Canzone:Make you mine (Public)⬆️
Grace
Non bastava l'obbligo di dover indossare un vestito ma sono stati imposti anche i colori (nero,bianco,blu e rosso)non so quale divinità devo ringraziare per aver fatto inserire il nero nella lista. Kristin continua a parlare continuamente del vestito meraviglioso che sceglieremo. Lily invece ridacchia in continuazione da quando le ho detto che Adrian dovrà indossare un completo elegante.
"Adrian con un completo non me le riesco proprio ad immaginare..."scoppia a ridere dopo aver fatto la sua fuoriuscita. Kristin prende una curva talmente stretta che quasi rotolo sul sedile accanto. Se non avessi avuto la cintura sarei volata via! Mi ero ripromessa di non salirci più in macchina con lei!
"Immagino che prima indossasse spesso dei completi..."mormoro. Visto che appartiene ad una dinastia di imprenditori e ha tralasciato dirmi che è praticamente miliardario! Di questo non me ne frega! Ciò che mi importa, è scoprire cosa faceva lui con il branco. Immagino che Lily non sappia niente e dubito persino che Adrian ne abbia parlato con i componenti del suo gruppo. Kristin ferma la macchina e io ringrazio il fato di avermi fatta sopravvivere, al ritorno prenderò un pullman. Non ho intenzione di fare un altro giro sulle montagne russe! Appena scendo e i miei piedi toccano terra, inizia a girare tutto ma non per l'euforia, mi sembra di avere il mal di terra!
"Kristin giuro che non metto più piede nella tua dannata auto!"le urlo contro con tutto il fiato che ho dentro.
"Oh che lagna che sei, non sono mica così male alla guida!"si difende alzando le mani al cielo in segno di esasperazione.
"Infatti sei molto peggio..."ribatto con tono tagliente, poi scoppio a ridere. Kristin si stira la gonna con le mani e mi fa un dito medio con eleganza.
"Bel colore di smalto...hai una classe di cui possono vantare poche."la schernisco.
"Infatti hai proprio ragione,ho anche le palle di cui possono vantare pochi..."prosegue amiccando. Lily ride tutto il tempo e scuote la testa consapevole della nostra follia "però tuo fratello se ne può vantare a gran voce di averle..."aggiunge con un risolino.
"Wow wow sono felice per te e l'uomo delle caverne con cui condivido i geni ma per favore non scendere nei dettagli di ciò che fate sotto le lenzuola e delle dimensioni del suo attrezzo..."no questo non lo potrei proprio sopportare.
"Mi ha detto che avete risolto..."biascica con un sorriso soddisfatto
"Siamo stati costretti a risolvere..."preciso, le pressioni di zia Holly sono servite.
"Che intendi?"domanda incarnando un sopracciglio e non comprendendo il mio riferimento.
"Che mia madre li ha quasi presi per le orecchie e li ha costretti a fare pace ecco cosa intende"chiarisce Lily con diplomazia.
"Sarebbe stato divertente vedere come un colosso della portata di tuo fratello riceve una strigliata..."ridacchia Kristin. Se sapesse tutte le volte in cui la mamma lo insegue con un rastrello per la campagna. Il centro commerciale è un edificio grande e imponete suddiviso in diversi piani. La mostra è stasera e inizio a sentire come sempre l'ansia montare nelle vene. Devo indossare un vestito,ad una mostra, dove ci saranno altre persone che mi guarderanno. Una mostra in cui metterò a nudo la mia anima davanti a dei sconosciuti! Perché ho accettato di partecipare? Cosa mi è passato per la testa? Perché ho invitato Adrian? E per di più indosserò un vestito e non so nulla sul suo passato e su ciò che faceva con quelli del branco.
"Sembri nervosa Grace..."asserisce Lily. No, non lo sono affatto! Si, che lo sono e non ci vuole un genio per capirlo!
"Non indosso un cavolo di vestito da mesi e mi mette a disagio..."mormoro. Kristin ormai sa tutto fra di noi non ci sono più segreti,più o meno. Ho segreti con tutti perché non li dovrei avere anche con lei? C'è sempre qualcosa di troppo oscuro da voler nascondere e mantenere solo per sé. Ci sono verità che io posso tollerare, altri invece no, quindi preferisco tenermele strette e al sicuro nella camera oscura della mia mente contorta che viaggia a modo suo. L'aria climatizzata all'interno dell'edificio mi raggela. Osservo Kristin e Lily e noto che si accarezzano le braccia per riscaldarsi.Non ho mai odiato l'aria climatizzata come in questo momento! Lily mi prende per mano e mi trascina con sé verso un negozio di abiti. Appena vedo un vestito azzurro in vetrina perdo qualche battito e pianto i piedi sul pavimento. "Sollevale il vestito..." borbotta quello che mi mantiene le gambe bloccate nella stretta delle sue mani.
"Pizzo...non sei così retrograda puttanella...in realtà volevi proprio essere scopata per bene vero?"domanda euforico. Mi strattona lo slip verso il basso. Le lacrime mi rigano il viso. Non riesco a muovermi in maniera coordinata mi sento come paralizzata. La testa gira vorticosamente, appena sento il tintinnio della cintura di pantaloni mi assale la nausea.
"Non la disintegrare...vogliamo testarla anche noi la puttanella..."ridacchia il ragazzo davanti a me.
"Grace?"Kristin mi sventola una mano davanti al viso e solo ora mi rendo conto dello stato in cui sono. Sento il sapore salato delle lacrime. Sento ancora le loro mani addosso, sento ancora il loro tocco. Sento ancora il loro respiro. Sento ancora le loro parole. Tutto tace solo quando Alice e Harley iniziano a parlare.
"Oh Grace non piangere..."sussurra Alice mostrandomi il suo tenero coniglietto
"Le donne forti non fanno vedere le proprie debolezze, sorridi Grace..."borbotta Harley facendo oscillare il martello che ha in mano e me lo punta contro con fare minaccioso e poi scoppia a ridere. Qui sono tutti matti. Scoppio in una risata isterica e mi asciugo le lacrime con il dorso della mano.
"Cosa hai tanto da ridere?"borbotta Kristin incredula.
"Non ho tutte le rotelle apposto lascia stare..."sussurro. Se ti spiegassi che nella mia testa è appena avvenuta una conversazione fra le mie personalità, cosa penseresti di me? Che sono pazza e non ti darei torto perché lo penso anch'io. Nella mia testa siamo tante. Siamo tutte me, ma sono tutte diverse le une della altre. Sono tante parti della mia personalità.
Prendo coraggio ed entro nel negozio,ci sono talmente tanti bei vestiti.
"Il colore lo abbiamo scelto, nero. Ora devi dirci quanto corto deve essere..."mormora Lily.
"La lunghezza deve essere adeguata magari qualche centimetro più sopra del ginocchio ma non a metà coscia ti ricordo che è una mostra..."ribatto. Noto una marea di donne di ogni età che cammino spensierata alla ricerca del vestito perfetto. Mostro un sorriso falso e fingo che la mia testa sia tornata a funzionare normalmente. Non ho mai saputo cosa significasse essere normali, ma in realtà cos'è la normalità? Un'ombra o una maschera è normalità? Rido dei miei stessi pensieri e mi incammino verso i camerini. Tanto sono certa che Lily e Kristin sceglieranno con criterio i vestiti. Nel frattempo prendo il cellulare e perdo tempo. Noto un messaggio di Adrian in cui mi manda a qual paese perché non trova una camicia che gli stia bene. Ribatto dicendogli che si dovrebbe fare di steroidi per entrare nelle camice degli atelier. La sua risposta non tarda ad arrivare ed è un dito medio, il secondo che ricevo nel giro di qualche minuto. Faccio saltare i nervi con molta facilità. Chissà come reagirà quando mi vedrà con un vestito,chissà come reagirà Link. Devo superarla questa mia momentanea avversione e andare avanti.
"È successo Grace questo non si può cambiare. Ognuno di noi dentro di sè conserva un ricordo negativo che vorrebbe cancellare ma il passato è passato. Devi solo andare avanti. Sei così giovane, bella e piena di talento la tua vita non finisce qui. La tua vita non è finita in quel momento, sei qui con me e stai cercando di mettere ordine per poter avere un futuro. Anche tu alla fine se sei qui, è perché vuoi combattere. Sei una sopravvissuta,sei una guerriera. Combatti per quello che vuoi Grace e prenditelo senza che il passato continui ad influenzare le tue scelte."afferma la dottoressa Thompson con uno sguardo carico di promesse e speranza.
"Non posso far altro che combattere e sopravvivere..."sussurro facendo disperdere la mia voce nelle quattro mura dello studio della mia psicologa. Fisso nervosamente la pianta alle sue spalle voglio solo andare via. Non c'è la faccio più a stare qui dentro, ho solo voglia di andare lontano il più lontano possibile da qui. Qui dove hanno ripreso vita i miei ricordi.
"Perché non provi a vivere come facevi prima..."afferma sistemandosi sulla sua seduta.
"Perché non sono più la persona di prima. Mi sento un'estranea in un corpo che non riconosco più, che non sento più mio. I miei pensieri , i miei comportamenti sono di una debole , non di una combattente. Ci sono volte in cui mi sembra di annegare nei miei pensieri "sorrido amaramente ma è la verità .
"Sei sempre tu Grace, con qualche ferita in più, con più forza di prima. Quando ti sembra di annegare lancia qualcosa e ti renderai conto che quello che avviene nella tua mente , non avviene nella realtà."ironizza sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. . Lily e Kristin emergendo dagli scaffali di vestiti con le braccia ricolme di abiti. Probabilmente uscirò domani mattina da questo negozio!
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RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...