Voglio essere corretta, quindi vi avviso che la prima parte del capitole è di forte impatto emotivo. Verranno narrati gli eventi che riguardano il SUICIDIO di Jonathan, quindi siete liberi di leggere oppure no. Nel caso potete saltare la prima parte e proseguire la lettura andando più avanti nel capitolo. Vostra libera scelta.
Un bacio la vostra Carly ❤️
Canzone : Birds (Imagine Dragons)⬆️
Adrian
Sono consumato come le mie sigarette, mi dissolvo nell'aria come il fumo che producono. Resto disteso sul letto a guardare il muro,poi improvvisamente i ricordi iniziano ad accavallarsi. Uno più degli altri decide di emergere e prendere il possesso della grande sala della mia mente.
Sono appena tornato a casa,ho tarchiato tutto il tempo i ragazzi del branco ma non hanno detto nulla. Cosa diamine è successo durante quella vacanza del cazzo? Cosa hanno fatto a Jonhatan per ridurlo così? Ha gli incubi, si è chiuso in se stesso,non mi parla più come prima.Non mi permette di entrare nella sua testa. Dorme sempre a causa dei farmaci e quando è sveglio dà di matto. Ho paura che possa compiere qualche stupidaggine. Sopratutto ora che sa che sono malato,che ho una malattia al cuore! Il mio cuore è fottutamente troppo grande per essere contenuto nel mio sterno! Eppure non si direbbe che io abbia un grande cuore o un cuore grande non so come cazzo si dica. Cazzo le persone tendono a starmi alla larga proprio per il mio carattere del cazzo! A lavoro tutti i dipendenti mi salutano guardando verso il basso a differenza di quando passa Jonathan sono tutti più felici. Ognuno ha il suo carattere e io ho il mio. Apro la porta della sua stanza quando mi impietrisco. Jonathan sta fermo disteso sul pavimento con la schiena contro il muro è una pistola puntata contro la testa. Il cuore batte all''impazzata, non capisco più nulla. Il respiro accelera, sento il cuore pulsare persino nelle orecchie.
"Cosa cazzo fai?" abbaio.
"Non ce l'ha faccio più il peso che mi porto dentro è troppo.Non posso vivere senza di te Adrian...voglio salvarti..."sussurra in lacrime. Il suo volto è rigato, i suoi occhi azzurri sembrano liquefatti,i capelli scompigliati, la camicia dischiusa,i pantaloni pieghettati. Non c'è traccia del ragazzo perfetto che ha vissuto accanto a me.
"Risolveremo la cosa,vedrai che troveremo un donatore sono in cima alla lista.Jonathan lascia quella cosa, io senza di te non sarei più me stesso. Non fare una cosa del genere,condanneresti tutti ad una vita infelice. Tu sei il mio lupo bianco ricordi? Diventerei un mostro senza di te. Troveremo un donatore te lo prometto e risolvere tutto insieme come abbiamo sempre fatto. Io e te contro il mondo..."sussurro. Ho bisogno di lui, senza di lui la vita non avrebbe più senso. Il mondo non avrebbe più i suoi colori. La luce non sarebbe luce e mi rifiuto di viverci senza di lui e il buio diventerebbe il mio mondo.
"Io e te contro il mondo.Questa volta non puoi salvarmi Adrian, sarò io a salvare te..." sussurra.
"Jonathan metti giù quell'affare"mormoro cauto mentre mi addentro nella sua stanza.
"No...ho bisogno di salvare te."mormora fuori di sé, non mi dà il tempo di fermarlo, che preme il grilletto facendo saltare via il suo cervello. Un urlo disperato risuona nella stanza,cado sulle ginocchia in preda alla disperazione il cuore mi martella nel petto. Tutti i ricordi si avvallano. Striscio fino al suo corpo disperato,lo prendo fra le mie braccia, e lo dondolo. La macchia di sangue si espande e mi sporca. Sono colpevole, sono il mostro, il carnefice che ha causato la sua morte.
"Cosa hai fatto?"sussurro accarezzandogli la testa. Il suo corpo si muove convulsamente per qualche secondo finché non si ferma e capisco che è andato via mi ha lasciato. Continuo ad accarezzarlo,poggio la mia fronte contro la sua. Il sangue si espande sul pavimento, la pozza diventa sempre più grande, sporca me , sporca lui. Alla fine la vita ha sporcato entrambi "cosa hai fatto?"ripeto dondolandomi con il suo corpo inerme poggiato sulle gambe. Vedo un'ombra davanti alla porta. Poi delle urla,non capisco... cosa vogliono? Chi sono? Il volto di mio padre si fa più chiaro quando mi afferra il viso fra le mani. Vedo la disperazione nei suoi occhi, la stessa che c'è nei miei. Non ha il coraggio di chiedere. Vede la pistola fra le dita ormai prive di vita di mio fratello e capisce quello che appena successo. Capisce che abbiamo perso la nostra luce. Capisce che la nostra famiglia non sarà più la stessa senza di lui. La mamma non parla è rimasta contro il muro accanto alla porta. Piange e singhiozza disperata. Resto fermo con il corpo di mio fratello vicino al mio. Non posso stare qui! Sento l'ambulanza arrivare con il rumore assordante delle sue sirene . Non so quanto tempo sia passato . Mi alzo in piedi in preda al panico. Non so dove scappare,non so dove andare. Voglio andare lontano da lui! Dal dolore che provo! Fa così male dannazione! Mi alzo in piedi facendo rotolare via il corpo di mio fratello. Lui è qualcosa che non mi appartiene più. Le forze mi abbandonano, mi gira la testa. Cado sulle ginocchia e urlo di nuovo . Urlo tutto il dolore che sento chiuso dentro di me! Un paramedico si posiziona davanti a me. Mi passa una lucina davanti agli occhi! Parla di non so cosa, non riesco a capire? Che diavolo vuole da me! Lo spintono via ! Mi incammino verso la porta, ma mi blocco quando uno di loro prende il corpo inerme di mio fratello. Mio padre mi affianca e mi poggia una mano sulla spalla.
"Ti prego non lasciarmi..."sussurra nel mio orecchio come una supplica "vieni con noi...di almeno addio a tuo fratello, poi sarai libero di scappare dove vuoi.Lo so che fa male Adrian, ma ti prego resta ancora un po' ,ho bisogno di te..."mi supplica. L'uomo che per un'intera vita è stato la fonte di quasi tutto l'affetto che ho ricevuto. L'unico che ci ha amati incondizionatamente. Gli devo tutto,lui non mi deve niente. Gli devo almeno questo un supporto morale. Ora ha bisogno di me e non può contare su nessuno. Non può contare sulla mamma, non può contare sui nonni e la loro mancanza di tatto. Lo abbraccio con tutte le forze, ma man mano una sensazione strana si fa spazio dentro di me. Il mio cuore si è calmato, la testa gira meno in maniera vorticosamente. Il mondo man mano diventa sempre meno colorato. So di essere diventato condannato, condannato all'infelicità. Dannato a vivere una vita vuota,una vita senza io e te contro il mondo. Ora ci sono solo io e la follia.
Il ricordo della sua morte mi tormenta.
Le mie urla continuano a risuonare nella testa.
Un urlo che si è spento nell'aria notturna come l'ululato di un lupo che piange un fratello che lo ha lasciato,durante la lotta per la sopravvivenza. Mi massaggio le tempie è appena poggio una mano sul viso percepisco le lacrime sul dorso della mia mano.
Ho perso la testa da quando l'ho perso.
Dio quanto tempo è che non piango? Perché sono tornato ad essere fragile?
Tutta colpa sua,tutta colpa di quella ragazza dominata dall'arte e dalla passione. Tutta colpa di due occhi di ghiaccio che sanno di tutto e niente se non riesci a leggerli. Ogni volta che mi guarda riesco ad ascoltare le dolorose esperienza che si celano dietro i suoi occhi. Lei è dolore,caos, passione e follia e mi sta rendendo ciò che la vita si era presa da me. In realtà mi domando se voglio tornare davvero quello che ero prima. Un mostro che si poneva dei limiti,ora sono un mostro senza limiti. Una marionetta che è diventata reale e non ha bisogno più del burattinaio.
Grace, con le sua pelle che sembra la superficie della luna. La sua pelle è splendida e candida come una perla,ha lasciato un segno fuori e dentro di me. Mi applaudisco da solo quando mi rendo conto del guaio del cazzo in cui mi sono messo. Ci mancava solo questa, dovevo perdere la testa per il caos in persona. I sentimenti mi fanno stare male e non voglio più avere a che fare con loro. Lancio un'occhiata verso l'orologio e noto che sono quasi le otto. Dovrei andare a quella maledetta festa in piscina,ma a quale scopo? Magari potrei starmene qui e provare a togliermela dalla testa. Non voglio le conseguenze a cui sta portando la sua presenza. Provare in realtà mi fa stare male e preferisco non provare e vedere il mondo così come l'ho visto dopo la morte di Jonathan. Fatto di ombre,privato di ogni suo significato. Un mondo spento e oscuro dove non c'è posto per i sentimenti e non c'è posto per i deboli. Nel mio mondo si combatte con armi spietate si distrugge il nemico e ciò che rende deboli! Forse dovrei distruggerti Grace così avresti un motivo per starmi alla larga e non provocarmi quello che sento, ma se ti distruggessi questa volta sarebbe come se uccidessi Jonathan con le mie stesse mani. Mi prenderò cura di lei che è fragile e lei, la mia piccola Harley nonostante si maschera da mostro,vuole sembrare una carnefice ma è una vittima. Lei è la vittima e il carnefice di se stessa. Ho visto i tagli sui tuoi polsi, ho visto come hai perso il controllo con l'alcol quando ha perso la fiducia in una delle poche persone di cui aveva fiducia e non posso farle questo, ma non posso nemmeno farmi questo. Non so come uscire da questa situazione. Sto tentando di scappare ancora ma questa volta scappo dai miei sentimenti, scappo da lei,che appena è piombata nella mia vita ha portato il colore con i tuoi pennelli e i suoi occhi di ghiaccio.
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Empty inside 🃏
RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...