Canzone :Street fight (Adam Jensen)⬆️
Grace
Andare in moto mi fa sentire libera,libera dai miei pensieri,libera dalla gabbia della mia mente,libera da tutto e tutti. Ci siamo semplicemente io e la strada, non c'è nessun altro che mi impedisce di andare ovunque io voglia,scegliere una strada oppure nessuna, andare via oppure restare, sparire e mollare tutto, oppure restare e affrontare la vita. La mia mente contorta è la matrice della mio stato interiore.Tutto è stato causato, tutto è stato distrutto e alla fine non resta più nulla.Mi sento libera finché l'amatissima moto di mio zio non decide di fare cilecca e abbandonarmi,il motore singhiozza e prima di fermarmi in mezzo alla strada dedico di accostare.La vita tende ad imprigionarmi continuamente non vuole lasciarmi libera! Scendo dalla moto e mi tolgo il casco,non ci voleva. Grazie a Link con i motori non me la cavo così male. Il serbatoio della benzina è pieno quindi non ci sono perdite che hanno causato l'arresto improvviso,faccio girare la chiave è uno strano scatto familiare mi fa capire che si è scaricata la batteria! Prendo il mio cellulare e digito subito il numero di Link ma mi accorgo che non c'è linea nella zona,perseguitata dalla sfortuna.Fa caldo,sono bloccata sulla strada e ora mi servirebbe un aiuto divino per avere una mano! Tento di attirare l'attenzione degli automobilisti ma naturalmente nessuno di loro si ferma,cosa devo fare mettermi a fare lo strip in intimo in mezzo alla strada per avere una mano! Mi mordo il labbro inferiore innervosita e batto i piedi a terra con fare isterico,sembro impazzita ma in realtà lo sono non dovrei dire sembro. Fisso la strada e scalcio un sassolino che si scaglia contro un camion che sta passando senza degnarmi nemmeno di uno sguardo!
"Siete una massa di stronzi egoisti"li urlo contro come se potesse sentirmi, sono matta non c'è cura alla mia follia, la normalità per me è una malattia! Noto finalmente una moto che accosta, spero solo che non sia uno svalvolato on the road che mi viene incontro, ci manca solo un pazzo che tenti di aiutare un'altra pazza!non ci si cura mica così! Ha una bella moto sportiva, nera classica,poi osservo la sua t-shirt, fisso i tatuaggi che fuoriescono dalle maniche della sua t-shirt e capisco che in mio soccorso non è arrivato un supereroe ma un carnefice pronto a rendermi la vita maggiormente un inferno. Appena si toglie il casco prima ancora che dica qualsiasi cosa giro gli occhi al cielo per fargli intendere il mio disappunto,ma ehi ho bisogno di una mano e in questo momento la accetterei anche dal diavolo in persona! Si scosta il ciuffo dalla fronte che cade sulla fronte donandogli un'aria ribelle,i suoi smeraldi verdi si posano sul mio viso,poi scende sullo scollo della mia canotta per infine soffermarsi sulle mie gambe nude rivestite da un pantaloncino in jeans a vita alta.Adrian come al suo solito indossa uno dei suoi completi totalmente neri,ha una sorta di avversione per i colori.
"Guarda un po' chi ha bisogno del mio aiuto..."ridacchia avvicinandosi "immaginavo che fossi una ragazzaccia da moto"mi schernisce ammiccando.
"Invece di dare aria alla tua bocca inutilmente perché non ti rendi utile e sprechi le tue energie per prendere un paio di cavi da collegare alla mia batteria"abbaio irritata.
"Come ho già detto odio ricevere ordini piccola Grace quindi o ti poni in maniera garbata oppure passi su questa strada del cazzo la tua giornata"ribatte conciso,si sofferma sul mio seno e si morde il labbro,maniaco! Con la fissa per il sesso!
"Cosa dovrei fare starmene zitta mentre tu mi provochi?Così ci possono stare solo le tue bombole gonfiabili, mi dispiace per te ma io parlo e anche troppo"borbotto incrociando le braccia,si incammina verso la sua moto e quando penso che stia per salire in sella e andarsene prende i cavi dalla sua moto, mi porge i cavi e sorride sornione,mi piego verso la mia moto e naturalmente lui da bravo maniaco si posiziona dietro di me e mi fissa il sedere "attacca quei cavi invece di pensare al mio didietro!"aggiungo irritata.
"Non sai che desiderio ho di prenderti a schiaffi sul culo fin a far diventare la tua pelle di perle rossa" ribatte. Volgo lo sguardo verso il suo viso e noto i suoi occhi torbidi e le sue labbra che si incurvano un un sorriso malefico.
"Credo che sognerai per tutta la tua vita di realizzare una tale perversione, perché non lo fai su una delle tante che ti porti dietro..."abbaio.
"Ti dà così fastidio che io scopi con altre che nomini le nomini in continuazione" prosegue. Pensa che io abbia una sorta di interesse nei suoi confronti ma non è così!
"Semplicemente ti chiarisco cosa puoi fare con le tue bambole e non con me "ondeggio con il capo e mi erigo dritta in tutta la mia altezza.
"Sei così convinta di poter resistere"sorride sornione e si avvicina nel punto in cui mi trovo.
"Sei così convinto che possa cedere alle tue avance"ribatto a mia volta con sguardo vitreo.
"Lo hai già fatto..."asserisce si avvicina sempre di più al punto in cui mi trovo, la sua colonia mi investe come un'onda anomala e mi stordisce "lo vuoi fare..."prosegue sussurrando in maniera sensuale,mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e gli lascio pensare che eserciti una sorta di fascino su di me ma in realtà in parte è così "e lo farai"conclude sussurrando contro il mio orecchio. Posa le sue labbra morbide e carnose nella zona poco più sotto del mio lobo, accarezza con la lingua la zona e rabbrividisco.Non riconosco le reazioni del mio corpo, non ho mai avute reazione del genere.Non sono mai stata schiava della chimica, non ho mai provato il senso perverso dell'attrazione verso un altro corpo. Sono attratta da lui ?
No ,no! Non devo esserlo è sbagliato,lui è come me ed è ingestibile. Non possiamo stare insieme in nessun modo, finiremmo per bruciarci. Un solo bacio può bastare per bruciare entrambi, l'ho sentito, ho sentito la sensazione quando le sue labbra si sono posate sulle mie,come ho sentito la verità dalla sua bocca.L'attrazione non può vincere la mia follia ne i problemi della mia mente contorta.Mi prende per i fianchi senza che io abbia il tempo di reagire avviene la collusione fra i nostri corpi, il mio e il suo caos entrano a contatto.
"Dimmi quanto odi il mio tocco se hai il coraggio guardandomi dritto negli occhi..."sussurra ad un millimetro dal mio volto,ha chinato il capo per essere alla mia stessa altezza.
"Odio il tuo tocco"ribatto fissandolo dritto negli occhi e spingendomi il più lontana possibile dal suo corpo contro cui sono schiacciata. Sono una maschera alla fine sono una professionista nel dire menzogne...anche se in questo caso non so se si tratti realmente di una bugia oppure sia la verità, odio il suo tocco perché mi scaturisce sensazioni che non ho mai provato, come la pelle d'oca, la stesa pelle d'oca che si sta formando in questo momento mentre le sue mani percorrono la pelle scoperte delle mie braccia.
"Riesco a fiutare le bugie Grace..."sussurra "oppure dovrei chiamarti Pinocchio?" sussurra.
"Chiamami come vuoi, se vuoi puoi chiamarmi sogno"con fare provocatorio gli rubo un bacio,ritraggo la testa. Le sue iridi smeraldo vengono attraversate da un lampo di lussuria,, i nostri corpi si reclamano, le nostre menti si contrastano. Tutto intorno a noi è solo un interminabile caos. Con uno scatto mi afferra il viso a coppa fra le mani, mi accarezza il labbro con il pollice, la sua pelle è ruvida e mi trasmette una sensazione piacevole,sostituisce il pollice con la sua lingua che ripercorre la stessa linea che ha percorso il suo dito. _E' talmente perverso,me ne sto imbambolata come una cretina ma Harley Quinn a volte cede al fascino di Joker, Joker a volte cede al fascino di Harley Quinn.Quasi mi dimentico che ci troviamo in una strada pubblica.
"Le tue labbra hanno lo stesso sapore piacevole che può avere un sogno, ma tu piccola Grace sei un incubo che si nasconde dietro la bellezza di un sogno..."asserisce si attorciglia una ciocca dei miei capelli attorno alle dita,l'altra mano mi arpiona i capelli fino a far toccare i polpastrelli con la cute della mia testa. Fa una leggere presa per farmi reclinare il capo,i nostri occhi restano incatenati gli uni agli altri ad assistere al caos che prende vita.
"Eppure vuoi assaporare lo stesso le labbra di un incubo, sei davvero contraddittorio"sussurro divertita dall'ilarità della situazione.
"Non ho mai detto il contrario..."sorride. E' un diavolo che ha delle armi letali, quelle armi sono il suo fascino, la sua bellezza,la sua intelligenza e le capacità di capirmi alcune volte, capisce il mio corpo più di quanto lo capisca io. E' un tremendo pericolo per la mia follia.
"Credo che la moto sia carica..."asserisco tentando di allontanarmi dalla suo corpo,provo a liberarmi della sua presa,ma lui sembra non aver intenzione di lasciarmi andare. Non mi piace essere incatenata!
"Non me ne fotte un cazzo della moto..."si avventa sulle mie labbra e le rivendica con possesso ,voglio sedurlo per poi fuggire e sparire davanti ai suoi occhi come fanno tutti gli illusionisti. Lascio che la sua lingua abbia accesso alla mia bocca, sa esattamente come muoversi e io gli sto dietro. Retrocedo fino a sbattere con il sedere contro la mia moto,lascia i miei capelli e scende sulla mia schiena,mi schiaccia contro il suo corpo per dimostrarmi che e lui a dominare,di tutta risposta gli mordo la lingua,chissà quante bocche ha esplorato e non solo in questi giorni, inorridita retrocedo con la testa e mi rammento del mostro che ho davanti. Lui usa le donne per il suo piacere personale e per qualche altro motivo che non ho ancora compreso. Io inganno così come è stato fatto a me.Nessuno ottiene ciò che prometto, perché dovrei essere l'eroina quando sono stata vittima di carnefici? Si allontana il necessario dalle mie labbra e mi osserva con un cipiglio,come per dire perché lo hai fatto?ma in realtà lui per me in parte resta incompressibile e lo capisco nel momento in cui si avvicina al mio viso e afferra il mio labbro inferiore fra i denti bianchissimi,lo rilascia e sento un leggero senso di bruciore passo la lingua sulla zona e percepisco il sapore metallico del sangue sulle labbra,mi ha segnata!
"Un marchio per un marchio"mostra la lingua e mi fa vedere la ferita che gli ho creato.
"Non fa la differenza sei già tutto marchiato, la tua anima compresa"sorrido divertita.
"Ora scappi persino dai miei baci..."evidenza con un ghigno stampato sul volto.
"Scappo da tutto e da chiunque, scappo persino da me stessa"ammetto con un sorriso amaro che mi muovere sul volto.
"Scappiamo tutti da qualcosa,l'importante è fingere di scappare..."ammette. Esce una sigaretta dal pantalone e se la accende,facendomi venire la smania impellente di fare la stessa cosa. Vorrei cacciare le ombre dal mio corpo come si fa con il fumo dopo averlo aspirato.Vorrei gettare via tutto senza lasciare niente nemmeno un frammento.Vorrei riuscire a bruciare quei dannati ricordi alla stessa velocità con cui brucia la carta, ma non tutto si può fare,non tutto è possibile, io sono l'impossibile. Adrian si incammina verso la sua moto e stacca i cavi.
"Non sai mai certo se di te ho capito tutto oppure non ho capito niente"asserisce con sguardo assorto
"Brancoli nell'incertezza come me, finché saremo menzogna e non verità non potremo mai capirci" scuoto la testa come per scacciare via i pensieri.
"Non sempre tutto deve andare come credi che debba andare.Non sempre le persone semplici si capiscono ma a volte due persone che hanno il caos dentro come noi possono capirsi..."ribatte facendo fuoriuscire il fumo dalla sua bocca carnosa che si incurva dandogli un aspetto maggiormente virile.
"Eppure dici di non capirmi..."ribatto con sorriso soddisfatto.
"Sono una contraddizione..."ribatte a sua volta con un sorriso malefico stampato sulla faccia.E' contraddizione e illusione, è due facce diverse di una stessa medaglia. A volte lui come me risulta incomprensibile, devo trovare la chiave per capirlo solo così potrò giocare in vantaggio e in attacco non più in difesa.
"Quindi fra le tue affermazioni qual è quella vera?"domando inarcando un sopracciglio.
"Scegli tu quella che preferisci, io protendo più verso la seconda ma potrei cambiare idea"ridacchia divertito.
"Sei mai deciso su qualcosa?"ribatto con un leggero tono di irritazione. "Sono deciso su tutto e su niente" prosegue, è criptico, complesso e contorto quanto me, il suo fascino oscuro mi attira, attirerebbe qualunque folle. Alice cede al Cappellaio matto e alla sua follia fascinosa.
"Interessante, meglio essere decisi sul niente, meglio l'incertezza.La certezza ti guida solo alla chiusura verso qualsiasi altra verità..."asserisco mordendomi il labbro inferiore. Prendo il mio casco e prima che possa salire sulla mia moto mi si piazza davanti.
"Non ricevo alcun compenso per aver salvato una mia connazionale"ridacchia e si riporta la sigaretta fra le labbra.
"L'hai già ricevuto..."ribatto mettendomi il casco,con uno slancio della gamba salgo sulla sella della moto e tolgo il cavalletto.
"Vorrei qualcosa in più da te piccola Grace..."biascica con un sorriso furbo.
"Ciò che vuoi lo puoi avere da ciò che hai..."ribatto con tono deciso.
"Io posso avere qualsiasi cosa..."ribatte "te l'ho dimostrato qualche secondo fa Alice"mi schernisce utilizzando quel nomignolo, lui ha scoperto una delle mie maschere. La mia piccola Alice che vive a metà fra la realtà e il paese delle meraviglie. proprio come me. Vivo con Alice nella contorta follia che risiede nella mia testa. Sembra che il Cappellaio matto abbia trovato qualche strada secondaria per entrare nel labirinto che ho in testa e la cosa più folle è che penso che possa trovare la maniera per trovare la mia anima, la vera me quella che non finge. Forse sono tutte congetture, magari lui non ha capito niente e io semplicemente sognando che qualcuno possa capirmi.
"Ci vediamo nel paese delle meraviglie piccola Grace"ammicca e si dirige verso la sua moto,avvio la mia moto e mi immetto sulla strada confusa dalla magia della sua mente.
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RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...