Canzone: Dream (Imagine Dragons⬆️)
Adrian
La luce trapela fioca dalla tende in camera da letto,colpisce esattamente il mio viso,in maniera più precisa i miei occhi. Mi alzo in piedi alla ricerca del mio cellulare,sono le sette di sera. Mi alzo dal letto e mi incammino verso il computer con l'intento di fare qualche ricerca su Grace. Accendo il mio Mac e mi siedo sullo sgabello adiacente all'isola in cucina,scrivo sul motore di ricerca incidenti a Dandrige ma non appare nulla di rilevante,se non qualche trattore che ha investito una mucca, dannazione. Lily ha detto che si è laureata in storia dell'arte a Nashville e se il suo incidente fosse avvenuto lì? Provo a modificare la città ma nulla,dannazione,appaiono una miriade di incidenti stradali ma nulla che mi possa riportare a ciò che penso che le sia successo, e se lei non avesse fatto la denuncia?Se nessuno avesse saputo alcunché a riguardo,magari ha voluto insabbiare tutto. Magari ha voluto fingere che non fosse mai accaduto,ma fingere che una cosa non sia accaduta non elimina ciò che è successo,il passato non si può cambiare. Chiudo con uno scatto il portatile e prendo il mio cellulare,non vuole nessuno intorno ma magari vuole essere semplicemente cercata. Accedo all'app che mi permette di localizzare il suo iPhone. Noto che si trova in un hotel non molto distante dal mio appartamento,se non avesse voluto nessuno intorno avrebbe spento il cellulare,non avrebbe preso un hotel così vicino al punto in cui abito. Alice ha voglia di giocare e io sarò più che felice di accontentarla. Cammino verso la mia camera da letto e prendo una maglietta dall'armadio,infilo le Vans nere,afferro le chiavi di casa e il cellulare ed esco dal mio appartamento,spero di non trovarmi nessuno davanti ai piedi,soprattutto in ascensore. La signora Smith tende sempre a pormi le stesse domande e ogni volta mi tocca risponderle nella stessa maniera, poi c'è il signor Farad che mi guarda sempre come se fossi uno squartatore imbrattato di sangue,credo che non mi abbia mai visto tornare a casa ricolmo del sangue dei miei avversari,poi dannazione non mi importa. Abito qui,pago il triplo di tutti questi fottuti cazzoni perché il mio appartamento è il più grande quindi non mi devono rompere le palle! Richiamo l'ascensore un paio di volte e attendo che le porte si aprono,noto un paio di bambini correre lungo il corridoio. Sono le figlie della signora Smith,dannazione ci mancavano solo i bambini in ascensore,ma loro due mi piacciono,forse perché sono gemelle e un po' mi ricordano me e Jonathan,loro forse sono le uniche in tutto questo dannato palazzo che non mi giudicano.
"Ciao Adrian..."ridacchia una delle due,cazzo! Non mi ricordo mai i loro nomi "Ariel e Shannon"aggiunge la bambina indicando se stessa e sua sorella come si mi avesse letto nel pensiero.
"Me lo ricordavo..."che bugiardo,ma non posso fare a meno di mentire fa parte della mia natura.
"Oh si...non ti credo fai quella faccia ogni volta..."ribatte Ariel giocando con la gonna del suo vestitino rosa. Ha dei lunghi capelli neri e dei grandi occhi azzurri,sua sorella è la sua fotocopia se non avessero vestiti diversi confonderei tranquillamente le loro identità.
"Non è vero..."finalmente le porte dell'ascensore si aprono,mi infilo dentro e le due bambine mi seguono.
"Dove andate?"domando inarcando un sopracciglio,non possono uscire sole,a quest'ora...a Miami! Nemmeno si vedono dal pavimento se non fai attenzione!
"La mamma ci sta aspettando all'ingresso"risponde con schiettezza Shannon "non mi piace quel coso ad uncino che hai sul naso?Poi dove hai messo quell'altro che avevi sul sopracciglio?"prosegue con fare indagatorio ,attenta ai dettagli,rompi palle...si fa proprio parte del genere femminile.
"A me piacciono...tutti e li metto e tolgo a mio piacimento"sogghigno,le bambine ridacchiano. Non appena arriviamo al nostro piano escono dalla scatola di ferro e corrono verso la signora Smith che le accoglie con un abbraccio caloroso,anche mia madre era così, quando beveva meno, quando era felice. Si è rotto qualcosa,magari un giorno capirò cosa, oppure si porterà nella tomba quel segreto, osservo la mia posta e ci trovo dentro un invito,almeno così sembra,le bollette mi sono già arrivate quindi cosa diavolo è? Prendo il bigliettino ha una busta color oro che brilla,cerco sul retro il destinatario e appena noto il nome Cavalon in dorato trasalisco. Loro sanno che sono qui, come potevano non saperlo in realtà! Non so se aprirlo,bruciarlo,farlo esorcizzare e poi bruciarlo...oh dannazione! Lo apro e basta! Lo apro senza fare troppa attenzione,è un invito per festeggiare il trentesimo anniversario di nozze dei miei genitori. Leggo la data e coincide con il periodo in cui io sarò a New York! No,non ci vado,è una trappola,non voglio andarci! Dannazione spiegazzo il bigliettino e lo infilo nella tasca posteriore dei pantaloni. Appena esco dal portone l'aria umida mi fa appiccicare i vestiti addosso,no,non ci vado a piedi arriverò sudato. Prendo le chiavi dai jeans ,mi dirigo verso i parcheggi sotterranei dove mi aspetta la mia bambina nera come la notte,percorro la ripida discesa,giungo nel parcheggio completamente al buio,appena faccio il mio ingresso le luci si accendono e illuminano tutte le macchine costose delle persone altolocate che abitano in questa palazzina. Mi avvicino alla mia auto e noto che sia tutto in ordine,non ci sono graffi, o fanali rotti, è tutto in ordine,lancio un'occhiata verso il mio Range Rover e sembra tutto apposto. Apro lo sportello e mi sfilo l'invito dalla tasca posteriore,chiudo lo sportello appena mi sistemo, infilo l'invito in un cassetto del cruscotto dove trovo qualche pacco di sigarette e accendino, le degne compagne di ogni mia serata la sigaretta! Accendo la macchina e faccio rombare il motore nel silenzio del parcheggio. Alice sto arrivando, non scappare nel tuo mondo.
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RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...