Capitolo 29

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Canzone: Broken (Isak Danielson⬆️)

Grace

Speravo che almeno mantenesse le sue promesse,speravo che lui fosse leale con me,speravo che non mi mentisse,speravo che non tradisse la mia fiducia. Fermo la moto davanti all'imponente cancello che antecede la villa di mia cugina "Ti prometto che non ti farò del male,prometto di non mentirti mai,su di me potrai sempre contare piccola Grace..."sussurra Link mentre mi accarezza il capo e guardiamo un film in Tv.
"Mi fido di te...non mentirmi..."sussurro.
"Non potrei mai distruggerti..."prosegue con sguardo solenne carico di promesse. Lui ha promesso, ma ha infranto tutte le sue promesse di lui non mi posso più fidare,è come tutto gli altri,un bugiardo. Man mano una figura snella si fa strada in giardino,è Lily, mi raggiunge con passo lento e cauto,quasi come se fossi un animale fragile da non ferire e non spaventare. Resto immobile,non so se andare via oppure no,ma Lily non si merita la mia cattiveria,noto in maniera immediata sul suo viso delle occhiaie profonde,chiaro segno che non abbia chiuso occhi,io ho dormito come un sasso. Ho dormito come un sasso perché ero ubriaca fradicia,se solo mia madre lo venisse a sapere mi ammazzerebbe o probabilmente mi farebbe chiudere in una clinica riabilitativa. Forse dovrei chiamare la dottoressa Thomson e farci due chiacchiere,giusto per chiarirmi un po' le idee,sto perdendo il controllo e prima di cadere nelle vecchie abitudini credo che sia meglio bloccare questa caduta libera,ma se la chiamo dimostrerò a lei e a me stessa che non riesco a cavarmela da sola che non c'è la faccio però dall'altra parte avrò agito in maniera responsabile e matura,non so cosa fare,sono combattuta. Per ogni singola decisione avviene una guerra dentro di me dove follia e ragione combattono fino allo sfinimento. Resto immobile a fissare Lily quando in realtà sono in un altro mondo. Sono certa di essere più sconnessa del solito dalla realtà, mi sto abbandonando al mio paese delle meraviglie fatto di ombre, passato e oscurità. Apre il cancello e mi fissa per qualche secondo con un volto arrabbiato,ma i suoi occhi sono pieni di paura,sospira e mi gira attorno come per controllare se sia tutta intera.
"Avresti dovuto rispondere al telefono e dirmi che eri viva..."asserisce alla fine piazzandosi davanti a me con le braccia conserte. I capelli castani sono arruffati,ha indosso una maglietta bianca con una grossa chiazza di caffè,un pantaloncino largo da palestra e delle ciabatte,la Lily che ho davanti ora non ha niente a che vedere con la ragazza perfetta che vedo tutti i giorni.
"Non volevo tornare a casa e non mi sarei lasciata convincere" ribatto.Mi slego il casco e resto sulla moto pronta a fuggire nel caso mi dovessero placcare in più persone.
"Dovresti entrare e fermarti,Link è a casa e ti sta aspettando per discutere da persone mature..."afferma con sguardo serio e risoluto. Persone mature? Se ora me lo trovassi davanti probabilmente lo prenderei a schiaffi.
"Non parlo con i bugiardi. Non mi farò riempire le orecchie dalle sue menzogne e non lascio che incanti il mio cervello con le sue dolci parole fraterne che promettono qualcosa che non può mantenere. Gli ho sempre detto di dirmi sempre la verità,se lui mi avesse detto che Kristin gli piaceva non avrei avuto problemi. Forse avrei fatto un po' di storie ma mi sarebbe passato,mi ha mentito come fanno tutti gli altri e lui mi aveva promesso di essere verità in un mare di menzogne! Tu non puoi capire lui e la mamma erano gli unici punti di rifermento che mi restavano ma ora resta solo la mamma per me lui ha chiuso con me!"affermo la fisso impassibile per farle intendere che al momento non cambierò idea. Dovrei dargli una seconda possibilità è pur sempre mio fratello e non mi ha mai fatto del male ma ora sono troppo arrabbiata.
"Perché sei andata via?" domanda.
"Perché divento incontrollabile quando perdo la testa,ferisco in qualsiasi modo e non volevo fargli del male, non volevo dargli un motivo per odiarmi. Dovrà aspettare"rispondo con chiarezza.
"Cosa dovrebbe aspettare?"prosegue Lily con sguardo indecifrabile si tira nervosamente la frangia indietro e continua a fissarmi.
"Che qualcosa cambi..."sorrido in maniera forzata.
"Quindi ora cosa intendi fare?"i suoi occhi azzurri sono velati dalla tristezza,mi dispiace ma sono fatta così a volte faccio del male senza volerlo, altre volte lo faccio perché ho ragione di farlo.
"Non lo so..."abbasso la testa verso il basso e scuoto i capelli che si incastrano fra le dita,maledizione sembra che abbia messo la mano dentro il nido di una cicogna,sollevo la testa e immagino già la mia chioma che sembrerà quella di un leone ma molto meno maestosa.
"Dovresti entrare e parlare con tuo fratello che è a casa a disperarsi per te e per la tua testardaggine,ci hai fatti stare tutti in pena,cavolo Grace accettalo tutti hanno una vita sessuale a parte te..."asserisce Lily con sguardo serio e accecato dalla rabbia.
"Ti reputavo più intelligente di così..."ribatto,prendo una sigaretta e me la porto fra le labbra "se credi che il problema sia questo penso che tu sia ceca come tutti..."scuoto la testa amaramente. Non puoi capirmi, eppure è strano non essere mai compresi. Nessuno arriva e comprende il significato profondo che si cela dietro le mie parole,nessuno arriva a toccare la mia anima fragile che è dietro ai miei occhi di ghiaccio. Restano tutti fermi in superficie senza sapere cosa si nasconde nel fondo,senza mai guadare giù. Hanno tutti paura del dolore e dell'oscurità, io ormai ci vivo e non posso farne a meno.
"Se ci dessi la possibilità di capirti lo faremmo ma tu...tu ti nascondi dietro le tue frasi che sono indizi che portano al vero significato che si nasconde dietro alla tua mente contorta. Giochi con le parole come giochi con le persone...tu non vuoi essere capita in realtà"ribatte amaramente.
"Perché devo rendere semplice ciò che per me è complicato, perché devo rendermi debole quando non lo sono e non posso farlo, perché dovrei essere comprensibile quando sono anche per me incomprensibile,tu più di chiunque che conosci la verità che c'è dietro le mie maschere dovresti comprendere il mio comportamento..."inspiro il fumo e scuoto la testa amareggiata. Mi mordo il labbro e mentre lei è quasi in lacrime, io me ne sto ferma a fissarla e non provo nulla,dovrei essere dispiaciuta ma non lo sono,dovrei sentire i sensi di colpa ma non li sento. Dovrei ma non lo faccio,è come dire spero quando in realtà il nostro destino è legato semplicemente alle nostre scelte. Dovremmo sperare solo in noi stessi e nelle nostre capacità e non nel fato,non in un Dio, non in qualcun altro,l'unica speranza che esiste per me sono io. Non c'è nessuno che può salvarci se non noi stessi.
"Capisco che possa essere difficile per te ma..."la blocco prima che possa fare uno di quei discorsi inutili in cui mi dicono ma dovresti andare avanti,ma almeno sei viva,ma dovresti comportarti in maniera diversa e ciò che più odio è quando mi dicono capisco. Cosa puoi capire se la vittima non eri tu ma io!Se non hai sofferto in silenzio pregando che si fermassero! Se non hai subito gli insulti e ogni tipo di abuso! Se nessuno ti ha salvato perché da sola non potevi salvarti! Non puoi capire! Non puoi capire come gli altri non possono capire il dolore che ti logora dentro se non lo metti a tacere con l'apatia. Non puoi capire gli sprazzi di ricordi senza senso che ti rincorrono con flash improvvisi e nei momenti meno opportuni,non puoi capire che per me sono morta quella sera e non vivo più da allora. Non puoi capire che non posso andare avanti finché i miei ricordi non mi lasceranno in pace.
"Non puoi capire se non lo hai vissuto"ribatto e inspiro il fumo dalla sigaretta. Restiamo in silenzio a fissarci come due perfetti estranei,tu vorresti dire qualcosa e io ti direi altro e ritorneremmo nello stesso punto da cui siamo partite. Vivo nel caos da quella notte,sembra che la mia anima devastata si sia protetta indossando delle maschere di personaggi fuori dal comune, sono Alice, sono Harley Quinn, sono qualcosa che nessuno ha mai visto nella realtà,a me è successo ciò che nessuno si augurerebbe mai eppure è successo. Sono ciò che gli altri non si aspetterebbero di trovare mai nella realtà.
"Hai ragione in realtà non potrò mai capirti ma non sei l'unica che abbia subito una cosa del genere,non credo che tutte le ragazze abbiano reagito in questa maniera sconsiderata e priva di senso..."continua a parlare, ma non voglio sentire le sue parole.
"Si, ci sono altre ragazze che dopo aver subito una cosa del genere si sono suicidate,altre come me sono cambiate,altre ancora sono riuscite a superare la cosa e altre hanno vissuto una vita nel terrore che potesse riaccadere. Sai Lily ogni persona è diversa dall'altra non possiamo reagire tutti nella stessa maniera davanti allo stesso evento,è scientificamente provato che ognuno di noi avrà una relazione diversa a seconda di una serie di fattori..."concludo lapidaria getto la cicca sul pavimento e con un sorriso falso mi avvicino a lei "ma sai che ti dico credo che debba dare il buongiorno al mio fratellone perché non entriamo..."aggiungo con un sorrisetto beffardo.
"No...così no"ribatte acida,deve stabilire le regole di un gioco a cui non sa giocare non può farlo.
"Non romperò piatti lo giuro...nemmeno Link...cosa credi che gli possa fare sono la sua metà..."sorrido divertita.
"Ci sono volte in cui le parole possono far male più di uno schiaffo e tu Grace sai perfettamente come ferirlo e vuoi entrare per fare esattamente questo non per risolvere la questione..."la sua voce è bassa e pacata .
"Non si può riparare un piatto in porcellana rotta o se lo si fa sarà comunque pieno di crepe...in ogni caso non riacquisterà più la bellezza che aveva in origine..."proseguo.
"È tuo fratello non puoi escluderlo dalla tua vita con uno sciocco di dita..."scuote la testa adirata,le sue emozioni sono facili da leggere,i suoi occhi,il suo viso,il corpo che si colora di varie tonalità,lei non può mentire.
"Ne farà parte in maniera diversa come ne fa parte il resto del mondo. Lui ora per me è come tutti gli altri..."concludo lapidaria,le lancio le chiavi della moto e lei le afferra al volo.
"Cosa fai?"domanda accigliandosi.
"Restituisco quello che non mi appartiene. Devo solo entrare per prendere qualcosa e poi svanisco per qualche giorno..."rispondo in tutta schiettezza.
"Non dire stupidaggini,mamma l'ha data a te la moto e poi dove dovresti andare...casa tua per ora è qui con noi...non puoi scappare dalla famiglia..."mormora.
"Scappo dai danni che posso fare,l'hai detto anche tu conosco i suoi punti deboli e so perfettamente dove colpirlo e lo farò se dovessimo incontrarci, proprio come lui ha fatto con me in maniera intenzionale. Poteva benissimo evitare tutto questo,la vita è fatta di scelte e lui ha fatto la sua,le conseguenze non sono un condimento che possiamo evitare ma qualcosa di inscindibile dalla portata principale del piatto che abbiamo scelto..."non so se abbia capito dove intendo arrivare ma suppongo di sì.
"Magari non si aspettava che la portata principale avesse quell'aspetto e quel sapore, magari ha fatto un errore..." prosegue Lily nel vano tentativo di star dietro ai miei discorsi .
"Ma ormai l'ordine è stato fatto e non puoi tirarti più indietro..."dopo aver detto ciò mi richiudo a riccio. Lily apre il cancello e mi permette di entrare,la seguo lungo il viale che porta alla sua immensa Villa.

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