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Capitolo 42

Canzone : Fight on (Sam Tiennesz) ⬆️

Adrian

Nel buio si celano delle possibilità,puoi viverci o nasconderti,io ci vivo. Non ho alternative o sopravvivi o lascio che l'oscurità possa sopraffarti e farti perdere il controllo. Resto fermo sul divano con l'invito dell'anniversario in una mano e nell'altra sostengo a mezz'aria la sigaretta. Andarci significherebbe sottopormi ad un suicidio. Mi dovrei subire le lamentela di tutta la mia famiglia e per concludere dovrei affrontare Emery con tutta la sua famiglia e per concludere con i fiocchi i componenti del branco. Cazzo! Poi come funziona? Dovrei chiamare? Magari manifestare la mia presenza su questa terra prima di presentarmi al loro anniversario?Sto pensando seriamente di andarci? Dannazione! Ma perché festeggiano il loro anniversario quando in realtà non c'è nulla per cui festeggiare. Un matrimonio rotto ancor prima della morte di mio fratello. Magari mia madre aveva anche un altro e non aveva nemmeno la possibilità di fuggire dal matrimonio con mio padre per mantenere alto il livello della famiglia Cavalon. Un dannato cognome che è costato l'infelicità di tutti. Mia madre costretta in un matrimonio infelice, mio padre costretto in un lavoro che non voleva fare,voleva diventare un ingegnere c'è l'ha sempre detto. Io e Jonathan eravamo costretti in un futuro che non volevamo, ma per amore della famiglia ci siamo adeguati,anzi lui si è sottomesso fin da subito,io come al mio solito mi sono ribellato ma alla fine mi sono ritrovato costretto nel fare ciò che la famiglia voleva che facessi.Lancio l'invito sulla seduta accanto a me e mi metto a fumare. Meglio fumare. Il sottile strato di fumo che fuoriesce dalla mia bocca trasporta via tutte le ingiustizie che ho dovuto sopportare. I ricordi scivolano dalla memoria seguendo una scia per riaffiorare nel presente .Sono sempre i ricordi a volermi annientare. Sono diventato il loro bersaglio e non riesco a scappare. Mi piacerebbe rimuovere ogni singolo ricordi di te Jonathan,così mi sentirei meno me. Sentirei meno il vuoto che ho dentro,sentirei meno i pensieri che mi martellano. Ho mandato all'aria tutti i miei sogni per seguire la famiglia e i desideri. Ho mandato all'aria tutti i miei desideri,le mie passioni,ogni singola cosa che volevo per fare ciò che gli altri volevano che facessi.
"Alla fine cosa mi sono trovato in mano Jonathan?!"urlo al vuoto la mia voce rimbomba nelle pareti del mio appartamento. "Ascolta mamma e papà, lo dicono per il nostro bene..."diceva ogni dannata volta " Ascolta il nonno, avremo un futuro insieme. Io e te contro il mondo fratellone!"tutte promesse del cazzo che non hai mantenuto! Sei un bugiardo! Un'ipocrita del cazzo Jonathan! Dio santo quanto ti odio si! Ti odio con tutto me stesso! Ti odio perché mi hai fatto male! Mi hai lasciato solo! Non hai mantenuto la promessa "io e te per sempre contro il mondo!". Anche tu eri solo una maschera e io non me ne sono accorto! Tu con le tue promesse! Il tuo amore verso il mondo e la tua positività! Mi hai fatto credere che insieme c'è l'avremmo fatta! Mi hai fatto sperare che grazie a te sarei potuto cambiare! Mi hai dato una speranza e con le tue stesse mani l'hai disintegrata come un vaso in creta che cade da un'altura e lascia solo polvere. Hai lasciato solo polvere! Cosa me ne dovrei fare dei ricordi? Quando non sei qui accanto a me ad affrontare tutto? Cosa dovrei farmene delle tue promesse, se non puoi mantenerle! Mi hai lasciato a mani vuote e con gli occhi pieni di illusioni! Mi hai lasciato!! Scuoto la testa e incrocio le mani davanti a me. Osservo la cartina della sigaretta che si consuma. Si consuma così come mi sto consumando io, lentamente ma avviene. Sei finito per lasciare solo cenere e nient'altro. Cosa me ne faccio della cenere? Sei un fantasma che abita la mia mente e mi perseguita. Un'ombra che non lascia la mia memoria. Sei qualcosa di indelebile e indescrivibile, che mi ha scombussolato l'esistenza e ora mi hai reso schiavo del passato. Sono incatenato a te per sempre. Abbiamo iniziato questa vita insieme e insieme avremmo dovuto finirla, ma il destino ha giocato in vantaggio e mi ha fatto qualche sorpresa. Ora mi ritrovo qui solo con una sigaretta in mano,indeciso se presentarmi all'anniversario dei nostri genitori o no! Se tu fossi rimasto, se mi avessi dato la possibilità di scegliere e di dire di no alla follia che stavi per compiere, adesso sarebbe tutto diverso. Ci saremmo io e te a capo della grande impresa Cavalon. Avremmo riso e scherzato sulla grande falsa dell'anniversario organizzato dai nostri genitori. Saremmo ancora con "Il branco" uniti a fare qualche guaio saltuariamente. Ma no! Ora mi trovo spezzato e fallito in una città lontano da casa! Non potevo reggere le pressioni che c'erano lì, avevo bisogno di te! Capisci? Avevo bisogno di te o ho bisogno di te, ma tu non c'eri e non ci sei! Aspiro il fumo dalla sigaretta e mi spalleggio al divano. Ora sono tute persone in carriera quelli del branco, già da squattrinati, mostri ed emarginati. Ora rappresentano l'upper class di New York, Kurter e Emery lavorano entrambi per uno studio legale importante di New York. Dan è diventato un architetto proprio come suo padre, Tom è diventato amministratore delegato di un'azienda che produce vini e Stella fa l'attrice. Sono tutte persone di successo, in gamba,intelligenti, di buona famiglia e con un onore ancora, a differenza mia che mi sono auto sabotato dopo la perdita di mio fratello. Per colpa tua Jonathan volevo annientarmi e in realtà piano piano ci sto riuscendo. Distruggo il mio corpo con gli incontri e la mia mente con i ricordi. Tutto pur di riempire la voragine che sento dentro. Tutto pur di sentire meno la solitudine che mi divora. Sembra che ci sia un mostro dentro di me che mi logora con pensieri distruttivi. Mi infilo la sigaretta fra le labbra e decido di abbandonare il mio appartamento solitario e andare in palestra per sfogare un po' i demoni che mi perseguitano nella testa.Non si può aiutare una persona che è perseguitata dai demoni nella sua testa,l'unica a potersi aiutare è quella persona stessa.Tutto è nero, fuori e dentro di me, non ho via di scampo.