Canzone:Unstoppable (Sia)⬆️
Grace
La mia si può definire come la storia di un'eroina che ha lottato contro i mostri che si nascondono nell'oscurità. Ciò che ho capito è che non bisogna fidarsi facilmente delle persone, perché? Per un motivo qualsiasi prima o poi ti tradiscono,è naturale,ognuno di noi tende a scegliere prima se stesso e poi gli altri. Siamo egoisti, ma non tutti sono così a volte le persone si rivelano delle sorprese,altre volte si rivelano per quello che sono e si omologano al resto. Ci sono rare le eccezioni, è raro incontrare una persona speciale diversa dagli altri,che lotta per i suoi valori in un mondo in cui la moralità è superata. Io che ruolo ho in questo mondo?Io sono quell'anima vuota che si muove nell'oscurità a metà fra il mostro e l'essere umano etico. Sono Harley Quinn nella realtà. Forse sono cattiva,magari sono un mostro con indosso una maschera oppure un clown burlone,sono qualcosa che non si può definire con delle parole. Sono una ragazza complicata è difficile persino per me definire ciò che so se in realtà,so solo che sono a metà sono una sfumatura,un ibrido che si muove in mezzo a tante ombre tutte uguali fra le quali non so definire chi sia il buono e chi sia il cattivo. Tutte grigie in un mondo nero. Prima ero diversa, incassavo e riprendevo a vivere ora reagisco,perché incassare e basta, voglio lottare come una bestia in libertà per farmi rispettare,se bisogna stabilire le gerarchie meglio farlo fin da subito,disintegro le mie vittime con eleganza alla fine il mio nome è pur sempre Grace. Un nome così raffinato non può essere legato ad una persona rozza,nessuno sa cosa mi ronza per la testa,tutti vedono la parte superflua la facciata esteriore la maschera,ma nessuno sa realmente ciò che si cela sotto. Un cumulo di dilemmi,di rancori,di rabbia e frustrazione che vengono repressi per evitare di dare il peggio di me per questo resto vuota mi sento vuota e non voglio che le mie emozioni riemergano,una faccia apatica,annoiata dalla vita, mossa dal mero istinto distruttivo. Sorrido con un ghigno malefico mentre osservo il mio riflesso alla finestra, come va oggi mostro?Come va oggi ragazza distrutta?Domanderei alle due parti che compongono la mia personalità che sembra si sia scissa,in due parti, la debole e il mostro che protegge la debole,sono entrambi dentro di me e si difendono a vicenda sono compatte. Le chiome dei cocchi oscillano nell'oscurità della notte,inclino leggermente la testa e osservo meglio il gufo che si e poggiata sulla ringhiera del balcone volta la testa a 180 gradi improvvisante e mi fissa con i suoi occhi grandi e gialli, pensi di farmi paura.
"Bhuu"mormoro divertita. Il volatile resta lì fermo a fissarmi. Sono davvero infantile alcune volte,ma non so cosa fare,immaginavo di bisticciare con Adrian tutto il tempo per ammazzare il tempo ma a quanto pare è scappato via prima del previsto. Qualcosa nella sua testa è scattato come un segnale d'allarme è fuggito come preso dal panico i suoi occhi sono mutati,le sue pupille che inizialmente erano dilatate sono diventate delle dimensioni di due pagliuzze,non capisco. Lui è un mistero,caotica follia, mi restituisce ciò che la vita mi ha preso e penso che per lui sia lo stesso. Come farei anch'io scappa,fugge da ciò che non può controllare ed io sono qualcosa che non può essere controllata. Il mio cellulare si illumina e squilla in maniera assordante, noto un nome a me caro apparire sullo schermo,la mia ultima speranza che ci sia umanità in un mondo disumano.
"Mamma..."sussurro aprendo la chiamata. Lei è la mia cura,la cosa che amo più al mondo,la mia roccia,la mia confidente, una compagna di vita che mi ha sorretto e fatto rialzare ogni volta.
"Piccola Grace, come vanno i festeggiamenti?Sai è strano non averti intorno il giorno del tuo compleanno..."afferma,non so c'è qualcosa di strano nel suo tono.
"Oh bene...ci stiamo divertendo..."mento spudoratamente, sono brava a mentire non mi scoprir...
"Grace Louis so perfettamente che sei in cavolo di hotel da sola il giorno del tuo compleanno perché hai avuto una discussione con tuo fratello!Tua zia ha cantato come un canarino a differenza tua e di quel testone di tuo fratello, lei non sa mentire...ora Grace se non vuoi che venga con una ruspa fino a Miami tu conviene portare il tuo didietro al più presto a casa di tua zia e affrontare la cosa con tuo fratello..."strilla talmente tanto che sono costretta ad allontanare il cellulare dell'orecchio.
"Sai che faccio quello che voglio..."evidenzio.
"Sai che mantengo la parola decidi tu. O usi le tue gambe come una ragazza matura o ti trascino con la forza!"abbaia uccidendo in maniera definitiva il mio timpano.
"Ho capito, ormai la stanza l'ho pagata per questa notte domani ritorno a casa ma questo non significa che abbia perdonato Link..."le manifesto con tutta sincerità.
"Cosa è successo Grace?"domanda improvvisante.
"Lui mi ha fatto ciò che non doveva fare e ha tagliato un filo sottile su cui tutti vacillano quando si avvicinano a me..."non so se lei possa capire che cosa intendo, ma non so che altre parole utilizzate per esprimere ciò che devo esprimere.
"Grace perché non puoi essere più chiara? Perché barcolli nella tua oscurità?Smettila di nasconderti dove io non posso trovarti..."sussurra con tono dispiaciuto.
"Non posso farne a meno..."rivelo con rammarico.
"Non devi nasconderti da me che tento di proteggerti..."ribatte. Immagino già la mano arpionata fra i capelli,il volto contratto e le tre rughe sulla fronte che si formano ogni volta che è dispiaciuta o arrabbiata.
"Con te sono più me stessa di quanto lo sono con tutti gli altri ma non mi puoi chiedere di uscire allo scoperto non ci riesco e ti prego mamma non mi rendere la situazione più difficile di quanto non lo sia già..."giro gli occhi al cielo torno sul letto e mi butto sopra, la mia schiena rimbalza un paio di volte.
"Okay...ti lascio in pace ma sappi che domani chiamerò tua zia per sapere se sei tornata!"rimarca,come per dire che non ho via di scampo.
"Va bene mamma...poi mi chiami qualche minuito prima della mezzanotte! Che grande considerazione che hai per la mia nascita..."la schernisco.
"Non dire stupidaggini,sai che tu e tuo fratello siete gli unici amori della mia vita quindi smettila di fare la vittima e ora va a letto Grace!"comanda,un gendarme sarebbe meno rigido.
"Va bene buonanotte mamma" sussurro.
"Notte piccola Grace."Appena sento la linea interrompersi lancio il cellulare sul letto e mi trascino fino alla testata del letto,poggio la testa sulla morbidezza del cuscino e chiudo gli occhi.
"Tu le tieni le gambe...io le mantengo le braccia..."asserisce una voce roca e profonda dietro di me. Riapro gli occhi e respiro profondamente,è tutto passato,loro non sono qui, ma sono nella mia mente e non vanno più via. Richiudo gli occhi e provo ad addormentarmi almeno qualche ora,magari se mi sveglio potrei andare a trovare Kat nel suo locale. Piano piano i miei sensi si affievoliscono,le palpebre che bruciano come fuoco si chiudono ormai stanche di osservare il mondo in tutta la sua normalità.
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RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...