Capitolo 25

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Canzone : The Devil you know(X Ambassandors)⬆️

Grace

L'inconscio è uno spazio in cui è contenuto l'inferno a volte il paradiso, dove si nascondono a volte i nostri desideri a volte le nostre paure. È come un palcoscenico di un teatro in cui non sai mai quale spettacolo prenderà vita. Ho la certezza che non è un rivelatore. Non ci palesa la verità senza troppi sotterfugi,l'inconscio si veste di oscurità e si mostra utilizzando un mezzo complesso che occulta molto spesso il significato questo mezzo è il sogno. I sogni rivelano cosa la tua mente pensa, ti mostrano come sei dentro se sei vittima o carnefice. Ti rivelano di cosa sei capace. Ogni cosa dentro la nostra mente è possibile. Potrebbe essere inscenata durante quelle poche ore notturne la migliore delle tragedie o la più romantica commedia. Ti rivela cosa vuoi ma ciò non toglie che può essere qualcosa che nella realtà non puoi avere. Alla fine si tratta solo di un sogno, un film mentale, un desiderio irrealizzabile, qualcosa di inafferrabile. Tutto quel teatrino che ha preso vita dentro di te resta solo un illusione che  per un momento è diventata realtà. La maggior parte delle menti durante la notte si spengono la mia invece prende vita, viene affollata dalle idee che si illuminano nella mia testa come stelle di notte e sono difficili da contenere , come sono difficili da contare, le stelle astri luminosi e affascianti. Il loro bagliore ci giunge a milioni di anni luce di distanza,magari quella stella si è già disintegrata ma il suo bagliore continua ad arrivare qui sulla terra come se volesse lasciare un segno della sua permanenza in questo universo. Credo che l'oscurità sia molto più interessante della luce, mostra le cose sotto una prospettiva molto più interessante e contornata. Con uno slancio della schiena mi sollevo dal pavimento. Mi ero stesa sul pavimento accerchiata da libri e pennelli. La schiena inizia a farmi male e fissare il muro inizia a diventare noioso, soprattutto perché la mia mente non ha più fantasie da mettere in atto per distrarmi dai ricordi. Consapevole che questa notte non dormirò mi sollevo dal pavimento. Mi rallegro del fatto che domani non ci siano le lezioni, il professor.Sheppard si assenterà per impegni,non ha specificato quali e a me non è dovuto saperlo quali siano. Mi aggiro nella mia stanza come un fantasma in cerca di pace. In realtà mi rendo conto di essere alla ricerca della mia pace interiore che non riesco più a trovare,sembra che sia fuggita anche lei,magari troppo inorridita dagli eventi. La pace viene solo dopo la guerra e io sto combattendo la mia guerra interiore, mi ci vorrà ancora del tempo per arrivare allo stato di quiete. Nonostante sia piena estate mi infilo dei leggings ,una maglietta e i miei amati anfibi neri che mi porto sempre dietro,preferisco uscire. Sono le tre del mattino ma chi se ne importa non c'è la faccio a stare ferma in queste quattro mura,mi metto una giacca in pelle e prendo il cellulare e lo inserisco in tasca. Mi sento in gabbia, imprigionata e ho voglia di evadere dalla mia prigione alla fine fuggo sempre dalle regole. Apro la porta della mia stanza lentamente meno rumore faccio e meglio è,mi incammino verso le scale,mi affaccio dalla ringhiera per vedere se ci sia qualcuno in giro sembra che la strada sia libera.
"Andiamo Alice è tardi, è tardi"urla il bianco coniglio. Mi piacerebbe tanto prenderlo, durante la mia infanzia ci ho sempre provato ad acchiapparlo ma non ci sono mai riuscita, per un solo motivo, perché lui come Alice vive solo nella mia testa. Non è altro che un sotterfugio che la mia mente utilizza per fuggire dalla realtà.
Scendo gli scalini lentamente evitando di fare strani rumori che possano attirare l'attenzione di mio fratello che mi tiene sotto controllo. Arrivo in corrispondenza dell'ultimo piano e cammino a tentoni fino alla cucina dove ho lasciato le chiavi della moto e le chiavi di casa,per una volta nella mia vita fila tutto liscio! Quasi non ci credo di essere stata baciata da così tanta fortuna! Prendo le chiavi dall'isola ma sento sbattere uno sportello alle mie spalle,mi giro lentamente come se alle mie spalle ci sia un ladro o un serial killer pronto ad assalirmi e noto mio fratello con una bottiglia d'acqua in mano e uno sguardo infervorato,mi fulmina con gli occhi e mi preparo psicologicamente per la super ramanzina che mi sta per essere fatta.
"Dove credi di andare?"domanda innervosito.
"Io....insomma io..."balbetto come una bambina che è stata appena colta in flagrante mentre compie una marachella "stavo..."biascico "andando a casa di Kristin..."dico di getto.
"Ah davvero è come mai?"domanda inarcando un sopracciglio e mi osserva con fare inquisitorio,solo ora noto che è mezzo nudo e indossa solo i boxer,osservo meglio il suo torso e noto che ci sono numerosi graffi che adornano la zona,quindi ci sono due possibilità o è stato aggredito da una tigre oppure una gatta in calore è nel suo letto!
"Quelli come te li sei fatti?"indico i graffi sul petto che marchiano la sua pelle chiara in maniera evidente.
"Non sono affari tuoi..."ribatte apre la sua bottiglia d'acqua e prende un grosso sorso d'acqua.
"Che stai facendo ti stai scolando tutta l'acqua che c'è in casa..."una voce familiare attira l'attenzione di entrambi. Kristin fa il suo ingresso in cucina con i capelli scompigliati post sesso e la maglietta di mio fratello, più chiaro di così "ciao Grace..."aggiunge poi mi guarda meglio, si rende conto della situazione e si irrigidisce come una corda di vìolino.
"Ci avete messo molto voi due..."ribatto con un leggero tono di acidità. Sono gelosa,gelosa di mio fratello e gelosa di lei che è una mia amica, una mia cosa personale che non volevo condividere con nessuno e specialmente con Link! Indietreggio leggermente innervosita e rifletto prima di dire una delle mie stronzate che mi vengono fuori quando sono arrabbiata "stavi facendo tante storie perché stavo uscendo dalla mia stanza di soppiatto però non ti sei fatto molti problemi a scoparti una mia amica senza pensare agli effetti che avrebbe avuto questo su di me. Devo desumere che sei bravo quanto me a mentire complimenti Link! Non pensavo che fossi anche tu un attore che facesse parte della mia stessa compagnia"abbaio irritata. No la rabbia non la controllo. La rabbia mi domina e io non riesco a fermarmi, voglio distruggere tutto giusto per liberare l'anima folle che ho contenuto sempre con la ragione perché lui è mio fratello e di lui mi fidavo. Mente anche lui merita la mia rabbia!
"Kristin torna in stanza..."asserisce con tono basso. Non penso che lei voglia assistere al demone nero che si impossessa del mio corpo e disintegra tutto.
"Perché..." Link la blocca prima che possa proseguire.
"Vai in stanza ora..."nel frattempo che loro si perdono nelle loro chiacchiere da innamorati prendo un bicchiere che trovo nel lavandino e lo lancio contro Link che lo devia e si schianta contro il muro.
"Sei un brutto pezzo di merda!uno stronzo! Un bugiardo!"urlo fuori di me. Kristin sgrana gli occhi e mi osserva come se fossi una pazza.
"Ma che diavolo combini Grace?"domanda incredule.
"Tu non ti intromettere. Sta zitta!La questione è fra me e lui e la sua maschera..."sorrido sornione. Kristin mi osserva incredula mentre afferro un piatto e lo scaglio davanti nuovamente contro Link che lo evita schivandolo per un pelo,ma non riesco più a fermarmi ormai ho perso il controllo ed è solo e soltanto colpa sua "lo sai che non mi fido delle persone, lo sai che odio le bugie. Perché  non me lo hai detto? sei un ipocrita! Vuoi che mi liberi della mia maschera quando tu ne indossi una persino con me!"urlo adirata "io con te sono limpida come l'acqua, mi trasformo in verità, mi privo di ogni protezione. Ti credevo un giusto, un giustiziere che protegge i suoi ideali ma sei solo un bugiardo!"scuoto la testa infervorata e mi incammino verso un punto indefinito. Cammino avanti e dietro come un animale impazzito. 
"Nessuno può capirci..."sussurra la piccola Alice nella mia testa "Noi siamo matte e le matte non si adattano bene alla realtà..."prosegue con voce triste e carica di rammarico "nemmeno lui ti capisce Grace è il momento di fuggire nel paese delle meraviglie ..."aggiunge con un sorriso soddisfatto.  Senza pensarci due volte mi incammino verso la porta finestra ed esco fuori,Link mi afferra un braccio e mi blocca. 
"Non puoi andare via in queste condizioni..."sussurra,i suoi occhi sono pieni di scuse.  Sa che odio le bugie, sa che è l'unico oltre alla mamma a potermi piegare e lo ha appena fatto.Non posso più fidarmi di lui, non è sicuro per la mia anima nascosta emergere, deve restare dietro le sue mura e non uscire più. Tutti feriscono anche lui.
"Lasciami altrimenti mi metto ad urlare. Se ci tieni a me lasciami andare prima che faccia altri danno irreparabili e tu non vorrai più guardami nemmeno in faccia. Lasciami andare Link è troppo tardi per riparare al danno a modo tuo ora devo riparare a modo mio..."strattono via il braccio e lui mi osserva pietrificato dalle mie parole. 
"Non fare nulla di troppo stupido..."prosegue a denti stretti. 
"Io rispetto i patti. Rispetto la famiglia a differenza tua!"ribatto aspra afferro il mio pacco di sigarette dal tavolino in giardino e afferro il mio accendino e mi incammino verso la mia moto.

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