Canzone: Only (Imagine Dragons)⬆️
Grace
Mi risveglio sentendo in sottofondo della musica. Apro le palpebre lentamente,mi rendo conto dopo qualche minuto di non essere nella mia stanza. Sono a casa di Adrian giusto, guardo accanto a me e noto che Adrian si è già alzato. Mi fa male tutto questa mattina. Osservo il mio corpo è costernato da lividi e succhiotti e segni di morsi! Meglio non guardare come è ridotto il mio seno. Devo fare pipì spero che lui non sia in bagno, non ce la faccio più. Mi alzo in piedi e cammino con passo felpato fino al bagno. Non c'è nessuno, mi chiudo dentro e mi dirigo verso la tavoletta devo dire che il bagno è decisamente pulito! Sollevo lo sguardo verso lo specchio e mi analizzo meglio.Ho i capelli arruffati, sembra che sono appena uscita da uno scontro. Le labbra sono ancora gonfie e ci sono i rimasugli del mio rossetto. Mi sciacquo il viso e mi osservo qualche secondo. Stamattina sono un disastro, riapro la porta e torno in stanza. Esco fuori e cerco con lo sguardo Adrian, seguo la musica per trovarlo. È in una stanza adibita come palestra. La porta è aperta e posso vedere dentro. Adrian è sul pavimento a fare gli addominali. Indossa un pantaloncino da basket, senza maglietta. Ad ogni flessione gli addominali si contraggono, è tutto sudato e sexy.
"Hai fatto il caffè?"urla per far sentire la sua voce al di sopra della musica.
"No, mi sono svegliata da poco. Da quanto sei sveglio?"mi avvicino e mi accovaccio accanto a lui. Posa lo sguardo fra le mie gambe e sorride divertito per poi mordersi il labbro.
"Un ora e mezza. Non hai le mutandine?"domanda inarcando il sopracciglio.
"No, non mi andava di cercarle"mormoro. Si slancia con la schiena e si avvicina posizionandosi carponi. Mi sposta una ciocca di capelli dal viso e mi annusa il collo, poi mi posa un bacio poggiando prima la lingua e poi le labbra facendomi rabbrividire. Il mio corpo reagisce in maniera immediata. Gli accarezzo le spalle poi scendo con le mani verso la sua schiena e accarezzo tutti i suoi muscoli contratti.
"Perché non fai il caffè?"domando ad un soffio dalle mie labbra.
"Non sono mica la tua donna di servizio, potresti farlo tu il caffè...immagino che tu sia abituato alle tue conquiste che ti preparino persino il caffè la mattina..."borbotto stizzita.
"No, me lo faccio da solo non mi fido di nessuno"ribatte.
"Quindi è un modo per dirmi che ti stai fidando di me?" Inarco un sopracciglio.
"Per il caffè sì piccola Grace..."mi ruba un bacio e si alza in piedi "vado a farmi una doccia fai questo cazzo di caffè..."aggiunge ridendo.
"Va bene!"giro gli occhi al cielo e mi incammino verso la cucina. Sono finita per fare la sua cameriera! Potrei fare il caffè e finirlo giusto per fargli un dispetto così impara!Alla fine ho preparato il caffè per entrambi,ascolto un po' di musica al cellulare con le cuffie e ondeggio con i piedi avanti e dietro mentre sono seduta sull'isola.Adrian entra in cucina con indosso solo dei boxer neri di Calvin Klein è a casa sua, è naturale che gli piaccia andare in giro mezzo nudo! Gli porgo la sua tazza di caffè e la afferra senza esitare. La beve tutta di un sorso. Poi la poggia accanto a me e mi sfila una cuffia dall'orecchio e se la infila nel suo. Nello stesso momento inizia la canzone Only degli Imagine Dragons, il mio gruppo preferito.
"Come potrebbero vivere Joker e Harley Quiin nella vita reale?" gli domando improvvisante mentre ammiro le sue iridi verdi tendenti all'azzurro. So che non c'è vita per loro in questa realtà.
Sono un illusione,sono attori,sono maschere e quando il sipario cala e tutto finisce, loro finiscono per diventare immateriali e inesistenti.
"Potrebbero vivere nella loro pazzia o nel paese delle meraviglie"ribatte con un sorriso sfrontato."Trasformiamo la realtà nello scenario delle nostre follie, come abbiamo sempre fatto"aggiunge sfiorandomi le labbra.
"Sei un pazzo"sussurro sulle sue labbra sporgendomi verso di lui.
"Non ho mai detto il contrario, ma per restare qui con me, significa che anche tu non sei molto normale"prosegue con un sorrisetto furbo. Si posiziona fra le mie gambe e le divarica maggiormente per far aderire meglio il suo corpo. Non resisto e poggio le mani su i suoi pettorali spaventosamente gonfi e duri! Ora che sono qui e che le cose sono momentaneamente tranquille tra di noi ne voglio approfittare.
"Fra una settimana dovremmo partire per New York. Sei ancora decisa a seguirmi piccola Grace?"biascica con tono sensuale e roco. Di sicuro non posso lasciarlo andare da solo a New York! Soprattutto visto che ha degli incontri ed è come un animale privo di ragione e preferisco essere io quella con cui passerà la notte e non un'altra! Lui mi piace,mi piace davvero e tutte le cose che mi piacciono le voglio solo per me! Non sono a favore di quelle stronzate sulle relazioni aperte o altre cavolate simili!
"Si, verrò. Adesso non mi toglierai dai tuoi piedi tanto facilmente!"rispondo con un sorrisetto insolente. Mi accarezza il viso e sposta i capelli dietro la mia schiena. Mi afferra i capelli nella stretta presa del suo pugno e mi fa reclinare il capo. Ha un carattere dominante ma non amo molto essere dominata!
"Non vedo l'ora di provare la tua boccuccia in azione..."ammicca spavaldo.
"A me invece piacerebbe cavalcarti..."ribatto con tono sfrontato.
"Devi meritartelo un privilegio del genere..."prosegue con tono languido.
"Anche tu..."ribatto divertita.
"Il tuo corpo Grace ormai è mio e posso farci qualsiasi cosa io voglia e posso prenderlo come voglio, un patto è un patto..."mi canzona. Accarezza con la mano libera la pelle delle mie cosce e lentante risale su. Non avrà mica intenzione di....blocca la mano sulla parte alta della mia coscia "posso fare di te quello che voglio, dove voglio e quando voglio...quindi Grace mi dispiace ma in questo gioco tu perdi..."prosegue si sfila la cuffia e si incammina come se nulla fosse verso la sua stanza.
"Dove vai?"domando inarcando un sopracciglio.
"Devo vestirmi e anche tu. Ci stanno aspettando muoviti..."borbotta. Chi ci sta aspettando? Perché deve fare sempre il criptico! Sono io l'enigma solitamente ma con lui non è così. Entrambi diventiamo quasi del tutto incomprensibili.
Entro in stanza e cerco con lo sguardo i miei slip ma dove diavolo sono finiti! Adrian con un sorriso soddisfatto mi sventola il tanga in pizzo a qualche centimetro di distanza dal mio volto.
"Cercavi forse queste Grace?"domanda sogghignando. Tento di afferrarle ma le solleva al di sopra del suo capo "Non puoi prendere senza prima dare..."asserisce con un ghigno malefico stampato sulla faccia.
"Ora ti prendo proprio a calci nel sedere!"borbotto allungandomi.
"Sto aspettando la tua proposta Grace..."ribatte impassibile,perché deve rendere tutto complicato? Non ci sono cose semplici, tutto diventa un interpretazione,un gioco, un compromesso o un sotterfugio.
Nulla è così come appare a tutto c'è un significato nascosto che non sempre riesco a comprendere.
La sua natura contraddittoria e ambigua gli dona un fascino particolare che lo rende irresistibile ai miei occhi. Non ho mai incontrato nessuno come lui,è contorto e questo lo rende estremamente interessante ai miei occhi. Mi spingo sulla punta dei piedi ma invano visto che non riesco a prenderlo. Adrian scuote la testa e attende che faccia la mia proposta. Non mi piace perdere e con lui mi sembra di perdere continuamente. Devo riprendere a giocare in attacco,tornare ad utilizzare l'astuzia in maniera tale da poterlo abbindolare come meglio posso.
"Va bene se la metti in questi termini ,vuol dire che uscirò senza mutandine..."ribatto faccio spallucce e mi incammino verso il letto. Dove diavolo è finito il mio vestito ? Trovo le mie décolleté e me le infilo come se nulla fosse. Si morde il labbro e sorride sornione.
"Non porti il tuo culo da nessuna parte se non sei vestita. Ci sono anche Jace e Connor..."borbotta innervosito.
"Allora vedranno per la prima volta qualcosa che non hanno mai visto..."ribatto ammiccando. Vediamo fin dove si spinge il suo orgoglio e il suo menefreghismo.
"Con me questi giochetti del cazzo non funzionano sai come finirà Grace?"domanda appallottolando le mie mutandine. Le annusa come se fosse un predatore e poi le stringe fra le sue dita tatuate.
"Cosa vorresti fare chiudermi in stanza? Troverei il modo per uscire..."ribatto divertita. Dischiudo le gambe e poggio i gomiti sulle mie ginocchia e intreccio le mani in attesa di sentire quale sarà la sua risposta.
"Oh non ti chiuderei qui sola ma con me...e finiresti con il culo arrosato! Stai spingendo i tasti giusti per far uscire l'animale che c'è in me non giocare troppo Grace, sei sempre nella tana del lupo ..."ribatte impassibile "quindi qual è il tuo compromesso..."prosegue facendo oscillare il mio slip a mezz'aria mentre lo sostiene con un solo dito. Il suo sguardo gelido mi fa capire che non sta scherzando, quindi mi fermo e faccio un passo indietro. Non lo conosco non posso sapere quali possono essere le sue reazioni.
Ho visto sul ring, la bestia che si cela dietro le sue iridi, ed è un mostro solitario che è dominato dalla sola voglia di distruggere e far soffrire come lui soffre.
È chiuso nella prigione della sua mente. Ma lì dentro non si nasconde solo il mostro ma anche le ombre che hanno dato vita al mostro.
"Dimmi cosa vuoi?"proporgli qualcosa che rifiuterà è inutile, meglio chiederglielo direttamente cosa vuole.
"Per un intera giornata devi dirmi solo si..."prendere o lasciare. Sogghigna divertito i suoi occhi diventano delle dimensioni di due fessure. Resto impalata qualche secondo a pensare cosa dovrei fare. Accattare oppure no,se non accetto non so quali sarebbero le conseguenze...con Adrian non si sa mai!
"Va bene..."mormoro con aria sconfitta. Ora cosa cavolo dovrei indossare? Non posso mettere il vestito di ieri per due motivi, il primo è che è un vestito, il secondo motivo è che è troppo elegante. Mi porge i miei slip che afferro con aria poco trionfante visto il compromesso che ho dovuto accettare.
"Non fare quella faccia Grace non sarò così cattivo..."sussurra "sarò spietato..."ribatte con un sorriso da diavolo. Cosa mi aspettavo sono una dannata e non potevo scendere a patti con nessun altro se non con lui! È il male in persona!
"Non credere di poter piegare la mia volontà così facilmente non sono un gattino indifeso. Mi so difendere Adrian e sappi che se dovessi esagerare non esiterò a darti un calcio nei tuoi amati gioielli!"abbaio. Mi lancia una sua maglia in faccia e ride divertito.
"Non voglio un gattino indifeso. Ma una leonessa che si sappia difendere da sola...mi piaci combattiva piccola Grace..."ammicca "metti quella ti arriverà poco più sopra del ginocchio..."ribatte "comunque siamo costretti a passare da casa di tua zia non puoi portare le tue tette in giro così!"borbotta indicando il mio seno. Mi sfilo la sua maglietta, per tutto il tempo in cui il mio seno resta esposto non fa altro che fissarmi lì.
"Non puoi farmene una colpa, sei stato tu a disintegrare il mio corpetto!"ribatto stizzita. Mi piaceva quel corpetto, era di Victoria's Secret! "Potrei andare così la tua maglia mi va larga..."aggiungo.
"Te lo scordi, ma stai scherzando?! No, Grace e d'ora in poi fino alla fine di questa giornata sei costretta a dirmi sempre di si!"ribatte con tono aspro. Finiamo sempre per sfidarci. Non mi piace abbassare la testa e non mi piace che mi si debbano dare degli ordini come se fossi un cagnolino!
"Giuro che me la paghi!" abbaio puntandogli un dito contro.
"Non vedo l'ora che tu lo faccia...."conclude prima di uscire dalla stanza.
Ciò che si prospetta è solo caos!
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RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...