II
«Buongiorno,» salutò Rey una volta dentro. Rispetto a quando Shirin l'aveva conosciuta, solo un paio di giorni prima, aveva un aspetto molto più stanco. Il viso, che prima presentava una pelle liscia e quasi perfetta, era ora deturpato da un paio di vistose occhiaie. Ciononostante, aveva un'espressione serena.
Areth era nascosto sotto il cappuccio, e sbucavano solo i baffetti.
Shirin le rispose con un cenno del capo, mentre Raiys-em borbottò un 'Giorno. Inees invece le si avvicinò, seria come raramente le succedeva, e annusò con insistenza la faccia della bionda.
«Hai l'odore di Wynn addosso,» disse la Vor.
Shirin si irrigidì di colpo.
Rey non batté ciglio, scrollò le spalle e fece un passo indietro. «Ho un suo messaggio da riferirti,» rispose, secca. Batté i piedi sul tappeto per librarsi della neve in eccesso.
Il bagliore verde tipico dei Vor aveva avvolto la piccola Inees, che era rimasta ammutolita per la sorpresa, o forse per la contentezza. Era costretta lontana dalla sua Dominatrice da mesi, era ovvio che non desiderasse altro che averla vicina.
Shirin si massaggiò le braccia senza intervenire. Non riusciva a evitare di sentirsi in colpa: era solo a causa sua se le sue due migliori amiche erano separate. Era colpa sua se soffrivano. Se solo non fosse mai esistita, con la sua maledizione di attrarre i Vor, niente di tutto questo sarebbe mai accaduto, e Wynn e Inees sarebbero rimaste ad Arilia in tranquillità.
Raiys-em prese la pelliccia di Rey mentre questa se la toglieva. «Cos'è successo? Pensavo che ormai fossi tornata a casa.»
«Ah, fidati, mi sarebbe piaciuto, ma c'è stato un imprevisto.» Rey sorrideva, nonostante l'aria stanca. «E poi devo dare un messaggio a loro,» indicò Shirin e Inees con un cenno della testa. «Però, Raiys, ho un po' fame, mica hai qualcosa da mangiare?» Si massaggiò la nuca mentre pronunciava quella richiesta.
Il ragazzo annuì. «Ma certo, ti preparo subito qualcosa. Dammi solo qualche minuto. Voi intanto parlate di quello che dovete, mi trovate in cucina.» Sparì senza aggiungere altro.
La maschera di buonumore di Rey si infranse nel momento esatto in cui lui le diede le spalle. Del suo sorriso non rimase altro che un vago ricordo e la spossatezza aveva preso il sopravvento. Tutti i muscoli facciali si rilassarono, fino a tendersi all'ingiù, e le occhiaie sotto gli occhi apparvero più evidenti sulla sua carnagione lattea.
Il sospiro che emise fu esagerato, ma subito dopo ritrovò un minimo di energia e si voltò in direzione delle due rimaste nell'ingresso con lei.
«Si tratta di Wynn,» disse, con fin troppa serietà.
Shirin annuì appena, le dolci carezze sulle braccia si erano trasformate pian piano in artigliate furenti.
Inees avvicinò il nasino a quello di Rey, dando solo un'occhiata veloce ad Areth, sopra la sua testa. «La conosci? È qui, vero? Verrà a prendermi?»
Rey infossò la testa nelle spalle. «Mi spiace, ma non può venire.» Le costò una certa fatica dar fiato a quelle parole, con la faccia piena di entusiasmo della Vor che le alitava a pochi centimetri dal naso.
«Perché no?» Inees aveva urlato. Si tirò indietro con uno sbattito d'ali, le guance gonfie.
«Il professor Kreyen la sta seguendo e la sta usando per arrivare a voi.»
Gli occhi di Shirin si spalancarono, e ogni centimetro del suo corpo prese a tremare. Dunque non era riuscita a far perdere le sue tracce. L'uomo le stava ancora alle costole, probabilmente meditando sugli esperimenti che avrebbe condotto non appena le avesse messo le mani addosso. Sentiva ancora la pressione delle sue dita ruvide sulla pelle delle braccia, quando ad Arilia aveva provato a portarla via.
Lairal le aveva detto che sarebbe andato tutto bene, che non le avrebbe fatto alcun male, ma Shirin aveva avuto troppa paura. Aveva urlato il nome di Wynn, anche se lei non era presente, e aveva pregato Inees di correre da lei, rilasciando tutto il suo potere. Non aveva immaginato che la Vor giungesse per davvero, seguita dalla sua Dominatrice; e non aveva immaginato nemmeno che Inees avrebbe instaurato un'Unione con lei.
Le loro anime erano diventate una sola. Inees aveva percepito tutto il dolore e la paura che avevano spinto Shirin sull'orlo della disperazione, e le aveva concesso il suo potere. Avevano aggredito il professore per poi fuggire. A rallentare ulteriormente Kreyen era stata Tris, che gli aveva rovesciato un vaso in testa.
«Perciò, non tornerà mai da me?» disse Inees, afflosciandosi sulla testa di Shirin.
L'intero corpo di Rey si raddrizzò, come animato da una nuova energia. «In realtà, abbiamo un piano per togliercelo dalle scatole. Ma dovrete venire con me.»
«Un... piano?» ripeté Shirin, a metà fra il turbamento e la speranza.
Quindi, Wynn non era arrabbiata con lei? No, questo non significava niente. Avrebbe provato qualsiasi metodo pur di ritrovare Inees, e liberarsi del professor Kreyen era l'unica soluzione per tornare insieme. Non lo faceva per Shirin, di cui sicuramente ormai, nella migliore delle ipotesi, non le importava più nulla.
Anche Inees aveva rialzato la testa e aveva cominciato a scodinzolare come un cagnolino eccitato.
«Sì. L'abbiamo ideato tenendo conto delle capacità di Kreyen. Kal ci darà una mano.»
Kal. Il ragazzo che aveva fasciato la ferita di Inees. Quello non era stato il primo incontro fra lui e Shirin: il primo contatto che aveva avuto con lui fu alla Festa dell'Acqua di due anni prima. Era il ragazzo che le si era avvicinato e che l'aveva terrorizzata quando si era separata dagli altri. Da allora, l'aveva scorto diverse volte in città, e non si era mai riuscita a togliere dalla testa l'idea che la stesse osservando.
Non poteva fidarsi di quel tipo.
Rey dovette comprendere i suoi pensieri, perché le batté una pacca sulla spalla con un sorriso. «Mi ha raccontato tutto, lo so che ti seguiva,» le disse. Dunque aveva ragione, l'aveva pedinata per anni. «Lui era l'assistente di Kreyen,» le spiegò, il volto di nuovo serio. «Non aveva capito ancora le sue intenzioni, seguiva solo i suoi ordini. Ora però vuole aiutarti a fuggire. È stato lui a impedirmi di portare Wynn qui, l'altro giorno.»
Shirin non era ancora convinta, ma annuì.
Raiys-em lanciò un grido per avvisare che il cibo era pronto. Rey gli mandò Areth per rispondere che stavano arrivando – il Vor si era messo in marcia con la coda fra le zampe e il capo chino, come se si vergognasse.
«Tu perché ci aiuti?» le chiese Shirin, colta da un profondo senso di sconforto. Continuava a non fidarsi di Kal e, di conseguenza, non voleva affidare la propria vita nelle mani di una ragazza che conosceva appena e che aveva stretto un'alleanza con lui.
A Wynn, però, avrebbe consegnato anche il suo cuore pulsante. Sapeva che, per quanto potesse essere arrabbiata con lei, non l'avrebbe mai ferita. O forse la sua era solo una vana speranza.
«Anch'io ho il mio guadagno da tutta questa storia,» rispose Rey.
«Ci stiamo!» Inees ancora agitava la coda senza sosta.
«Nees...» fece Shirin.
«Bene. Adesso, se volete scusarmi, sto proprio morendo di fame.»
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Il Segreto dei Vor
Fantasy[Storia vincitrice dei Wattys19 nella categoria Fantasia] Nata nelle terre di Yer-ran, fin da piccola Rey desidera recarsi nella famosa Città dell'Acqua per studiare le creature più affascinanti che popolano il mondo: i Vor. Lei è l'unica del suo vi...