Capitolo 58

3.3K 158 54
                                    

Canzone: War of hearts (Ruelle) ⬆️

Adrian

Resto qualche secondo fermo davanti alla porta della stanza mia e di Grace, non so cosa dire esattamente. Non so come comportarmi.
Come si dice addio ad una persona?
Come le posso far capire che lei è il mio ovunque e da nessuna parte.
Che lei è il mio lieto fine, ma il suo finale deve essere senza di me?
Come posso dirle che deve andare via e partire, che deve riprendere la sua vita senza di me.
Che deve continuare a vivere e provare, ma quello per cui deve provare non sarò io ma qualcun altro.
Il mio finale sarà senza di lei.
Posso solo rovinarle la vita,
voglio che vada via prima di distruggere con i miei casini i suoi sogni.
Non voglio estinguere la fiamma dell'arte che arde nei suoi occhi con l'acqua della realtà. Voglio che sogni,
viva,
urli,
pianga,
ami,
odi con tutta sé stessa.
Voglio che abbia una possibilità, ciò che io non posso offrirle ora.
Non dopo tutto quello che ho fatto.
È arrivato il momento di affrontare la realtà e le sue conseguenze.
Di affrontare la vita senza scappare.
Sono fuggito abbastanza.
Poggio la fronte contro la porta. Lei come se mi percepisse apre la porta improvvisamente. Incontro i suoi occhi color cielo che sono intrisi di lacrime.
"Sei vivo"sussurra fiondandosi sul mio petto.
Sei follia,
sei purezza,
sei una melodia delicata che entra nella mente e non esce più.
Grace sei qualcosa di magnifico che il mondo deve conoscere.
Il mondo deve avere la possibilità di vederti. Per una volta non sarò egoista e lascerò che tu abbia questa possibilità.
C'è in gioco qualcosa di più grande, la tua vita, ti hanno già rubato abbastanza e io non voglio rubarti nulla.
Ma voglio donarti la tua libertà.
"Sei libera dal tuo passato ora piccola Alice. Ho messo a tacere alcune delle tue ombre." Sussurro poggiando il mento sul suo capo. Mi afferra la mano e mi trascina con sé dentro la stanza. Vedo le valige di entrambi già pronte, ma lei non sa che dovrà andare via senza di me.
Questo viaggio lo dovrai fare senza di me Alice.
È arrivato il momento che tu torni alla realtà e io torni alla mia di realtà.
Per un po' siamo stati insieme nel nostro paese delle meraviglie ma è arrivato il momento di svegliarci.
Cammino avanti e dietro con fare pensoso, alla ricerca delle parole adatte da dirle. Voglio che capisca che tengo a lei con tutto me stesso, che non proverò per nessuno nulla del genere.
Ognuno ama in maniera diversa, io l'ho amata con le mie maschere, l'ho amata con la mia follia.
Ora devo lasciarla indossando una maschera. Vorrei tenerti legata a me, vorrei che restassi qui e affrontassimo il casino che ho combinato insieme. Non posso chiederti di sacrificare la tua vita per le mie scelte.
Mi fissa in attesa che dica qualcosa ma continuo a restare in silenzio.
Se sapessi quanto ti amo piccola Alice, non mi guarderesti come se fossi l'ennesimo mostro che sta per abbandonarti.
Mi guarderesti con gli occhi illusi della magia che ti ho fatto vivere.
Ti ho dato tutto me stesso e una parte di me resterà per sempre con te.
Lontani o vicini.
Tiro i capelli indietro, sono frustrato. Non riesco a proferire parola. Ogni cazzo di parola mi muore in gola prima che la pronunci. Che casino del cazzo. Voglio che sappia ma non sappia troppo.
Voglio che fugga lontano da me ma desidero con tutto me stesso che resti.
Sono sempre stato una maledetta contraddizione e per una volta mi piacerebbe essere coerenza. Vorrei urlare, distruggere tutto, urlarti contro perché con i tuoi occhi mi hai reso debole e non posso stare senza di te.
Vorrei urlarti che ti odio ma ti odio perché ti amo e per questo, è così difficile dirti quello che voglio dirti.
La mia vita non è mai stata semplice non posso pretendere che lo sia ora.
"Cosa è successo..."sussurra. Le sue parole si disperdono nella stanza che sembra stringersi sempre di più e soffocarmi.
Mi sta soffocando la rabbia,
mi sta soffocando ogni singolo sentimento che lentamente emerge e si attorciglia intorno alla mia gola e non mi permette di respirare.
Qualcosa di così semplice ora mi pare impossibile. Sorrido amaramente e scuoto la testa, continuo camminare avanti e dietro. Tento di mettere ordine ai pensieri, alle parole che non sembrano voler trovare un ordine. Cosa pretendo, sono sempre stato il caos!
Nel caos non ci sono regole,
non c'è ordine,
non c'è nulla se non una confusione che ti rende instabile in ogni momento.
Chi porta il caos nella propria testa potrebbe fare le cose più inaspettate proprio perché non è guidato da nessun principio razionale. È complicato dirti tutto quello che ho fatto, non voglio che l'ultima immagine che ricorderai di me, sarà quello di un mostro imbrattato di sangue che ha combinato un casino durante una sola notte. Quindi non ti racconterò dei mie delitti ma ti dirò per cosa l'ho fatto e perché l'ho fatto.
Voglio che tu vada via con la consapevolezza negli occhi di chi è carnefice e chi vittima. Voglio che tu vada via credendo ancora nel nostro ovunque e da nessuna parte.

Empty inside 🃏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora