Capitolo 56

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Capitolo 56.

Cominciarono gli allenamenti duri nel pomeriggio stesso, due ore in vasca per partire, tanto per valutare lo stato di forma della folta truppa, pronta o meno ai prossimi impegni internazionali.
I programmi erano più che chiari, tra piscina, palestra e massaggi, praticamente mai un minuto libero fino a sera.
I giorni scorrevano così, perseguendo la forma fisica massima, collassando nei nostri letti esausti ancor prima delle 22.
Come per la prima sera, appena potevo telefonavo alla mia Padrona, entusiasta nel portare avanti anche il suo progetto.
Quasi la dovevo interrompere ogni volta, tanto aveva da raccontarmi, piena di particolari interessanti nella sua prosecuzione del corso di Shibari e questo aggiungeva tranquillità al mio animo.
La settimana scorreva velocemente, non avendo poi molte possibilità d'incrociare Martina dato che lei si allenava con il gruppo dei mististi ed io con l'allenatore dei delfinisti quasi al lato opposto della vasca e questo mi teneva concentrato solo sull'obbiettivo di migliorarmi ancora.
Così arrivò la domenica seguente con la riunione finale di tutto il gruppo per comunicarci le nuove convocazioni ai campionati europei in Inghilterra.
Durante la cena della domenica la tensione dei pochi in bilico, contagiava un po' tutti.
I miei tempi mi tenevano abbastanza al sicuro all'interno della nazionale e con me quelli di Mattia e Martina al contrario di Sasha che aveva poche speranze essendo lì, già come premio per i suoi miglioramenti.
Una cena appunto, per tenerci tutti incollati alle labbra dei dirigenti mentre stilavano la lista dei convocati, senza sorprese per mia fortuna e la festa dopo tanta fatica poteva cominciare.
Corsi a telefonare ad Alice puntualmente, prima di tornare nel gruppo festante.
"Amore tutto come previsto mi hanno convocato all'europeo di luglio"
Potevo sentire la mia donna urlare di gioia, in parole incomprensibili all'altro capo del filo e questo si tramutava nel momento più bello della trasferta.
"Bravissimo amore mio, ne ero certa... ora veloce torna da me che non ce la faccio più!"
Alice tornò a farsi capire molto bene.
"Domani per pranzo dovrei essere a casa amore mio... tranquilla!"
Chiusi così rassicurandola.
Tornai alla festa congratulandomi con tutti i convocati compresi Mattia e Martina, comportandomi anche con lei da serio professionista oramai approdato finalmente nel gota del mio amato sport.

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