Canzone: Anothet Love (Tom Odell)⬆️
Grace
Ora insorge un problema decisamente rilevante,come dovrei dire Adrian di posare per me nudo? Non so nemmeno come proporgli di venire a casa mia. Questa settimana ci siamo inviati qualche messaggio sporadico ma non ci siamo visti. Continuano ad avere e vivere due vite separate, ognuno con la propria indipendenza. Prendo il cellulare e decido di chiamarlo. C'è una luce perfetta in stanza e per di più in casa non c'è nessuno, è il momento perfetto per mettersi a lavoro. Non so cosa potrebbe pensare mia zia se dovesse entrare in stanza e vedere Adrian con le sue grazie in bella mostra.
"Ciao Alice sei uscita dal tuo paese delle meraviglie finalmente..."biascica con tono basso e roco. Il mio corpo vibra e lui non è nemmeno qui con me.
Sei l'unico che abbia mai voluto,sembra che il mio corpo ti appartenga ma non so se tu lo voglia.
"Tu hai finito di giocare con le altre gatte morte?"ribatto con tono aspro. Lily è peggio di una rivista di gossip e sa ogni santo movimento del suo fidanzato e sa anche in compagnia di chi si trova in ogni momento. Ma grazie a lei ho saputo delle cosiddette "fan!" Di Adrian che sono piombate in palestra durante un suo allenamento e gli sono saltate addosso al pervertito!
"Sono un Alpha attraggo chiunque e in qualunque momento..."prosegue. Mi sta distraendo e devo dirgli di posare per me dannazione!
"Ho bisogno di te..."mormoro alla fine, chissà come la interpreterà questa frase.
"Non riesci a venire? Le tue dita non ti soddisfano come le mie?"mi schernisce con tono languido. Che manico del cavolo.
"Sei impossibile! Non mi servi per scopi sessuali ma perché devi posare per me...senza vestiti..."aggiungo frettolosamente. Mi premo un palmo sulla fronte e attendo una sua risposta.
"Cosa ci guadagno in cambio Grace?"biascica, il suo tono di voce è ad alto tasso erotico. Beh se me lo dice così qualsiasi cosa. Ma cosa diavolo sto facendo!
"Un dipinto e che il tuo corpo prenda forma anche su tela. L'immortalità del quadro..."ribatto, faccio la nerd nel tentativo di depistarlo con la mia eloquenza ma sono consapevole che fallirò. Adrian quando si mette una cosa in testa se la prende e basta!
"Non me ne fotte un cazzo dell'immortalità preferisco essere mortale ed essere dimenticato! Non mi hai fatto una proposta Grace. Sai già come funziona fra noi, dare per ricevere..."mi canzona. Lui si prende sempre di più di ciò che io voglia dargli. È un manipolatore che a volte gioca molto meglio di me le sue carte.
"Vuoi sempre fare dei compromessi che non sono equi. Allora se ti dicessi che invito qualcun altro a posare per me nudo?"Borbotto stizzita, dobbiamo sempre giocare e fare compromessi ma in questo momento non mi va di farli! Deve fare sempre lo stronzo!
"Inviterei una di quelle ragazze a posare nuda per me. Abbiamo stabilito delle regole apposta. Quindi Grace cosa vuoi fare?"il suo tono è glaciale e mi fa capire esplicitamente che farebbe una cosa del genere. Sono talmente stupida! Adrian non sottomette la sua volontà per niente al mondo. Il suo ego è di dimensioni sproporzionate rispetto a tutto il resto. Ma è proprio questo che alla fine lo rende fascinoso ai miei occhi. La sua testardaggine e la sua capacità nel sapermi fronteggiare. Sono consapevole di essere ingestibile molte volte e anche instabile.
"Decidi tu quello che vuoi. Io ti ho già detto quello di cui ho bisogno..."borbotto. Immagino già il ghigno malefico dipinto sul suo volto diabolico!
"Deciderò con ponderazione cosa prendermi di te questa volta..."mi chiude il telefono in faccia e mi lascia con l'apparecchio elettronico schiacciato contro l'orecchio e un espressione inebetita sul volto. Non mi ha detto nulla! Non mi ha detto se verrà e quando verrà! Perché deve comportarsi così! È proprio un'idiota! Prendo la prima cosa che mi capita fra le mani e la scaglio contro la porta. Proprio un momento prima che l'oggetto si scagli contro il legno massiccio, la porta viene aperta ma la figura prontamente si abbassa. Spero di non aver fatto danni!
"Oh quindi sono in tempo per l'ora del tè ?" il suo tono basso e sensuale mi ridesta dal mio stato di terrore. Pensavo di aver ferito gravemente una delle domestiche che gironzolano per casa come ninja invisibili. Quelle donne puliscono e non si vedono mai! Inizio a sospettare che abbiano qualche super potere oppure un mantello dell'invisibilità. Valica la porta della mia stanza e la chiude dietro di sé. Come diavolo ha fatto ad arrivare così in fretta?
"Sai stavo giusto passando da qui per venirti a trovare. Poi mi hai chiamato e volevo sapere quale proposta allettante avevi da farmi prima che entrassi nella tua stanza"afferma. Sembra che stia rispondendo alla domanda che mi ero posta mentalmente. Ora inizia a spaventarmi sul serio! Chiude la porta dietro di sé e recupera dal pavimento una piccola ballerina in argento. Suppongo che quello sia l'oggetto che ho lanciato in aria presa dall'impeto della rabbia. Lo poggia sul mobile accanto alla porta e man mano cammina verso di me con passo lento e sicuro. Sembra pronto a divorarmi e farmi sua in modi indicibili ma io glielo permetterei. Mi piace quando mi tocca, mi piace come mi tocca. È innegabile la chimica che c'è tra di noi. Indossa una maglietta nera con uno scollo a V e dei jeans neri strappati. La sua muscolatura è più gonfia del solito,si vede che si sta allenando duramente per i suoi incontri a New York.
"Cosa vuoi che faccia?"sussurra a qualche millimetro dal mio volto, si abbassa alla mia altezza e mi sfiora le labbra. Oso e tento di baciarlo ma lui prontamente mi scansa. Mi lascia assaporare senza che possa realmente prendere. Sogghigna divertito e mi posa un bacetto sulla punta del naso. Non è ciò che voglio.
"Non sono una bambina..."brontolo, mi inchioda con i suoi dannati occhi verdi e sorride divertito.
"No, non sei una comune bambina, tu sei la mia piccola Alice..."sogghigna e mi bacia il lato delle labbra.
"Perché non mi baci?"mormoro infastidita, invece di rispondermi si allontana e si siede alla fine del mio letto.
"Usa la tua bocca per altro. Ad esempio ora dovresti dirmi cosa fare..."evidenzia, giusto!
"Spogliati..."comando con audacia, si sfila la maglietta dalla testa e resta a torso nudo. Noto il suo corpo muscoloso adornato da tatuaggi e vene in rilevo in alcune zone come le braccia e il collo. I jeans neri a vita bassa si poggiano con decisione sul suo triangolo rovesciato dei fianchi. La coda del drago scompare al di sotto del jeans e so perfettamente che finisce sul suo inguine. Mi siedo sullo sgabello e attendo che termini.Si tira i capelli indietro e attende che gli dia altre istruzioni. "Devi togliere tutto Adrian..."affermo con sicurezza nel tono di voce. Si alza in piedi e sfila le scarpe per poi avvicinarsi vertiginosamente al punto in cui sono. Sono all'altezza del cavallo dei suoi pantaloni. Allungo le mani e gli accarezzo gli addominali che sono scolpiti. La sua pelle è dura e bollente , sollevo lo sguardo e lo fisso negli occhi tutto il tempo. Gli sfilo la cintura dei pantaloni, abbasso la zip e con uno strappo deciso gli tiro giù dalle sue gambe muscolose. La sua erezione massiccia si nota evidentemente nel sottile strato dei boxer che lo contengono. Indossa dei boxer neri di Armani che accolgono le sue forme perfettamente. Adrian aggancia con le dita l'elastico dei suoi box ma gli blocco le mani.
"Non avevi detto nudo?"inarca un sopracciglio incredulo. Devo osare mi ripeto ma non mi va di far vedere le sue grazie a mezzo mondo.
"Facciamo che il tuo non sarà un nudo integrale..."biascico, lo spingo dagli addominali con l'intento di farlo retrocedere. Mi afferra una mano e se a porta sul suo membro.
"Voglio la tua mano..."si abbassa alla mia altezza e dopo avermi scostato una ciocca di capelli "e la tua bocca..."aggiunge con tono sensuale. La mia mano è piazzata sulla sua spessa asta che diventa sempre più dura sotto la pressione del mio palmo. Adrian spinge il bacino verso il mio palmo per rafforzare le sue intenzioni. Mi ruba un bacio mi lascia la mano e si allontana.
"Dove vuoi che mi metta Grace?"sussurra con un sorrisetto sfornato da diavolo e cammina lentamente e con passo sicuro, ammiro tutti i muscoli della sua schiena che sono in rilievo.
"Seduto lì..."gli indico una sedia vicino alla finestra dove entra la luce. Si siede sopra e poggia le gambe lateralmente e si piega in avanti poggiando le mani sul legno della sedia. Flette il busto facendo gonfiare i bicipiti e allunga il viso in avanti come per protendersi verso di me. Ha assunto una posa naturale che per me è perfetta così. La luce colpisce metà del suo viso l'altra metà resta all'oscurità.
"Cosa devo fare?"domanda, non deve fare nulla!
"Resta fermo così e non ti muovere..."allungo una gamba e avvicino il cavalletto per poggiare la tela. Afferro pennelli e colori dal mobile allungando la mano e mi metto all'opera.
È arrivato il momento di imprimere l'immagine di una maschera diabolica sulla tela.
Vieni a giocare con me Joker!
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RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...