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II

Firris scese per scambiare due parole con la Dominatrice e tornò in aria subito dopo, senza curarsi delle altre due.

Wynn seguì l'amica lungo il perimetro del cortile, abbastanza distanziate da un altro gruppo di ragazzi cosicché questi non potessero sentire la loro conversazione. Inees se ne stava ancora mogia sulla sua testa.

«Perché hai deciso di chiedere aiuto a me e non a Millian?» le chiese Aranis. Si percepiva una certa dose di curiosità nella sua voce, nonostante la sua compostezza.

«Per via di Silph,» rispose Wynn senza esitazione. «Nees aveva paura che l'avrebbe presa in giro.» Non era questa l'unica motivazione. In realtà Wynn stessa non aveva abbastanza confidenza con Millian da parlargli di questioni importanti o problemi che l'affliggevano. Nonostante trascorresse molto tempo nell'Accademia assieme al ragazzo, non era ancora riuscita a legarsi del tutto a lui, forse a causa della sua natura schiva.

In più, lui era troppo gentile. Anche se avesse conosciuto la motivazione, Wynn dubitava che sarebbe riuscito a dirglielo chiaro e tondo, perché con ogni probabilità lei e Inees avevano bisogno di parole dure per comprendere la natura del problema. Non aveva mai avuto una grande intimità nemmeno con Aranis, tuttavia era una persona che stimava, e non si sentiva a disagio all'idea di mostrarle le proprie debolezze.

Dopo Shirin, era l'unica persona che avrebbe mai potuto prendere in considerazione per chiedere aiuto.

«Gli insegnanti non ti hanno detto niente in proposito?» la interrogò Aranis.

«Sì, ma niente che mi sia d'aiuto. Dicono tutti che Nees è troppo immatura, e cose del genere. Io però che posso farci? Non posso mica farla maturare a comando!» Aveva letto anche dei libri in proposito, presi in prestito dalla collezione della madre. In molti si diceva che i Vor andassero trattati come dei cani, che bisognasse imporsi come capo nei loro confronti per permettergli di avere una crescita sana.

Wynn non aveva idea di come potesse dimostrarsi un capo nei confronti di una creatura che era una parte di lei. E, sinceramente, neanche ne aveva intenzione. Inees doveva essere parte della sua famiglia e decidere per se stessa. Sarà anche stata un animale, ma se era in grado di parlare e pensare di testa propria, allora non c'era nulla che la rendesse diversa da una persona.

«Non so bene come aiutarti,» ammise Aranis, e Wynn abbassò la testa nello sconforto. «Non ho mai avuto problemi del genere, Firris è cresciuto anche prima del necessario.» Non che l'amica si fosse aspettata nulla di diverso da una persona eccezionale come lei. «Però credo che ti stiano cercando di far prendere la questione dalla parte sbagliata.»

«In che senso?»

Una ragazza dalla divisa rossa le incrociò per rivolgere un saluto ad Aranis, che rispose sorridendo. Era una ragazza del quarto anno, tuttavia si rivolse alla più piccola come se fosse un'insegnante, addirittura si inchinò.

Quando ripresero a camminare, Wynn aveva già perso il filo del discorso, ma l'altra ricominciò a parlare subito.

«Ho notato che tu e Nees avete un Legame molto particolare.»

Il petto le si gonfiò un poco, come se quella frase l'avesse inorgoglita. Wynn si accorse soltanto dopo che Inees aveva rialzato la testa e aveva iniziato ad ascoltare con interesse. «In che senso?» chiese.

«Vi capite molto meglio di quanto succede con me e Firris,» spiegò Aranis. «Non lo so, mi sembra solo che siate molto più vicine di quanto chiunque di noi possa essere. Come un'Unione costante.»

Durante l'Unione i pensieri del Vor e del Dominatore si mescolavano, e le sensazioni di uno diventavano di entrambi. Era una connessione totale, di cui non restava che un frammento nel momento in cui le due entità si scindevano di nuovo. Nonostante gli anni di studi, nessuno era ancora riuscito a comprendere come fosse possibile un tale fenomeno.

Il Segreto dei VorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora