Capitolo 37

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Canzone:Nightmare (Halsey) ⬆️

Grace

Non ho mai sognato una vita da favola,non ho mai sognato un amore sulle righe o sopra le righe, ho sempre sognato qualcosa che andasse oltre la ragione umana, qualcosa che non avesse confini perché la ragione impone dei confini.Ognuno ha la sua interpretazione di amore,per alcuni è quando due anime sono affini,per altri è una passione fatta di fiamme che non smettono mai di spegnersi,altri ancora dicono che sia un'intesa mentale e fisica,altri che l'amore non esista. C'è chi crede che sia qualcosa di facile da trovare e chi crede qualcosa di straordinario, difficile da trovare. Chi lo ritiene possibile e chi impossibile. Io semplicemente credo che l'amore sia la mancanza di ragione,la mancanza di senso al tutto,il sentimento che domina la ragione. L'eros che prevarica il Logos, tutte queste interpretazioni sono giuste e non c'è nulla di sbagliato. Ognuno di noi si fa interprete di un concetto che appartiene a tutti. L'unica certezza in un mare di incertezze è che non voglio essere salvata! Non cerco qualcuno che mi salvi da me stessa, è impossibile. Sento l'ansia come ogni volta opprimere il mio petto,l'ansia accompagnata dal disprezzo per me stessa. Non avrei dovuto indossare un vestito quella sera è stata colpa mia. Prendo i miei farmaci per bloccare l'ansia,ne sono dipendente. Ho contatto la dottoressa che mi ha prescritto il farmaco per combattere l'ansia, non sto bevendo, non posso farlo. A volte i miei muscoli si irrigidiscono improvvisamente,è una reazione psicosomatica dovuta dal mio trauma,altre volte ho forti mal di testa o mi viene la nausea. Sono una guerriera un po' ferita dalla continua guerra che combatto contro la vita e per la mia vita. A volte mi sembra di vivere in una giungla e di dover lottare con chiunque pur di poter sopravvivere,in realtà nella mia mente continuo a lottare con i miei aggressori e provo un senso di rabbia e frustrazione. Avrei tanto voluto lottare di più ,reagire con più violenza ma non avrei comunque ottenuto i risultati che avrei voluto. Loro erano quattro lupi bramosi di ottenere qualcosa che non li spettava. I pensieri si affollano così come i ricordi.
"So che puoi dirlo Grace. Ammettilo, urla e liberati dalle catene!" sussurra la psicologa con tono rassicurante. Mi scruta con i suoi caldi occhi castani. Sono passati due mesi dall'accaduto e io devo prendere coraggio e dire e ammettere a me stessa e alla mia anima l'ingiustizia che abbiamo subito,sta attuando una terapia d'urto, vuole svegliarmi dal mio stato.Sono pronta a ruggire e vendicarmi con il mondo per quello che mi è successo!Voglio ricominciare a vivere a piccoli passi ma voglio riuscirci.
"Sono Grace Louis e sono sopravvissuta ad uno stupro"asserisco con tono deciso. Sono stata molestata fisicamente e verbalmente da un gruppo di ragazzi. Non lo chiamerei gruppo ma branco di lupi alla ricerca di una preda innocente, quella notte sono stata io la loro preda. Combatterò per riprendermi me stessa ma non potrò mai riprendermi la mia purezza. Quella ormai è stata rubata da un gruppo di mostri senza scrupoli, forse è colpa mia, non dovevo indossare quel vestito,non dovevo intrattenermi fino a tardi.Semplicemente non dovevo essere lì in quel momento.Non dovevo diventare la loro vittima, non dovevo diventare una sopravvissuta. Mi osservo allo specchio del bagno,osservo i segni sui mie polsi che mi ricordano il periodo di completo disprezzo e ribrezzo che provavo per il mio corpo,quel ribrezzo che mi portava a ferirmi. Mi volevo far del male perché non sentivo il mio corpo mio, ma era diventato un involucro che conteneva la mia anima vuota e la mia mente. Ora va meglio, non mi taglio più da due mesi,sto guarendo lentamente . Non riesco a guardare più il mondo con la stessa maniera, per colpa loro. Mi è difficile vivere normalmente, mi accarezzo le braccia come per tranquillizzarmi. Mi domando cosa ci abbiamo trovato in me? È stato il mio vestito?I miei capelli? Il mio viso?Cosa li ha spinti a compiere un atto talmente vile e ignobile. L'unica cosa di cui ringrazio la mia mente è di aver rimosso quasi tutto. Ricordo l'essenziale,ricordo il necessario, quel minimo che porta la mia psiche a ribellarsi e negarsi e negare i sentimenti. Se dovessi riprendere a vivere provando delle emozioni sarei vittima dei miei pensieri negativi e vorticosi,diventerei carnefice di me stessa. Preferisco continuare a vivere nella mia apatia. Sono una scatola vuota che scruta il mondo con occhi privi di sentimento e colore. Non lascerò mai più che qualcuno possa ridurmi come mi hanno ridotta,non permetterò mai a nessuno di distruggermi di rompermi come un cristallo che cade a terra e si infrange. Non permetterò ad un uomo o donna di toccarmi in quella maniera,o di farmi qualcosa contro la mia volontà. A differenza di quello che la gente può pensare non ho provocato in alcun modo quei ragazzi, ero seduta in un bar a bere il mio analcolico. Non ho fatto nulla che facesse presumere una mia richiesta di ricevere le loro attenzioni,l'unico errore che ho fatto è stato indossare quel maledetto vestito e avere l'aspetto che ho. Si attribuisco la colpa ad un vestito, ad un semplice oggetto, attribuisco la colpa al mio aspetto che ho odiato con tutta me stessa e ho ferito in tutti i modi. I muscoli si irrigidiscono e cado sul pavimento del bagno provocando un tonfo. Le ginocchia sbattono contro le mattonelle bianche e fredde del pavimento. Le mani mi tremano,gli occhi bruciano come se stessero andando a fuoco e alla fine la mia anima viene sconvolta da una crisi di pianto inspiegabile. Il mio corpo viene percosso da spasmi e tremori. Mi rannicchio con la schiena contro il muro,tiro le ginocchia verso di me piegandole e poggio la testa. Non posso abbattermi così, non posso lasciarmi divorare dalle ombre dei miei ricordi. Io sono una sopravvissuta devo rialzarmi, devo respirare. Respira Grace! Apro la bocca e dilato le narici inspirando più aria che posso,prendo la prima cosa che mi capita fra le mani e la scagliò contro il muro. Sono talmente arrabbiata con il mondo, con quei mostri che hanno voluto farmi quello che mi hanno fatto. Li odio con tutta me stessa. Ciò che voglio è solo vendetta, una vendetta che non posso ottenere perché non ricordo i volti di chi ha violato il mio corpo. Di chi ha violato il mio tempio sacro! Mi hanno fatto del male e reso una debole per mesi! Scaccio via le lacrime con il dorso delle mani e mi rialzo. Noto sul cellulare delle notifiche sui messaggi. C'è un messaggio di mia madre. Chissà come mai è ancora sveglia a quest'ora. I suoi messaggi mi migliorano sempre la giornata. Mia madre è uno spirito guida che non mi abbandonerà mai. C'è un legame emotivo oltre che sanguigno che mi rende quasi dipendente da lei. Ho bisogno di lei,ho bisogno dei suoi abbracci che sono un toccasana per la mia anima,delle sue carezze che sono state la cura per le cicatrici sul mio corpo. Del suo profumo che sana la mia mente e mi riporta al passato,a quando ero solo una bambina e mi importava solo di curare il mio coniglietto Banny. La mia realtà fino si miei cinque anni è stata semplice e tranquilla,nel mio mondo esistevano solo mia madre ,mio fratello e il mio coniglietto Banny. Mi massaggio la nuca e cammino fino al mobile della mia stanza dove c'è il mio pacco di sigarette. Ho bisogno di fumare,questa notte non passa mai e mi sta passando per la testa la malata idea di andare al nightclub. Ho un patto con Adrian e gli ho promesso di non giocare più con gli altri ma di giocare solo con lui,ma se mi tradirà lo ripagherò con la stessa moneta. Non mi piango addosso e di sicuro non starò male per un uomo. Uomini esseri che abbandonano e feriscono la maggior parte delle volte,mio padre, i bulli a scuola e infine i ragazzi che mi hanno aggredita a Nashville. Uomini privati di sentimenti e privi di ragione che gli avrebbe dovuti guidare nel giusto senso. Sono finiti tutti per prendersi qualcosa di me e alla fine non hanno lasciato più niente,solo il vuoto e una profonda rabbia nei confronti del mondo e in maniera specifica nei confronti del genere maschile. L'uomo distrugge ciò che la donna crea,gli uomini della mia vita hanno distrutto la fiducia che avevo nel mondo e Adrian fa parte di quel mondo. Non posso fidarmi, ma voglio provarci a ricredermi anche se sto riponendo la mia fiducia nel peggiore!

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