Capitolo 28

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Canzone: Savage (Sam Tiennesz)⬆️

Adrian

È in pratica nuda,nella mia macchina,con indosso solo la mia maglia e dei tacchi e io non posso fare a meno di pensare a quello che c'è fra quelle belle gambe morbide dalla pelle perlacea.
"Cazzo..."aumento la musica in macchina nel tentativo di distrarmi.
"Oh questa è la mia preferita..."asserisce scuotendo tutto il corpo,cazzo!
"Stai ferma Grace!"la ammonisco,la mia maglia le arriva a metà coscia, man mano che si muove risale sempre di più.
"No, mi piace e voglio muovermi..."
"Ti piace Sam Tiennesz..."mormoro incredulo.
"Come a te piacciono i The Score,ma mi piacciono diversi gruppi, fra cui gli Imagine Dragons"ribatte,se lo ricorda,è attenta ai dettagli. Resto fermo come un imbecille a guardarla,nessuno ha mai fatto attenzione a queste piccole cose, solo Jonathan.
"Libro preferito?" domando ,mi piacerebbe sapere cosa legge.
"Non ne ho uno,leggo di tutto, dalla filosofia,all'arte,thriller...tu?"giocherella nervosamente con l'orlo della sua maglietta, non è molto brava nel fare conversazione, ma non lo sono nemmeno io in realtà.
"Vale lo stesso..."non c'è un solo genere o qualcosa che mi piaccia più degli altri,mi massaggio le tempie,il mal di testa sta arrivando puntuale come ogni volta.
"Giusto per chiarire, io e te ieri notte, non abbiamo fatto nulla?"domanda i suoi occhi di ghiaccio sono intenti a cercare una mia reazione. Ha uno sguardo impassibile.
"Non abbiamo fatto sesso,mi piace che la mia partner sia attiva e non mi vomiti addosso ciò che tu probabilmente avresti fatto..."ribatto con tono deciso.
"Ah sei molto etico per essere uno che se ne sbatte una diversa ogni sera..."rimarca con tono aspro.
"Ci sono una miriade di ragazzi che scopano senza avere delle implicazioni e tu me ne fai una colpa. Non lo faccio ogni sera, solo dopo gli incontri..."preciso. Lei continua a fissarmi posso sentire il suo sguardo sul mio viso.
"Eppure ieri non avevi uno dei tuoi incontri e mi stavi palesemente saltando addosso..."sorride soddisfatta,pensa di avere una certa influenza su di me,ma in parte è così. E' molto simile a me e non posso negare che mi piaccia mi piace la sua follia.
"Tu non eri eccitata?"ribatto volgo lo sguardo verso di lei.
"Ero ubriaca non ricordo nulla..."risponde divertita.
"In spiaggia non eri ubriaca Grace..."svolto verso il vicolo che porta al locale di spogliarelliste.
"No, non lo ero..."biascica e scuote la testa come per scacciare via qualche pensiero.
"Sei una bugiarda..."borbotto parcheggio la macchina.
"Cos'altro ho combinato ieri?"Cambia discorso nel tentativo di deviare le mie domande,ma con me non funziona.
"Rispondi..."faccio scattare la serratura per impedirle di scendere dalla macchina.
"Non puoi bloccarmi qui dentro...."si lamenta.
"L'ho appena fatto..."ribatto divertito,non sa che sono testardo "una risposta per la tua libertà. Ti ho già detto che non do nulla gratis ma ogni cosa ha un prezzo per me..."rimarco.
"Non mi umilio...scherzi non ti rivelerò mai una cosa del genere"risponde stizzita.
"Quindi il tuo è un si implicito. L'hai appena rivelato celando la tua risposta..."
"Pensala come vuoi..."borbotta.
"Voglio una risposta altrimenti non scendi..."mi metto a braccia conserte e attendo che mi risponda.
"L'hai già avuta la tua risposta non mi tormentare!"ribatte inacidita.
"Se non ribatti è un si..."concludo,si morde il labbro e gira gli occhi al cielo sta facendo di tutto pur di non contrastarmi. Faccio scattare la serratura,Grace apre lo sportello e si scaraventa fuori come se volesse fuggire dalla situazione, fuggire da me,e dalle risposte che riesco ad estorcerle.
Lei è menzogna non si rivela,
ma siamo bugie la stessa materia spesso si annulla,magari dal nostro rapporto può nascere la verità,dalla follia la normalità. Cosa sto dicendo nemmeno il miglior farmaco di questo mondo potrebbe porre rimedio a quello che sono e come la penso, sono così e non cambio e non cambio opinione, anche se sono una contraddizione! Chiudo la macchina e raggiungo chiappe d'oro che se ne va in giro nuda e sventola il costumino con cui ha fatto lo spettacolo, cazzo. Mi sono dimenticato di averle strappato le calze a rete,ma immagino che qui abbiamo una scorta inesauribile di quella roba. Una folata di vento le fa quasi sollevare la maglietta ma lei prontamente sorregge l'orlo e tenta di evitare che si sollevi. Entra in un vicolo stretto,talmente stretto che sfioro con entrambe le spalle le mura delle palazzine laterali,bussa ad una porta anteriore,rossa in ferro battuto sembra che stia quasi per cadere a pezzi. Qualche secondo dopo una ragazza,dai capelli corti e biondi e gli occhi azzurri ci viene ad aprire osserva prima Grace e poi me.
"Sei Grace giusto?"domanda la ragazza,no siamo il lupo cattivo e Cappucetto rosso,per caso hai trovato il cestino di dolciumi che Cappucetto ha lasciato qui ieri sera?! Ma che razza di domanda è?!Chi altro potrebbe essere che si reca in un nightclub in piena mattina e per di più entra dalla porta posteriore,questa ragazza deve avere qualche lieve problemino.
"Si sono Grace chi altri altrimenti, Kat non ti ha avvisata?"domanda incredula la ragazza dagli occhi di ghiaccio.
"Si, ma potevate essere anche dei mal intenzionati...dei ladri..."ribatte la ragazza dal cervello di latta e delle dimensioni di una pigna.
"Secondo te se fossimo due ladri avremmo bussato e saremmo stati qui impalati davanti alla porta privi di armi?Ma per favore, oltre ad aprire le gambe dovresti aprire anche la mente!"ribatto con un ghigno stampato sul volto. Cervello di latta resta interdetta non sa cosa dire, si sposta e ci lascia entrare. Ha riattivato l'unico neurone superstite che si muove solitario nella sua scatola cranica! Sono incazzato, me la prenderei anche con un palo. Grace cammina con una certa sicurezza nel posto in cui l'aria è ancora intrisa dell'odore aspro dell'alcol e di fumo. I posacenere disposti sui tavolini sono ricolmi di mozziconi di sigarette e sigari. Mi soffermo meglio sul posto e osservo con una certa attenzione il locale che dovrebbe suscitare una certa libidine, mi suscita solo disprezzo. Le sedute sono in velluto rosso,il tessuto sembra consumato,i tavolini sono in legno a forma di cerchio,hanno uno stile antico.
"Le tue robe sono sul retro non sono riuscita a ritrovare la tua maglia, ma i leggings e la giacca con le tue cose dentro c'è ancora, anche l'intimo. Qualche ragazza distrattamente avrà preso la tua maglia..."asserisce la gallinella che continua sculettare nei suoi pantaloncini ascellari che non lasciano nulla all'immaginazione ma cosa chiedo classa da una che non sa probabilmente nemmeno cos'è? Ma che cazzo me ne importa. Incurante entro nei camerini seguendo Grace,ci sono una decina di specchi sul retro con delle lampadine che li circondano,c'è un tavolo che si estende lungo sotto gli specchi,al di sopra sono riposti trucchi e stronzate varie di cui le ragazze fanno uso. Grace ritrova i suoi leggings e tutte le sue cose che sono perfettamente riposte su una sedia in pelle nera. Si volta verso di me e mi fissa intensamente e a lungo,batte un piede a terra e mi fa cenno di uscire,se lo scorda non ho intenzione di consumare il mio tempo con cervello di gallina!
"Resto mi volto, non rompere il cazzo!"abbaio irritato mi volto e mi ritrovo proprio uno specchio davanti.
"Se ti giri ti pianto un tacco al centro della fronte e farai l'unicorno a vita..."abbai irritata. Mi sposto leggermente verso destra e lei mi dà le spalle mentre anch'io le do le spalle. Posso vedere perfettamente la scena dal riflesso dello specchio,come un depravato sgranò gli occhi ed evito persino di battere le ciglia per non perdere un singolo secondo. Scalcia con i piedi i tacchi,e si sfila la mia maglietta,la prima cosa che mi appare è il suo sedere completamente nudo,la sua pelle perlacea non presenta imperfezioni. Ha un culo alto e sodo,afferra i suoi slip e li fa scivolare lungo le gambe,riesco ad intravedere il suo seno,alto sodo e tondo,credo che porti una seconda o una terza ma così non riesco ad individuarlo bene. La mia volontà cede,così come il mio corpo,mi volto completamente mentre Grace richiude il gancio del suo reggiseno. Mi avvicino con passo studiato alla sua figura,mi individua nel riflesso dello specchio e si acciglia per poi voltarsi,si abbassa all'altezza dei suoi tacchi e ne afferra uno che mi lancia contro con violenza ma lo scanso in tempo, il secondo si schianta contro il mio petto,ma non mi ha fatto male, non l'ha tirato così forte. Era giusto una mossa per farmi capire che lei mantiene la parola. Il suo slip è alto e a V nero,si poggia sui suoi fianchi larghi marcando la sua figura femminile. La curva dolce del suo fianco viene poi contrasta dalla sua vita stretta,il suo reggiseno è nero in pizzo con uno scollo a cuore nella parte centrale, negli ultimi mesi ho visto più tette io di un chirurgo plastico! Accarezzo con lo sguardo ogni centimetro del suo corpo che attende di essere marchiato dai segni della mia follia.
"Hai voglia di giocare Alice?"domando divertito.
"Ho sempre voglia di giocare..."fa oscillare i fianchi e con essi tutto il ben di Dio che c'è sul davanti! Il suo corpo è una forma ridotta del paradiso, la sua anima invece racchiude l'inferno. Allungo una mano e accarezzo il suo fianco morbido,Grace mi blocca il polso.
"No..."dice con tono deciso.
"No cosa?"domando inarcando un sopracciglio.
"Non voglio che mi tocchi,no,non voglio far parte del tuo fan club di amiche con benefici,no,non voglio essere una tua concubina. Sono abituata ad essere una regina non una princesse,e voglio qualcuno che mi tratti con rispetto non come se fossi un numero che attende di avanzare la fila per poi essere sostituita dal prossimo,ci tengo troppo a me stessa e non ho mai permesso a nessun uomo di calpestarmi..."ribatte con sguardo fiero e privo di emozioni. Sembra una leonessa che si erige e fronteggia il grosso predatore che ha davanti a sé.
"Vuoi una storia normale?Da me non puoi ottenere questo,sono imperfezione da cui non può nascere perfezione"ribatto con sguardo serio "per sempre non esiste Grace, ogni singola cosa è liquida, cambia si tramuta e diventa altro..."ribatto.
"L'imperfezione e la perfezione dipendono da criteri soggettivi, per ognuno di noi può essere perfetto ciò che agli occhi di un altro è imperfetto,non cerco...non cerco un per sempre, ma cerco qualcosa che vada oltre la realtà, cerco qualcosa che mi faccia sentire viva anche se è sbagliata..."ribatte fronteggiandomi.
"Con me non ti senti viva?"domando retrocedendo.
"Più di che con chiunque altro ma tu sei sbagliato e distruggi come distruggo anch'io e finché non impareremo ad essere di nuovo noi stessi che le maschere che indossiamo non potremmo mai stare insieme. Non posso darti quello che vuoi, per me quello che tu desideri è legato ad una visione negativa e distorta per tutto quello che ho vissuto, e non voglio una storia di semplice sesso..."ribatte. Il sesso è legato ad una visione negativa, non vuole essere toccata senza il suo consenso, tutto coincide e io non posso più deviare o nascondere la verità che lampante si manifesta davanti ai miei occhi. Si sono presi da lei qualcosa che non dovevano prendere senza il suo consenso, resto fermo interdetto,incredulo non posso crederci che le sia successa una cosa talmente orribile.
"Allora devi aver avuto dei partner del cazzo..."faccio finta di non aver capito di essere ignaro,lei scuote la testa e si avvicina al mio orecchio.
"Non fingere di non aver capito, so che ci sei arrivato, non negare l'evidenza con me. Nei tuoi occhi c'è la consapevolezza che fino a qualche minuto prima nemmeno ti sfiorava..."retrocede e sorride amaramente.
"Ti desidero ma non come desidero le altre. Con te provo qualcosa, con gli altri non provo niente perché sono solo ombre..."ribatto.
"Tenti di convincermi per farmi cedere non è vero? Come faccio a crederti ?Dietro una maschera si può nascondere chiunque e possono essere dette innumerevoli menzogne. Se fingi di essere qualcun altro puoi anche mentire" ribatte con schiettezza. Non si fida di nessuno, non si fida nemmeno di se stessa e io che sono fra i peggiori dei bugiardi chiedo la sua fiducia. Sono avaro ed egoista e farò di tutto pur di ottenere ciò che voglio. Il mio obbiettivo è lei,qualcosa che posso avere solo io,che non voglio condividere con nessuno. Posso renderla schiava della malsana attrazione che c'è tra di noi, voglio renderla dipendente da me in maniera tale che non pensi a nessun altro. Voglio che si fidi di me come non si fida di nessuno, voglio essere l'unica menzogna che le dà più certezze della verità. Mi avvicino al suo corpo e sono spinto dal desiderio impellente di toccarla un desiderio che non posso più controllare e tenere a bada. Poggio le mani sul retro della sua schiena e faccio pressione in maniera tale che il suo corpo sia schiacciato contro il mio,scendo con le mani e le afferro i glutei. La sua pelle è morbida sembra di stringere fra le mani il petalo di un fiore,immagino già i segni rossastri che si saranno formati.
"Posso donarti nuovi ricordi"sussurro sulle sue labbra prima di suggellare le mie parole con un bacio carico di menzogne,di follia,carico di ombre,di assenza, di emozioni eppure sento tutto nonostante non abbia più sentito niente per così tanto tempo. Con Alice sento tutte le emozioni che non ho mai provato prima,sento qualcosa che sa di sconosciuto e di nuovo. Lei è una novità che nessuno ha mai toccato. È un quadro prezioso nascosto che non è stato ammirato nella maniera giusta,nessuno ha compreso i significati che si celano dietro le sue ombre. Nessuno ha capito che tutta la rappresentazione è una grande menzogna che nasconde un oscura verità che annienta le anime. Tutti ammirano la sua sconvolgente bellezza,nessuno ammira la sua coscienza che si sente sporca,nessuno ammira la sua anima che urla e nessuno ascolta, nessuno ammira e assapora la vera essenza che si cela dietro la maschera di Alice e Harley. Nessuno arriva alla sua essenza,nessuno vede la verità, nessuno vede e basta. Eppure io ti vedo Grace. Sei bella come il sole ma ti nascondi dietro l'oscurità,fragile come un cristallo ma ti mostri dura come la roccia. Sei emozione che si cela in apatia,sei tutto e ti nascondi dietro il nulla. Sei qualcosa che nessuno ha mai visto e avrà mai la possibilità di vedere perché le persone normali non vedono e non capiscono la follia.

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