Capitolo 74

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Capitolo 74.

Ci voleva una bella pizza in compagnia dei ragazzi che più tenevano a me, quanto io tenessi a tutti loro.
Era bellissimo vedere quei visi fraterni rilassati finalmente, visto che per troppi giorni nascondevano le loro preoccupazioni per me.
Non potevo evitare di incrociare in continuazione tutti i loro sguardi, uno per uno, notando quella luce di gioia per me.
Oltre a Martina seduta al mio fianco, avevo come l'impressione però che Sasha, seduta perfettamente di fronte a me, fosse inizialmente quasi commossa guardandomi, ma riservava delle occhiate non proprio simpatiche nei riguardi di Martina.
Inizialmente pensavo solo a una mia personale e non obbiettiva sensazione, poi, pian piano mi convincevo di un loro piccolo battibecco femminile, su chissà che futile diatriba da spogliatoio.
La piccola Sasha era da sempre la cocca di tutti noi e in particolare una sorellina da proteggere per me.
Stavo proprio per chiedere se fosse capitato qualcosa tra loro quando Martina mi colse di sorpresa.
"Ho chiesto a Paola ed Erika se potevano andare a dormire a casa dei gemelli... e mi hanno detto di sì"
Alla mia chiara espressione di stupore continuò.
"Stanotte siamo soli a casa e domani è domenica... "
Dalla sua voce usciva tutta la malizia di cui era dotata.
Una notte e un giorno intero da soli in casa, senza che nessuno potesse disturbarci.
La mia fantasia viaggiava a mille e ancor meglio la mia curiosità, nell'immaginare di cosa fosse capace Martina con tutto quel tempo a disposizione.
"Torniamo a casa dopo di che, sono completamente ai tuoi ordini mio Signore!"
Quel suo prendere l'iniziativa ma proclamarsi schiavetta cozzavano terribilmente tra loro, facendomi eccitare immediatamente.
La mia attenzione oramai era rapita da ogni suo gesto naturale tramutato in estremamente malizioso, ad ogni suo morso di pizza.
Tutto ad un tratto non avevo quasi più fame, nonostante l'ottima compagnia di tutti i ragazzi e la stupenda serata rilassante lontano da tutti i problemi.
Oramai avevo solo voglia di rientrare a casa e mangiare lei per cena, per colazione e pranzo.
Martina era di fianco a me ma non potevo evitare di guardarla di toccarla anche solo con il mio ginocchio contro il suo, come il locale intero fosse sparito, mi sentivo solo con lei in un mondo tutto nostro.
Solo gli sguardi severi di Sasha mi distraevano di tanto in tanto, incuriosito nel sapere cosa passasse per la testa della piccola.
"Ma amen..."
Pensavo.
"Cose di donne!"
Mai avrei invece immaginato, di esser felice che quella cena finisse, il prima possibile.
Mi alzai per andare nella toilette del pub, sia per la mia semplice incombenza fisica, sia per riprendermi da tutta l'eccitazione per gli ultimi eventi.
Entrai nel bagno ad espletare la mia natura, ma quando ne uscii trovai Sasha ad attendermi appena fuori dalla porta.
"Che cosa c'è piccola?"
Le domandai, incuriosito dal suo strano comportamento, ma di tutta risposta Sasha mi saltò al collo, abbracciandomi come era suo solito fare.
"Ti voglio bene Lucky!"
Sussurrò al mio orecchio prima di scappar via a raggiungere nuovamente il resto della truppa.
Le ragazze e le loro cose, pensai.

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