"Guarda che se stai così lontana il mantello mica ti copre tutta!"
Lily Evans lo fulminò con lo sguardo.
"Ti diverti, vero Jam?" disse aspramente, con le mani artigliate contro il braccio di quell'idiota.
"Sì, moltissimo!" ammise lui, ignorando le sue unghiacce da gattaccio randagio che gli stavano facendo vedere le stelle da venti minuti.
Ancora doveva spiegarsi come cavolo aveva fatto a convincerla a proseguire l'avventura, piazzarsela sotto il mantello e trascinarla per i corridoi deserti senza che lei gli lanciasse una fattura in mezzo agli occhi o peggio, gli confiscasse seduta stante il suo prezioso artefatto!
Sapeva solo che era lì, con lui, sotto quel tessuto, a fare le cose che di solito faceva con Sirius. A dirglielo solo pochi mesi prima, non ci avrebbe mai creduto.
Non riusciva quasi a stare fermo, si sentiva euforico...e per ben tre volte rischiò di farsi scivolare il mantello di dosso.
Anche Lily era sui carboni ardenti...ma per motivi ben diversi!
Ma come faceva a reggere la tensione?! A lei veniva solo voglia di urlare, tante erano l'adrenalina e la fifa che aveva nelle vene in quel momento!
Quando poi si ritrovarono davanti la McGranitt di pattuglia, quasi le venne un infarto e ci mancò poco che lanciasse un grido per davvero!
"Accidentaccio a te, Lily! Per poco non ci facevi scoprire!" proruppe James, una volta usciti dal Castello.
L'aria era fresca e legata al gelo dell'inverno, le stelle brillavano come piccoli diamanti nel cielo nero.
Alla ragazza tremavano le gambe.
"Mi sono spaventata, d'accordo?!" sbottò. "Non lo faccio tutti i giorni! Infrangere le regole, dico!"
"Su, vedila in un modo più ottimista!"
"Ma perché mi sono lasciata convincere?!"
"Perché sei tremendamente orgogliosa?" chiese James, fingendosi pensieroso.
Lily non rispose.
Erano arrivati al confine della Foresta, un lungo corridoio freddo come la morte, pieno di spifferi e sussurri.
Pareva che i raggi di luna non filtrassero tra gli alberi, eppure l'aria si permeava di una fumosa luce verdastra.
Incominciò inconsapevolmente a rabbrividire...forse non era stata affatto una buona idea. Sembrava il set di un film horror! Solo un pazzo ci avrebbe potuto fare delle scampagnate dopo essere stati quasi ammazzati da un Corno Corazzato! Per non parlare delle Rose dell'Oblio...e del Necronomicon...
Il Babbo Natale che conosceva lei non frequentava postacci del genere, poco ma sicuro!
"Coraggio, c'è da fare un po' di strada. Il mantello non ci serve ora." esclamò tranquillo Potter, togliendoselo di dosso e scrocchiandosi le spalle.
"E'...hemm...tanto lontano?" Chiese lei fingendo naturalezza ma avvicinandosi impercettibilmente a lui.
Il ragazzo la fissò di sbieco, con un sorrisetto.
"Un po'..." Rispose.
Fruuushh...un rumore tra le foglie...
La ragazza prese di scatto la mano di James e quasi gli spezzò le dita.
"E' solo un uccello!" ghignò quello, alzando gli occhi al cielo. Così era davvero troppo facile. Oh, si sarebbe davvero divertito...
Poi entrambi guardarono le loro mani unite e, imbarazzati, si staccarono subito.
Pareva lontana una vita la sera in cui si erano baciati...ed il ricordo non fece che aumentare il disagio.
"Forza, entriamo."
"Eh? Oh sì...entriamo..." balbettò Lily, vedendolo distogliere lo sguardo con aria confusa.
Il sentiero per le due grotte era intricato e difficile al cammino.
La povera Grifoncina pensò con un po' di disperazione che se avesse voluto scappare sarebbe stato davvero difficile. Ceppi d'albero e rovi ingombravano la stradina acciottolata, alberi alti e fitti si stagliavano di fianco ad essa come dei muri, per non parlare di quelle dannate radici...l'intera Foresta sembrava quasi respirare e muoversi per farla inciampare!
"Ops!" esclamò, ruzzolando a terra per le quarta volta in dieci minuti. Fortuna che muschio e nevischio attutivano la caduta, altrimenti avrebbe avuto le ginocchia a pezzi nel giro di un'ora!
"Ah! Che imbranata!" sospirò divertito l'idiota - non voleva chiamarlo in nessun altro modo quella notte - che al contrario di lei scivolava silenzioso sul terreno senza fare il benché minimo rumore.
Pareva esserci stato molte altre volte, ma pur sapendolo, quel modo di muoversi aveva un qualcosa di inquietante. Ma come ci riusciva?!
"Di solito i gentiluomini aiutano le ragazze a rialzarsi!" sbottò istericamente, pulendosi il vestito con le mani e fulminandolo con gli occhi.
"Quando mai sono stato un gentiluomo?"
Lei strinse le palpebre, iniziando a fissarlo con aria sospettosa.
"E allora?" chiese infine, continuando a camminare. "Com'è che hai un Mantello dell'Invisibilità?"
Lui fece spallucce.
"Cimelio di famiglia."
"Ma è originale? Non è un incantesimo di disillusione?"
"Nah. Puro al cento per cento!"
"Lo sai, sì, che un coso del genere vale milioni?! E' fatto con il pelo dei Camufloni! Quelli sono..."
"...Invisibili?" lui fece finta di pensarci su.
"Difficili da prendere!"
"Beh, perchè sono invisibili." continuava a ghignare. Sembrava fare apposta a non capire dove lei volesse andare a parare. Era esasperante!
"Hai in mano un oggetto così prezioso e lo usi per fare scherzetti! Ti rendi conto?! E i tuoi non dicono niente?"
Il suo sguardo cambiò. Si fece...diffidente.
"Nella nostra famiglia è tradizione tramandarlo al primogenito, senza sé e senza ma. Diciamo che non avevano molta scelta."
"Sì, ma non ti dicono niente?" si lasciò sfuggire un ghignetto. "Oppure sei il classico figlio di papà cocchino dei suoi? E' per questo che fai tutti quei casini, perchè nessuno ti sgrida mai?"
Lui continuò a camminare...in silenzio. La superò appena, aumentando il passo.
"Mia madre è più folle di me, quindi non la vede come una cosa strana...anzi, giurerei che a volte ne sia quasi orgogliosa." spiegò, con voce atona. "Quanto a mio padre...beh, diciamo che non parliamo molto."
L'aveva offeso? Lily si bloccò, fissando la sua schiena rigida. Avrebbe giurato che l'aveva distanziata per non mostrarle la sua faccia. Però la voce era...non era la sua solita voce.
A pensarci bene, James non parlava quasi mai della sua famiglia, il ché era strano perchè ne avrebbe avuto di che pavoneggiarsi. Si vantava delle sue scope, della sua abilità a Quidditch, dei suoi voti, delle sue conquiste, dei suoi soldi...ma mai di essere il figlio di due eroi nazionali. Anzi, ora che ci pensava, Potter sembrava sempre scocciato quando qualcuno tirava fuori l'argomento, come se fosse tabù.
Forse nella sua famiglia non era tutto così rosa e fiori come sembrava...che si sentisse sminuito nei confronti dei suoi?
"Senti, James..." mormorò, più mite. L'aveva fatto rimanere male, senza dubbio. E improvvisamente, le venne un'irrefrenabile voglia di scusarsi.
Ma lui si fermò di scatto allargando il braccio per impedirle di proseguire, e quando si girò il suo viso era quello di sempre.
Un gran sorrisone da bambino entusiasta.
"Siamo arrivati!"
La stradina si divideva in due, facendosi più larga e facile al passo umano.
"Do...dobbiamo dividerci?!" Enfatizzò Lily, già impanicata al solo pensiero.
"Ti accompagno alla tua grotta e poi vado alla mia."
"Non...non avrai paura?"
"Tsé! Paura!" fece lui, con aria di sufficienza.
Presero il sentiero a destra, sbucando poco dopo in una radura rocciosa che somigliava tanto a quella in cui Lily era caduta, inseguita dal Corno.
Il chiaro di luna illuminava il laghetto, circondato da sassolini, e una grotta alla destra che pareva un enorme sasso intagliato.
In effetti...era la stessa radura in cui era caduta quella volta!
Era così presa a non farsi ammazzare che non aveva nemmeno notato la piccola cavità nella pietra. Qualcosa poi, frizzava sulle loro teste, e alzando gli occhi vide tanti sottili fili luminescenti che sembravano elettrici, una vera e propria ragnatela che si estendeva per tutto lo spiazzo.
"Hai detto che devo dormire qui?"
"Esattamente!" ghignò lui, trionfante, indicando la rete magica. "Carina, eh? Non dovrai fare altro che farti un bel pisolino e sparare scintille verdi dalla bacchetta quando la nostra preda ci si impiglia dentro. O, beh, se succede qualsiasi altra cosa. Se sei in pericolo puoi sparare scintille rosse, ma questa protezione dovrebbe tenere alla larga qualsiasi creatura maligna. Come vedi, cara, ho già pensato a tutto io!"
Lei fissò lo sfrigolare di quei fili, e subito dopo gli occhi assatanati dell'idiota.
"James..." chiese, cercando di mantenersi calma. "Vuoi ammazzare Babbo Natale?"
Iniziava davvero a dubitare delle sue buone intenzioni, che Babbo Natale esistesse o meno! Ma che razza di bambino era stato, quello?!
"Ho inseguito quello stronzo per anni. Fa sempre lo stesso percorso!" iniziò lui con aria maniacale, facendola preoccupare giusto un pelino. "Ma pur sapendo muovermi qua dentro e conoscendo il suo percorso ormai a memoria, non sono mai riuscito a beccarlo! E' assurdo, sembra quasi che passi attraverso gli alberi! Ho messo trappole in ogni dove, usato la scopa, cercato di anticiparlo...ma sembra svanire nel nulla ogni volta che ci sono vicino! Le trappole nemmeno scattano! Deve avere un potere speciale ma, oh, ma da questa non riuscirà a scappare! Questa rete è fatta dal piccolo popolo ed è costata una fortuna, ma cattura e immobilizza qualsiasi essere vivente sul pianeta, poco da sicuro! Non lo ammazzerà, ma gli darà una bella scossa! E allora, che ne dici Evans?"
"Dico che sei pazzo..." disse solo lei, smontandogli tutto il crescente entusiasmo.
"Ah, ma che ci parlo a fare con te?!" sbottò, alzando gli occhi al cielo. "Ti ho anche lasciato la radura più comoda!"
Lei si guardò intorno, sentendosi improvvisamente più tranquilla. Non per quella rete - quella e gli occhi di Potter avrebbero fatto preoccupare qualsiasi psichiatra - quanto perchè in quel laghetto...qualcosa l'aveva salvata, alla fine.
Chissà, magari il suo Spirito guida sarebbe tornato di nuovo...
"Beh, non è male!" disse vivacemente, riuscendo pure a sorridere. "Ma non penserai che dorma su una roccia."
Prese la bacchetta e trasfigurò un sacco a pelo.
"Beh, ci vediamo Lily...buona notte! Se si impiglia prima nella tua, ti do cinque galeoni."
"Se ti azzardi a farmi qualche scherzo me la pagherai. Chiaro Jam?" fece lei, minacciosa.
"Hey! Io sono un tipo sportivo!" protestò lui. "Non baro alla sfide!"
"Meglio per te!"
"Sai una cosa? Stai veramente bene con la treccia." affermò improvvisamente lui, facendola arrossire. "Ma io preferisco quando hai i capelli sciolti! Cosi te li posso scompigliare!" e detto fatto, le mise una mano sulla testa e diede una scrollata dispettosa. "Ci vediamo!"
"Notte!" sorrise esasperata la ragazza, correndo verso la grotta.
Poi si voltò.
"Jam!" Lo richiamò, minacciosa.
"Sì?"
"Non ti far venire strane idee da maniaco, o te ne farò pentire."
"Tranquilla."
Il ragazzo sparì nell'ombra degli alberi, sorridendo a sua volta.
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M.A.R.A.U.D.E.R.S.
FanficNell'oscurità di una guerra incombente, le sfrenate e spensierate esistenze dei Malandrini si sfilacciano negli intrighi di una Hogwarts sempre più ricca di pericoli ed insidie. In un labirinto di incertezze, nell'ultimo anno l'amore sembra essere l...
