Epilogo

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Canzone: Dark Paradise (Lana del Rey) ⬆️

Grace

5 anni dopo Parigi....

La vita mi ha dimostrato tante cose.
Mi ha dimostrato che a volte gli eroi muoiono ingiustamente e non vengono celebrati per le loro azioni.
Mi ha insegnato che i cattivi possono essere degli eroi e compiere giustizia, che non sempre i mostri sono davvero dei mostri, che non sempre i buoni sono davvero dei buoni.
Vago per il mio appartamento alla ricerca di qualcosa di decente da indossare per la mostra di questa sera nella mia galleria,incrocio con lo sguardo una delle foto che incrocia me e la mia anima vuota che ormai non vedo più da 5 anni. Una foto scatta da Joseph durante la festa di Sophia.
Ancora le sue parole si perpetuano nella mia mente "ciao Grace"mi sussurra con voce bassa e roca ma più passa il tempo e più credo che il nostro sia stato un addio un addio che le nostre anime in realtà non volevano dirsi. Ora a distanza di cinque anni mi ritrovo a Parigi, con una mia galleria d'arte e una vasta gamma di clienti appartenenti all'alta borghesia. Sono una donna di successo,sono più sicura di me,non ho più paura del mondo, e in parte lo devo a lui in parte lo devo a me stessa e a lavoro che ho fatto su di me in tutti questi anni con la dottoressa Thomson.
Ho imparato a non trattenere più l'urlo della mia anima, ma ho capito come esprimerlo.
Lo esprimo attraverso i miei quadri.
Da due anni non sono più in cura, dopo la mia ultima seduta, presi la decisione di andare via e cambiare tutto della mia vita e ora mi trovo qui a Parigi in un ampio attico di mia proprietà con un gatto,un persiano Chincilla e nessun uomo della mia vita.
Dopo di lui non ho incontrato nessuno che mi ha fatto pensare che ne valesse la pena provarci e alla fine mi sono ritrovata in un appartamento con un gatto. So che Adrian è stato processato, so che è stato in prigione. Sono andata a trovarlo ma non ha mai accetto le mie visite,perché lui voleva continuare ed essere il mio sogno e non voleva diventare il mio incubo. Lily mi ha raccontato tutto di quello che è successe quella notte a New York. Ogni singola cosa , io dal mio canto non ho mai fatto parola con nessuno su chi fossero i colpevoli. Ci siamo già vendicati a modo nostro, ognuno l'ha pagata in modo diverso.
Chi con pene nella realtà.
Chi con un'eterna dannazione che vive nella propria testa.
So che Adrian, Connor e Jace sono usciti da tempo dalla prigione,ma non mi ha cercato. Non un messaggio,ne una richiesta di amicizia sui social,niente. Forse lui a differenza mia è riuscito ad andare avanti magari mi ha dimenticata mentre per me lui è un sogno che voglio acchiappare.
Mi aggiusto i capelli mentre guardo il mio riflesso allo specchio. La mia make Up artist ha fatto un ottimo lavoro con il trucco, è delicato e elegante proprio come volevo. Devo solo indossare il vestito. Un semplice vestito nero, lungo con lo scollo a cuore,ha uno spacco laterale che mi scopre la gamba fin sopra al ginocchio,è audace ma non troppo e mi piace da morire.
"Lily mi dai una mano con la zip"mi metto di spalle mentre mia cugina si alza dal letto dove era seduta e mi aiuta a sollevare la zip. Lily è arrivata ieri da Tokyo è diventata un ingegnere affermato. Spacca il mondo con le sue idee innovative, il mese scorso è stata a Barcellona per una conferenza stampa.
Una donna che sta cambiando il mondo con la sua visione del mondo, io invece mi limito a mostrare agli altri ciò che non vedono perché troppo distratti.
Le emozioni sono attimi che si colgono e si vivono a pieno e non sempre riusciamo a farlo, perciò io mostro al mondo il colore delle emozioni e li do il tempo di assaporarle attraverso i miei quadri.
Lily e Connor non stanno più insieme da diversi anni,dopo che lui è stato in carcere le cose sono peggiorate tra di loro non si capivano più. Mia cugina aveva una visione troppo positiva lui invece ha iniziato a vedere il mondo tutto nero e alla fine quando non si è più in due a guardare nella stessa direzione le strade finiscono per separarsi ,ed è così che è successo.
"Sei bellissima Grace"mi sussurra mente mi poggia entrambe le mani esili e dalle dita sfilate sulle spalle.
"Grazie"mormoro guardando il mio riflesso allo specchio "Link e mia madre sono già arrivati?"domando facendo una piccola piroette devo ancora indossare i tacchi.
"No ,ma a breve hanno detto che saranno qui" risponde con tono schietto.
"Va bene" mi incammino verso il letto e afferro le mie décolleté nere per infilarmele con grazia. Lentamente la scarpa accoglie il mio piede e un leggero mugolio di fastidio abbandona le mie labbra,ho ancora i talloni distrutti per tutte le ore in cui sono stata costretta ad indossare questi tacchi malefici ieri! Devo avere un aspetto professionale e femminile.
"La piaga dell'essere donne"borbotta mia zia Holly mentre entra in stanza. Indossa un tailleur nero elegante ed una camicia bianca che si lega con un ficco al collo,tacchi rigorosamente neri, uno stile impeccabile. Ha un caschetto biondo lisciato alla perfezione che si addice alla sua età. Un trucco leggero adorna i suoi occhi azzurri ma ancora intensi. Nonostante l'avanzare degli anni "sei bellissima Grace" sorride divertita mia zia.
"Grazie" sorrido e mi alzo in piedi. Sia io che mia cugina sembriamo due piccoli titani con i nostri dodici centimetri di tacchi sommato al nostro metro e settantacinque di altezza sfioriamo il metro e ottantasette. Mia zia ci osserva come se fossimo due t-Rez che si aggirano per la stanza.
"Tua madre sarà orgogliosa della tua mostra. Questa volta hai superato te stessa ancora di più delle altre volte è davvero magnifica"asserisce con occhi luminosi.
"Mi stai dicendo che hai sbirciato i quadri? Come hai fatto ad entrare in galleria?"domando incredula,un leggero rossore le dipinge le guance.
"Ho preso le tue chiavi e sono entrata non c'è la facevo ad aspettare fino a questa sera Grace"si difende mia zia, come se avesse compiuto chissà quale orribile reato.
"Non avresti dovuto intrufolarti nella mia galleria ma dovevi aspettare come hanno fatto tutti" mi lamento mente mi comprimo una mano sulla fronte. Cosa ci posso fare, lei è così! Usciamo dalla mia stanza,osservo il parquet perfettamente lucidato dalla mia domestica Domique. È un'amore quella donna! Non so come faccia sopportarmi ! Soprattutto quando sono super disordinata durante i miei periodi creativi,la faranno santa! Oppure le dedicherò io una scultura da esporre come se fosse un'opera di pubblico dominio. Sto divinizzando la mia domestica lo so, me è davvero una persona speciale!
"Tesoro sei magnifica..."asserisce mia madre appena varca la soglia della porta seguita da mia fratello,sua moglie e mia nipote Rosie. Link e Kristin si sposeranno domani qui a Parigi con una semplice cerimonia civile. Stanno insieme da sette anni e hanno avuto Rosie esattamente tre anni fa, più passa il tempo e più mia nipote diventa bella. Ha dei grandi occhi azzurri e capelli ricci come quelli di sua madre. La pelle è dello stesso colore del cappuccino né troppo scura né troppo chiara. Rosie corre verso di me e io dal mio canto la prendo al volo facendo volare la gonna pomposa in tulle del suo vestito rosa antico. Un cerchietto pieno di brillanti contiene la sua chioma indomabile.
"Grazie mamma ,Ciao scricciolo"l'abbraccio e le riempio il viso di baci teneri.
"Ciao zia"cinguetta mentre mi bacia la punta del naso con fare tenero. Osservo le sue calze velate e rosa adornate da disegni di tanti piccoli gattini e per concludere indossa delle ballerine fucsia con dei fiocchi che adornano il retro delle scarpe. Link invece ha un semplice completo elegante,Kristin indossa un vestito nero elegante che le arriva a metà ginocchio e ha delle maniche a sbuffo. Il vestito le fascia alla perfezione il fisico esile e snello e tornata in forma alla velocità della luce e risplende di tutta la luce di cui splende una mamma giovane come lei.
"Tutto bene zia ?" Domanda mia nipote mentre mi acciuffa il viso fra le sue manine paffute sembra che i tuoi occhi possano leggermi dentro:
"Si...sei pronta per vedere i miei scarabocchi?"domando con tono dolce.
"Le tue opere d'arte"ribatte Kristin mentre mi raggiunge con un sorriso caldo e gentile. Kristin fa delle sculture magnifiche. Le espone in una galleria a Berlino che è sua e di mio fratello. Lei espone le sue sculture e mio fratello si occupa degli affari. Vivono a Berlino da ormai tre anni,alla fine Link ha lasciato la nostra amata impresa di famiglia per seguire Kristin e i suoi sogni. Siamo una famiglia di artisti. Chissà se anche Rosie diventerà una di noi ma qualsiasi cosa farà so che spaccherà il mondo!
Rosie scende dalle mie braccia e si aggrappa alle gambe di Link che domina con la sua presenza. Capelli biondi e disordinati come sempre, barba incolta. Fisico scolpito e i soliti occhi azzurri vivaci.
"È stato molto lungo il volo?"mormoro osservando il volto stanco di mia madre.
"Per te questo ed altro mio piccolo fiorellino"sussurra mia madre con sguardo carico di amore.
La mia famiglia, la mia fortezza.

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