Canzone: Black roses (Missio)
Adrian
Mi rigiro nel letto e sbatto la testa contro qualcosa, anzi in maniera specifica qualcuno. Mi arriva un cuscino in faccia,mi giro rabbioso e appena noto un paio di occhi di ghiaccio che mi scrutano con aria divertita blocco i miei impeti di rabbia. Non ho mai visto nessuna così bella. La sua pelle è pallida e delicata,le labbra sono dischiuse e rosee e i capelli le cadono in una cascata sulla schiena. È una rosa nera in un mare di fiori indistinti, si distingue perché dietro la sua bellezza cela dolore e oscurità. Allungo una mano e le sposto una ciocca di capelli dal viso. Si posiziona a cavalcioni sul mio addome, ha questa mania di domandarmi,colgo l'occasione per agguantarle il culo. Se solo ripenso a come gemeva sotto di me ieri notte,provava piacere come non l'ha mia provato. Il sesso per lei non è un'arte ma una tortura distruttrice di corpi ed anime. Il mio compito sarà proprio quello di farle cambiare idea. Ora che abbiamo iniziato a giocare ai miei di giochi, posso averla quando voglio. Oscilla sul mio addome e ridacchia in maniera infantile.
"Fai la brava..."asserisco arpionando la pelle morbida dei suoi fianchi.
"Non ho mai detto di essere una brava ragazza..."ridacchia. Ribalto la posizione e la faccio finire sotto di me,sgrana gli occhi per la sorpresa. Le afferro entrambi i seni tra le mani e strizzo la zona ancora rivestita dal reggiseno, le soppeso e poi stringo nuovamente.
"Cosa combini?"mi dà un buffetto sulla mano.
"Tocco ciò che ora posso toccar..."ribatto continuando ad impastare la pelle del suo seno. Uno strano aggeggio elettronico suona,Grace scatta con la schiena e afferra il cellulare. Io continuo a farmi i fatti miei con le sue tette, sono di buona compagnia non parlano,sono gemelle e si lasciano toccare senza fare opposizione,potrei darli un nome.
"Adrian smettila!"borbotta spintonandomi per una spalla "cosa sei un maniaco sessuale?" borbotta.
"Quello che abbiamo fatto ieri notte ha solo stuzzicato il mio appetito. Voglio di più molto di più Grace..."le rivelo,le afferro il mento con una mano e le faccio reclinare il capo per poi appropriarmi della sua bocca. Lo schermo del suo cellulare si illumina e appare sullo schermo il nome Joseph. Naturalmente ci voleva il cazzone a fare il cazzone, ma cosa pretendo. Faccio finta di nulla e ritorno alla fase di venerazione del suo corpo.
"Devo andare. Ho lezione e sono in ritardo "si lamenta. Se lei ha lezione ad è in ritardo,io sono in ritradissimo per il mio lavoro del cazzo.
"Che ore sono?"domando con irritazione.
"Sette e mezzo..."appena detto il mezzo scatto in piedi e cerco con lo sguardo i miei vestiti "devo scappare a lavoro"Mi infilo i pantaloncini salterellando. Cerco con lo sguardo la mia maglia.
"È lì..."Grace indica un punto alle mie spalle"non era uno dei tuoi giochetti ieri notte vero?"domanda improvvisante.
"Dovresti capire quando sto giocando e quando no..."ribatto inarcando un sopracciglio. Si alza in piedi e resto qualche secondo abbindolato a fissare il suo corpo rivestito da dell'intimo nero. Prima di andarmene devo toccare quel culo di perle! Mi avvicino lentamente al punto in cui si trova e le accarezzo le natiche,mi spalmo letteralmente contro il suo corpo e massaggio le natiche alternando
gli affondi delle dita con carezze circolatorie. Osservo i suoi occhi di ghiaccio che sono un po' più teneri sarà perché è ancora intontita dal sonno.
"Il problema che non capisco mai quando lo fai e sei in ritardo..."prosegue spintonandomi dalle spalle. Resto immobile e le dissemino la mandibola di baci nonostante si allontani "non fare la difficile altrimenti mi costringi a restare qui e dimostrarti chi vincerebbe questa guerra..."sorrido sornione. Le do una pacca sul culo e mi allontano,ho bisogno di un cazzo di caffè.Grace si infila una tuta corta con delle stampe floreali e le sue solite Vans. Io mi avvicino nuovamente per inebriarmi ancora del suo profumo.
"Se io mi tengo il cazzo al guinzaglio, tu devi tenere tutto il tuo corpo comprese le gambe serrate..."asserisco. Ho accettato questa cosa che durerà finché dura, mantengo sempre la parola data e lei mi piace è inutile dire il contrario. Lo so perché è diverso quando sono con lei, rispetto quando sono con le altre,è diverso persino dal rapporto che ho avuto con Emery.
"Con chi dovrei essere elargiva? Non ho mica uno sciame di ragazzi che mi idolatrano tutto il tempo come avviene per te..."ribatte con un sorrisetto sfrontato.
"Non fare la santarellina del cazzo! Il primo è quel cazzone del tuo corso che ti corre dietro. Abbiamo una partita" evidenzio.Quello è il cazzone dei cazzoni da cui si deve tenere alla larga! Così come io mi devo tenere alla larga dalle altre, lo deve fare anche lei.
"Joseph è il più mansueto non è un predatore seriale come te!"ribatte fa oscillare il bacino da destra verso sinistra. Si sta muovendo poco più sotto del punto in cui desidererei che oscillasse ma devo andare, sono in ritardo,mi sta facendo impazzire. Con uno scatto si volta e mi inchioda con i suoi maledetti occhi azzurri.
"Se non fossi stato un predatore seriale,non sarei riuscito nemmeno a sfiorarti!" Mi accarezza il bicipite poi sposta le mani sulla mia schiena e scende in picchiata verso le mie natiche e me le strizza di impulso spingo il bacino in avanti.
"Anche il tuo sedere non è niente male..."ridacchia.
"Smettila di provocarmi Grace... "biascico. Devo insegnarle come mi piace essere toccato perché nella seduzione è una vera maestra,le sue arti sono frutto della sua follia. Il tonfo della porta ci fa sobbalzare entrambi appena ci voltiamo notiamo imbambolati sul ciglio della porta Connor e Lily che hanno dei volti stanchi ma appagati.Connor ci avrà dato dentro stanotte,ecco appunto dentro io sono rimasto fuori! Ma non è stato affatto spiacevole e non ho mai avuto un orgasmo del genere.
"Volete un filmino per caso? Perché non l'abbiamo fatto..."borbotto girando gli occhi al cielo.
"Quindi voi due..."biascica Lily lasciando la frase in sospeso.
"Noi due non siano qualcosa che vi riguarda..."concludo, per lo meno siamo entrambi vestiti "ho bisogno di un caffè..."borbotto.Grace ridacchia alle mie spalle e mi segue, Lily e Connor continuano a fissarci come se fossimo due alieni.
"Ve le siete suonate oppure..."domanda subito Connor.
"Ti ho già data una risposta..."concludo.
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RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...