capitolo 3

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Martina era decisamente una bella ragazza, con dei muscoli appena accennati ma decisamente molto efficaci che le davano una certa sensualità.

Era appena iscritta al primo anno di giurisprudenza, dopo aver passato l'esame di maturità con il massimo dei voti, nonostante gli intensi allenamenti che sostenevamo insieme. In auto tornando a casa Mattia rincarò la dose.

"Ma davvero non ci avevi fatto caso che la Marti moriva per te?"

Effettivamente no.

"Matt che ti devo dire?"

Provai a spiegarmi.

"Mi fa piacere ma amo troppo Alice per notare le altre ragazze"

Il suo sguardo severo mi faceva capire che non avrebbe mai compreso il mio punto di vista.

"Non ti capisco, a me piacciono di più le ragazze che nuotano"

Questa volta si percepì anche un po' di sana invidia nelle sue parole.

"Mattia sono troppo complicato e strano per una semplice ragazza come Martina, non sono proprio il suo tipo!"

Provai a chiudere il discorso certo di non esser capito.

Arrivati a casa sua, scendendo dall'auto, Mattia provò a suggerire.

"Prova a farci almeno un pensierino, poi ne riparliamo"  e mi salutò.

"A domani"

Come potevo mai spiegare cosa cercassi in una donna?

Mattia era un amico si, ma non così intimo da potergli confessare i miei segreti.

Però effettivamente, mi aveva fatto davvero piacere quell’approccio impertinente di Martina, anche se, inspiegabilmente sentivo un leggero senso di colpa nei confronti di Alice, che pensavo rientrasse a momenti.

Il tempo di rincasare e squillò il telefono.

Era la mamma di Alice che mi avvertiva dell'orario di partenza della figlia, in auto dalla Puglia e prevedeva il suo arrivo a Milano per le 23, chiudendo la telefonata con la raccomandazione di farla richiamare appena arrivata a casa.

Un po' tardi effettivamente.

Questo scombussolava i miei piani per la cena.

SWIM SWITCH amori pericolosiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora