Canzone : Fight for my survival (The Phantoms)⬆️
Adrian
Cammino fra le ombre con il caos nella testa e il corpo tinto di colori che mi ricordano il passato.Volto le spalle a chi non si merita nemmeno di essere guardato in faccia. Considero che quasi tutta l'umanità non si meriti la mia attenzione ,specifico quel quasi perché credo che su questa terra ci siano rare anime buone e pie che difficilmente incontri nella vita. Possono manifestarsi attraverso verità oppure possono nascondersi per evitare che il mondo le ferisca,bisogna andare a fondo,non bisogna mai giudicare qualcuno dalle apparenze di questo ne sono certo,ci si sbaglia sempre,le apparenze ingannano,carnefice e vittima possono confondersi facilmente. Sono sicuro di non essere vittima anzi forse sono vittima della mia stessa vita,ciò che mi ha portato ad essere vittima sono tutte conseguenze delle decisioni che ho preso. Sono carnefice per scelta,vittima per colpe in parte mie e in parte no,carnefice perché lotto per la mia sopravvivenza, lotterebbe chiunque nella mia situazione. Mi fermo davanti ad un bar, ho bisogno di caffè per proseguire altrimenti rischio di svenire su questo dannato marciapiede,mia l'idea del cazzo di arrivare da Connor a piedi quindi non posso incolpare nessuno per le mie decisioni del cazzo. Mi incammino verso l'interno e mi poggio con spavalderia con i gomiti sul bancone. I barman sono due ragazzi magri, che si districano da una parte all'altra del bancone,uno di loro mi si avvicina e ordino il mio caffè,oggi sono stranamente tranquillo,sono in una fase di disintossicazione dai problemi che tormentano la mia mente. Il ragazzo mi porge il mio caffè e gli porgo i soldi con tanto di mancia,avrà su per giù diciott'anni e ha un'aria stanca. Delle occhiaie enormi e un viso che sembra quello di un vecchio si merita la sua ricompensa sicuramente sarà sottoposto a subire orari estenuanti per un salario minimo,ma quando hai bisogno di soldi faresti di tutto. Ho avuto la fortuna di non avere mai questo genere di problemi, ma non sono una bestia che non comprende le fatiche altrui,per quanto mio nonno possa essere contorto ha sempre tratto i suoi lavoratori con rispetto e gli ha sempre concesso le dovute garanzie. Era ed è spietato con i proprietari delle altre imprese di portata multinazionali. Continuo a riflettere sulla mia vita e cammino come uno zombie stanco un po' di tutto. Il mio cellulare vibra e mi fa capire che sarà una delle ragazze che si getta a capofitto per occupare la notte del mio prossimo incontro,mi appare il nome di Candice che mi richiede esplicitamente di essere lei la fortunata,non lo so se ho voglia di lei o qualcun'altra deciderò più tardi sul da farsi. Lascio la sua proposta in sospeso come faccio sempre, la decisone la prenderò dopo il combattimento o poco prima se non trovo carne fresca. Finalmente vedo la palazzina dove abita Connor,citofono ripetutamente in attesa che mi apra. Il portone con uno scatto meccanico si apre,salgo le poche rampe che mi separano dal suo appartamento con un paio di slanci,mi ritrovo Lily sul ciglio della porta con un sorrisetto sfrontato,indossa una delle sue maglie lunghe che le arrivano a metà coscia.
"Dove hai lasciato la tua Nemesi?"domando riferendomi alla sua adorabile e folle cuginetta.
"A casa...è tornata ma la situazione è complicata ecco tutto..."mormora si sposta dalla porta e mi lascia entrare "perché la definisci come una giustiziera?"domanda incuriosita,mi dovevo aspettare una domanda del genere da Lily se lo avessi detto a qualcun'altra probabilmente non mi avrebbe capito.
"Perché lo è..."concludo senza dare troppe spiegazioni.Connor esce da una stanza con una asciugamano legato in vita "ti avevo detto di sbrigarti sai perfettamente che odio fare tardi..."borbotto infastidito.
"Lo so, ieri ho finito tardi in laboratorio,talmente tardi da chiuderlo io quindi mi dovevo assicurare che tutte le serrature fossero ben chiuse,poi è arrivata Lily e ho fatto tardi. Lo sai che odio anch'io fare tardi dammi due minuti e sarò pronto"asserisce muovendosi in maniera convulsa in giro per casa. Lily si siede sul divano e in maniera elegante accavalla le gambe.
"Cosa l'ha convinta a tornare?"domando incuriosito.
"Sua madre... "ridacchia scuotendo la testa.
"Sua madre?"ripeto incredulo "non è nel Tennessee?"aggiungo con un tono di sorpresa.
"Certo che lo è ma c'è un apparecchio elettronico che non usi solo tu ma anche gli altri esseri umani..."evidenzia.
"Si è lasciata convincere da una chiamata di sua madre?"domando incredulo,quella ragazza è tutta strana.
"Oh mia zia sa essere molto convincente. In parte Grace ha ereditato il suo carattere..."rivela sorride divertita e scuote la testa "non so se avrai mai occasione di conoscerla ma se dovesse capitare capiresti che genere di persona. Suppongo che Grace ti abbia detto di suo padre, di lui non fa un gran segreto..."prosegue. Si la prima sera mentre la schernivo me lo rivelò presa dalla rabbia che ardeva nei suoi occhi ma anche dentro di sé.
"Si mi ha accennato qualcosa..."rispondo.
"In assenza del padre mia zia ha dovuto rivestire entrambi i ruoli e sia Grace che Link sono dei caratteri abbastanza difficili quindi ci vuole in certe occasioni il braccio di ferro. Link non si lascia persuadere nemmeno da sua madre,invece Grace si lascia convivere dalla madre in alcune occasioni come questa. Sai avere due titani in casa in continua lotta non è tanto piacevole..."asserisce scuotendo la testa.
"Perché cosa fanno?"domando con un ghigno stampato sulla faccia .
"Se ne dicono di tutti i colori e alcune volte se le danno di santa ragione,naturalmente Link non usa tutta la sua forza altrimenti potrebbe accartocciarla. A volte vedo Grace volare per casa e ritrovo Link piegato in due sul pavimento, per la loro età non è molto maturo come comportamento, ma loro sono così e spero che risolveranno..."aggiunge.
"Sono fratelli...risolveranno sicuramente..."prosegue Connor infilandosi la maglia "a pranzo sei libera?" domanda. Giro gli occhi al cielo e tiro la testa indietro spero che non si scambino smancerie davanti a me!
"In realtà vado a pranzo con Grace e Joseph..."ribatte Lily.
"Chi è Joseph?"domanda Connor.
"Il cazzone del corso di Grace..."rispondo scuotendo la testa. Quel cazzone le sta sempre appiccicato,non so se stia cadendo nella trappola che gli sta tendendo Grace oppure sono amici. In ogni caso non sono cazzi miei ma sempre in ogni caso lui non deve arrivare dove voglio arrivare io per primo. Grace è troppo complicata, lui non potrà mai capirla come la capisco io e lei non gli darà mai ciò che vuole. In ogni caso punterò ad altro se così sarà ma mi dispiacerebbe perdere un premio del genere. Devo trovare il modo per ottenere ciò che voglio prima che lo faccia qualcun altro al mio posto.Grace è peccato nella realtà, è impossibile resisterle tutti vogliamo almeno una volta assaggiare un po' del proibito, anche l'uomo dalla condotta più impeccabile almeno una volta ha desiderato fare qualcosa che non gli era concesso e che era considerato peccato. Il peccato come la dannazione sono concetti astratti creati dall'uomo, la dannazione un termine che genera timore nell'uomo ed è quello il risultato che è stato perseguito da chi ha generato un tale concetto. L'uomo deve aver paura di andare oltre le regole,se vai contro tali regole, se compi il "peccato"la tua anima sarà dannata in eterno. In realtà il peccato non è peccato ma un mero desiderio che viene concepito come proibito,un desiderio imbruttito dalle norme morali generate sempre dall'uomo stesso. L'uomo è giudice e giuria,sempre lo stesso attore ma in ruoli diversi che interpreta a suo piacimento.
"Come mai ti interessa così tanto?"domanda Connor risvegliandomi dalla mia riflessione sull'inesistenza del peccato e dai valori morali che sono stati costruiti intorno ad esso.
"Perché mi piace giocare con lei..."asserisco con un ghigno se solo vedessero i giochetti malati e autodistruttivi a cui ci piace giocare probabilmente guarderebbero entrambi diversamente.
"Dovreste smetterla. Entrambi state facendo gli equilibristi su un filo molto sottile che si spezzerà, uno dei due farà la mossa sbagliata che porterà entrambi a provare un incolmabile odio reciproco. Poi ambirete ad una vendetta distruttiva che ci porterà tutti giù a picco!"borbotta Lily innervosita. Non le posso dare torto giochiamo sporco,giochiamo a farci del male e far del male. Facciamo dei giochi che le nostre maschere amano ma le nostre anime rifiutano. L'anima non può più niente quando viene ridotta ad un mero frammento e alla fine il suo bisbiglio carico di promesse e di salvezza non viene mai ascoltato.
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Empty inside 🃏
RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...