è?"
"Quidditch, hai presente?" continuò quel cretino, godendosela come un beota mentre le ragazze inarcarono le sopracciglia. "Scope, boccini d'oro..."
"Ok, vedi di piantarla!" sbottò la Grifondoro, tirandogli un orecchio in modo da abbassarlo al suo livello. "Basta fare sciocchezze! Ti ricordo che sei in coppia con me!"
"Eh? Quindi è lui il tuo ragazzo?" brontolò la babbana, che non stava capendo bene.
"Eh, Evans, quindi sono io il tuo ragazzo?" le chiese angelicamente James, passandole un braccio attorno alle spalle e prendendole di mano la birra.
"Eh?! No!"
"Ahh, ho capito. E' un primo appuntamento?"
"E' un primo appuntamento, Evans?" fece il verso l'altro, dondolandogli il bicchiere di birra davanti al naso.
Insomma!!! Perché diavolo non mollavano il colpo?! E perchè quel maledetto stava rigirando la cosa a suo favore?!
"Dammi quella dannata birra e andiamo a farci un giro." cedette con voce sepolcrale, trascinandoselo via mentre il ragazzo esultava in silenzio alle sue spalle.
Remus sorrise, prima di ricordarsi che gli aveva di nuovo sbolognato la patata bollente. Dove cavolo era Peter?!
Lui così ci diventava pazzo!
Black gli si sedette accanto con un sorrisetto malizioso che gli fece venir voglia di buttarsi direttamente nel fuoco.
"Mi sto divertendo un sacco..."
"Sì, ho notato..."
"Erbette, hn?" frecciò l'altro, inarcando un sopracciglio, prima di avvicinarsi con una strana espressione. "Ti sembro una persona strafatta, Remus?"
"Mi sembri solo una persona confusa." ammise l'altro, fissando altrove con un sospiro. "Che pensa di sapere quello che vuole."
"Oh, ma io lo so eccome cosa voglio... E tu?"
"Potresti evitare di parlarmi in questo modo...così? Comincia a essere inquietante!"
Sirius ridacchiò, deliziato, prima di fissare il cielo pieno di stelle. L'inquinamento luminoso sembrava quasi non esistere.
"Però la luna non si vede."disse d'impulso, serenamente.
Già, pensava Lupin. La sua luce non sembrava raggiungerli. Però c'era.
La sentiva sulla pelle.
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M.A.R.A.U.D.E.R.S.
أدب الهواةNell'oscurità di una guerra incombente, le sfrenate e spensierate esistenze dei Malandrini si sfilacciano negli intrighi di una Hogwarts sempre più ricca di pericoli ed insidie. In un labirinto di incertezze, nell'ultimo anno l'amore sembra essere l...
