42. Il modo migliore per farla incazzare.

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"Hey, coglione."
James Potter avrebbe potuto dire di averne viste tante.
Ma ritrovarsi gli occhi neri di Severus Piton che lo fissavano arcigni da sopra la sua spalla mentre espletava i suoi bisogni fisiologici nel bagno del Terzo Piano di certo le avrebbe battute tutte.
Un secondo prima stava appoggiato con un braccio al muro dell'orinatoio, su cui qualcuno aveva scritto con un indelebile "Slytherin Sucks" e "Margot ha le tette grosse", riflettendo su come accidenti portare la Evans al Ballo...e un secondo dopo aveva alzato gli occhi sullo specchio ritrovandoci riflesso Mocciosus, appoggiato al muro di dietro con le braccia incrociate e l'aria da becchino.
Dire che cacciò un urlo apocalittico è dire poco, ma il Serpeverde se ne rimase lì a fissarlo con aria schifata senza muoversi di un centimetro.
"Sei sordo o cosa? Ti sto chiamando da cinque minuti buoni!"
"Ma...ma che cazzo vuoi?!" strillò sconvolto James, un tantino più acuto di quanto non volesse, girando di scatto la testa.
"Che tu finisca, tanto per cominciare... non sei un bello spettacolo, anche se pensi il contrario!"
Roba da pazzi! Ma che accidenti voleva ora quello psicopatico?!
Tenendosi in equilibrio con una mano mentre con l'altra si reggeva i jeans, lo fissò con occhi allucinati.
"Ma ti sei fumato una canna di troppo?!" sbraitò, spiritato. "Perché diavolo stai lì così?!"
Il Serpeverde inarcò un sopracciglio ghignando come un demone. Come se fosse assolutamente normale trovarsi al cesso assieme al proprio peggior nemico a fissarlo mentre faceva pipì.
"Che c'è?" frecciò maligno. "Il grande James Potter non riesce a farla se qualcuno lo guarda?"
Arrossendo fin sopra la punta dei capelli, il Marauder si tirò su la patta in fretta e furia prima di girarsi verso di lui come una biscia pronta a mordere.
"Hai voglia di tirare le cuoia oggi, Mocciosus?!" abbaiò. "Non ho nessuna voglia di avere a che fare con te di prima mattina, per ciò polverizzati!"
"Oh, che paura Potter, vuoi fare esplodere anche il bagno?"
"Sì, se ci sei tu dentro!"
Lui rise acido.
"Peccato che gli amichetti non ci siano, le minacce dette da un solo babbeo fanno poco effetto!"
"Insomma, ma si può sapere che vuoi?!"
"Con chi vai al Ballo di Capodanno?"
James batté le palpebre, sconvolto. Ma era serio?!
"Ma...ma che diavolo te ne importa?!"
Non riusciva a crederci, Piton lo fissava con aria noncurante come se stessero conversando del meteo. Cosa che sarebbe stata comunque allucinante, visto che si trattava di loro due! Lo fissò di sottecchi cercando di capire se si fosse calato qualche cosa ma la faccia da cadavere che aveva già di suo non aiutava certo nell'impresa.
"Che c'è, non sei tu che non vedevi sempre l'ora di vantarti di quante tizie ti trascinavi sul materasso? E' una domanda normalissima."
"Non da parte tua!" sbottò Potter, prima di ridere istericamente. "Che c'è Mocci, vuoi chiedermi di portare TE sulla pista domani? Ho altri gusti, spiacente! Prova con Malfoy,lui sarà sicuramente in grado di farti sentire una vera principessa! E con questa ti saluto!"
Lo superò con una spallata, digrignando i denti per il fastidio. Ma vedi te se doveva pure fare da psicoterapeuta a Serpeverde fumati, adesso!
Roba da pazzi! Aveva scelto quel bagno per non aspettare Sirius che come al solito nel loro ci metteva due anni ma quell'esperienza da film dell'orrore lo avrebbe segnato a vita!
E chissà come, non aveva per niente voglia di litigare con Piton, quel giorno...
Aveva saputo che anche i Prefetti partecipavano al Capodanno, occasione più unica che rara, solo che con tutto quello che era capitato la notizia gli era arrivata all'ultimo momento! Che accidenti di strategia fulminea poteva mettere in atto per chiedere a Lily di andarci con lui senza che lei gli cavasse un occhio? Ad averlo saputo solo qualche giorno prima, avrebbe avuto il tempo di domandarglielo così tante volte da esasperarla e costringerla a dirgli di sì per disperazione, ma con così poco preavviso...!
"Cazzone."
Un nervo saettò sulla sua tempia ma non si voltò.
A dire il vero era stata Cristhine a sbatterglielo in faccia, dicendo che era stufa di provarci con lui davanti alle tizie che si facevano avanti per invitarlo al Ballo e suggerendogli non troppo velatamente di darsi una spicciata! Ecco perché lei e Tonks erano state così strane e appiccicose con lui in quei giorni...marcavano il territorio davanti alle altre!
"Deficiente."
Incassò la testa sempre più nelle spalle, velocizzando il passo verso la porta. No, non avrebbe litigato con Piton. Chissà perché ma ogni volta che c'era di mezzo Severus, lui e Lily finivano a litigare in modo davvero pesante...e sicuramente lei ne sarebbe venuta a conoscenza! Lei veniva sempre a sapere tutto... come cavolo faceva a invitarla al Ballo senza sembrare un idiota?!
"Mezzasega. Cretino. Cerebroles..."
"MA LO SAI CHE ROMPI DAVVERO I COGLIONI?!" sbottò, voltandosi di scatto con la mano ancora alzata verso la maniglia.
Il sorrisetto soddisfatto di quello stronzo fu ancora più irritante dei suoi insulti.
"Va bene Mocciosus, questa mattina hai voglia di fare a botte ma notizia flash, io no!" si avvicinò a lui che lo fissò irriverente. "Per cui trovati qualcun altro a cui rompere le palle, io ho chiuso! Sono una persona diversa, va bene?! Cambiato per sempre! Per ciò via, aria, smamma! Trovati un altro che ti ficchi la testa nel cesso!"
"Punto primo, io sono il più veloce con la bacchetta, e tu sei da solo, per cui non dare così per scontato che con la testa nel cesso non ci finisca tu a sto giro." sibilò il ragazzo. "E comunque, che tu sia cambiato l'hanno visto in tanti. Fare esplodere la nostra Sala Comune a quanto pare non è bastato, eh?"
"Ma che cavolo parli?"
Finalmente, lui si staccò dal muro, raddrizzandosi e squadrandolo negli occhi. Severus era un vero mago nel fissarlo come se fosse uno scarafaggio. Stava sulle palle a parecchi, c'era da ammetterlo, ma lui lo odiava in un modo davvero unico. Non che il sentimento non fosse ricambiato, ma stavolta c'era qualcosa nel suo viso che lo fece sentire quasi a disagio.
"Parlo del fatto che stai perdendo potere a scuola, principino!" lo scimmiottò, avvicinando il suo sorrisetto sadico prima di farsi serio all'improvviso. "Sei così preso da te stesso che nemmeno ti sei accorto che una vipera si sta avvolgendo attorno a Lily Evans sbattendosene del tuo sacrosanto e intoccabile divieto."
L'aria si fece tesa di botto, così densa da poter venire tagliata con un coltello.
James non rispose. Severus si avvicinò ancora di più, fin quasi a sorpassarlo. Rise con cattiveria.
"Sono venuto qui solo perchè volevo essere il primo a sbatterti in faccia il crollo inesorabile del tuo predominio su Hogwarts!"
Fece per andarsene ma James gli afferrò il polso con forza.
"Perchè controlli ciò che capita a Lily?" disse con voce dura.
Severus ricambiò lo sguardo al veleno, imbestialendosi all'improvviso.
"Pensi che me ne importi?!" ringhiò, e quando dall'altra parte ci fu silenzio si incazzò ancora di più. "Sai cosa fa ridere? E' che non ci penserai due volte prima di farti saltare la pulce al naso e fare il gallo nel pollaio. Fai tanto l'eroe ultimamente, ma consideri ancora la Evans come se fosse proprietà tua..."
"Tua non lo è di certo." sibilò James, mentre lui lo strattonò per liberarsi dalla sua presa.
Si fissarono pieni di odio.
Lo avrebbe davvero ammazzato volentieri stavolta... ma improvvisamente, arrivò un allarme mentale che lo distrasse. L'aria parve sgonfiarsi come un palloncino. Piton lo fissò gelidamente, si risistemò la manica sgualcita e oltrepassò la porta.
Sospirando, James si passò le mani sulla faccia con stanchezza. Cercando di calmarsi. Perchè era venuto fin lì per dirgli quella cosa? Severus amava provocare ma...stavolta...
L'allarme mentale si riattivò di nuovo.
Remus chiedeva aiuto.








M.A.R.A.U.D.E.R.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora