🃏Prologo🃏

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Canzone :Moster (Willyecho) ⬆️

Adrian

Sono sempre stato uno testa dura, vengo da una famiglia altolocata, da me e mio fratello si sono sempre aspettati il massimo,eravamo il futuro dei Cavalon, intelligenti e belli .Mio fratello era il buono e io il dannato,sono sempre stato così,il carattere è carattere e non si può cambiare ,ma non ero così perché non avevo motivazioni ma perché dovevo difendermi. Dovevo difendere me e Jonathan.Lui aveva bisogno di me, di protezione di qualcuno che gli volesse bene e rischiasse tutto. Lui il supereroe e io il mostro che si difende. Avevamo il nostro branco che ci spalleggiava degli alleati,erano dei lupi spietati molto peggiori di noi. Loro erano fuori controllo,spietati come la società lo era con loro. Mio padre e mio nonno erano d'accordo,non li dispiacevano le nostre compagnie .
"Il mondo è pieno di squali e bisogna crearsi un branco solido per difendersi"erano sempre state queste le parole di mio nonno. Ci difendevamo,loro avevano bisogno di me più di quanto io ne avessi bisogno di loro,alla fine io avevo Jonathan e lui mi bastava. Il nostro branco non si è mai sciolto anche quando abbiamo finito le superiori e abbiamo iniziato l'università il nostro legame è rimasto tale. Eravamo divisi fisicamente ma eravamo ancora legati perché noi sapevamo e vedevamo ciò che gli altri non vedevano e questo ci rendeva legati. Eravamo diversi fuori luogo in una società in cui il buon costume era tutto. Spesso arrivavamo ubriachi a feste importanti, per rovinare  la reputazione a qualche stronzo che tentava di rovinare la nostra, alla fine dovevamo mantenere l'onore delle nostre famiglie elevato. Nonostante fossimo dei mostri fuori legge l'onore per la famiglia veniva prima di tutto,non proprio sempre però ci provavamo, provarci era già un grosso passo in avanti giusto? Alla fine avevamo tutti i nostri problemi in casa che ci causavano problemi fuori di casa,ognuno di noi aveva un armadio pieno di scheletri alcuni propri ,altri già ereditati dalla famiglia a cui apparteneva. Ogni membro del gruppo alla fine aveva bisogno di questa cerchia di malati di mente,Jonathan aveva bisogno di loro oltre che di me. Quando io non c'ero,c'erano loro a proteggerlo ed era per questo che io avevo bisogno di loro,non perché ne necessitassi in prima persona ma perché avevo bisogno che mio fratello fosse al sicuro,che il mio supereroe pieno di giustizia e speranza continuasse a vivere. Lui era l'unico che portava un po' di luce nel nostro branco di persone perse nell'oscurità,un'oscurità che in realtà era la metafora dei nostri problemi. Mamma non era affatto contenta delle nostre compagnie diceva che alla fine ci avrebbero portato a combinare qualcosa di cui ci saremmo pentiti amaramente,ma ero abbastanza sveglio da tirare fuori me e Jonathan ogni volta che veniva in mente a qualcuno del Branco di combinare qualcosa che fosse estremamente ingiusta e ingiustificata. Ero e sono fuori di testa ma la ragione la uso ogni tanto ed è la mia alleata con cui combatto contro questo mondo di pazzi ma il pazzo forse sono io e vedo gli altri fuori di testa. Sono un lupo nero in un branco di lupi grigi. Prima accanto a me c'era il mio lupo bianco che mi metteva dei limiti, ora che non c'è più non ho più limiti . Jonathan era la mia parte buona che limitava la mia cattiveria, mi rendeva migliore di quello che ero. Non mi rendeva spietato come gli altri, era la mia coscienza che mi consigliava sempre nel fare la cosa giusta,il mio angelo custode pieno di luce e bontà,un diamante ricco di virtù in una marea di gemme senza valore. Dopo l'università entrambi siamo tornati a casa. Mio nonno ha iniziato a istruirmi per prepararmi a comandare l'impresa di famiglia e Jonathan si preparava al mio fianco,io sarei stato al comando lui sarebbe stato il mio braccio destro. Filava tutto bene finché Jonathan è partito, è partito per un viaggio di svago con i nostri amici ed è tornato cambiato,triste afflitto, senza speranza,quella speranza che prima gli illuminava gli occhi improvvisamente si era spenta e io non ne capivo il motivo. Man mano la situazione peggiorò,lui si chiuse in se stesso non mi parlava,non voleva più rivelarmi i suoi segreti,iniziò ad andare da uno specialista, il migliore psicologo di New York. Lo imbottiva solo di farmaci era sempre fuori dalla realtà in una realtà fuori da se stessa. A complicare la situazione ci fu un ulteriore scoperta che andò ad aggravare la situazione maggiormente e rese le cose per la mia famiglia,per me e per Jonathan ancora più difficili. Tutto si complicò, pensavamo di aver raggiunto una stabilità ma non era così, e all'improvviso senza che potessi fare nulla il mio supereroe decise di abbandonarmi.Il mio supereroe andò via e lasciò che dentro di me e nel nostro branco l'oscurità restasse tale e non ci fosse più luce e alla fine diventai vuoto dentro. Da quel momento in poi avevo una parte di lui dento di me, fu allora che mi tatuai sul dorso delle mani il sorriso di Joker. La mia maschera da allora sarebbe stata quella.

Se pensate che la mia storia sia il solito cliché in cui c'è un cattivo ragazzo che si innamora di una brava ragazza avete sbagliato alla grande perché sto per raccontarvi la mia di storia. La di un ragazzo che si sentiva vuoto,che dopo una perdita non capiva più niente e non provava più niente,quella di un ragazzo che non incontra una brava ragazza ma Grace Louis, una ragazza complicata,contorta e tenace. Un'eroina e una carnefice che indossa una maschera proprio come me. Siamo due maschere in un mare di ombre ,che si incontrano casualmente.Siamo legati, siamo entrambi vuoti dentro. Vi sto per raccontare la storia di due persone che indossano le maschere di Joker e Harley Quinn,Alice e il Cappellaio matto. Di due persone molto simili nelle loro diversità. Il nostro incontro non ha portato ad una storia comune ma a : risse, litigi, scoperte ,risate ,dichiarazioni,
promesse e scontri,vincite e perdite. Il nostro scontro ha portato a sentimenti che si celano dietro le loro maschere. A volte anche i sentimenti si nascondono. Siamo i migliori attori che questa vita potesse avere. Siamo bravi a nascondere ciò che proviamo per una semplice motivazione perché noi non proviamo,ma insieme impareremo a vivere per davvero e capire cosa significa essere persi,persi nella vita ,ci si può perdere in qualsiasi cosa, io sono per l'ovunque e da nessuna parte.

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Noi viviamo una vita che per essere vissuta per davvero viene vissuta senza regole...

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