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II

La strada per arrivare a Er-lor era, proprio come aveva detto in principio Rey-li, tutta in discesa e piena di tronchi spezzati che ostruivano il passo. Per fortuna questo non era un problema: Gabranth era un Vor della Guerra, e in quanto tale donava a Kal una forza fuori dall'ordinario. Il ragazzo spostò ogni singolo albero caduto a mani nude, senza dare segni di fatica.

Wynn era silenziosa, più del solito, e procedeva un po' distanziata dai due uomini e i loro Vor. Aveva deciso di fidarsi di Kal, e in effetti non provava alcun senso di disagio quando era con lui. Non poteva dire lo stesso per il professore, che sembrava utilizzare un modo di parlare eccessivamente pomposo per mantenere una distanza emotiva dal resto del mondo. Ogni sua parola era ponderata, troppo. Anche se non avesse saputo quanto fosse falso, l'aura viscida che lo ricopriva lì, fuori dalle mura dell'Accademia, l'avrebbe messa in stato di allerta.

Nell'arco della mattinata, le nuvole si scaricarono di tutta la neve e aprirono un varco che lasciava intravedere il cielo. Oltre il bianco che l'aveva coperto fino ad allora, Wynn riconobbe la stessa tonalità di azzurro di Arilia e, anche se solo per un attimo, il petto le si strinse e la mano le si alzò per sfiorarlo. Yer-ran era una terra che la affascinava, diversa in ogni singolo dettaglio dal mondo in cui era cresciuta, tanto che perfino il cielo che l'aveva accolta era stato insolito.

Era solo una questione di copertura, però. Adesso che le nuvole si stavano allontanando pian piano, Wynn era in grado di vedere quello stesso cielo che conosceva da sempre.

Fecero una breve pausa per mangiare qualcosa verso ora di pranzo. Kreyen utilizzò l'Unione per accendere un fuoco con facilità e sciogliere un po' di neve per permettere a tutti di sedersi a terra. Kal mise della carne sul fuoco e la lasciò cuocere per alcuni minuti.

Anche mentre mangiava, Wynn rimase in disparte. Pensava a casa, colta da un improvviso quanto totale senso di nostalgia. Chissà se i suoi genitori la stavano ancora cercando. E chissà se Aranis sentiva la sua mancanza, tanto quanto lei mancava a Wynn. Millian e Silph a quel punto erano di sicuro i nuovi fantocci da allenamento di Xer, erano da sempre la sua seconda scelta dopo Wynn e Inees.

Quando terminarono il pasto, Kreyen fu il primo a rialzarsi. La luce blu dell'Unione ancora lo circondava.

Kal lo imitò, sbadigliando e stiracchiandosi le braccia sulla nuca. «Quindi, che facciamo? Si riparte?» chiese. Aveva riacquisito i modi di sempre, non aveva più l'aria cupa di quella mattina.

Wynn si diede qualche buffetto sulle gambe. L'arrivo a Er-lor era ormai questione di poco: i tetti delle case si erano fatti più vicini. Da quel po' che vedeva da dove si trovavano le sembrava pressoché identico a Or-son. Le case erano basse e prive di colori.

Il Legame era come un richiamo costante. Se si concentrava, Wynn era convinta di sentire la voce squillante di Inees. Le tremavano le mani dalla voglia di riabbracciarla.

Allo stesso tempo, temeva l'arrivo di quel momento.

«Dipende.» Kreyen si ripulì le maniche del cappotto da una sporcizia invisibile. «Io riparto, sì. Non sono altrettanto certo su voi giovani.»

Una stilettata di inquietudine attraversò il cuore di Wynn. Rigida, la rossa si rimise in piedi. Qualcosa di duro le premeva sullo stinco: Gabranth le aveva poggiato una zampa sulla gamba, il muso rivolto verso Kreyen. Il calore della creatura non bastò a rassicurarla, il cuore restava freddo.

Kal aggirò il fuoco per affiancarla, le mani fuori dalle tasche. «Cosa?» chiese soltanto, fingendo confusione, quando ogni singolo muscolo gli tremava.

«So che un certo mio sottoposto sta tramando contro di me.» Kreyen lo sfidò a un incontro di sguardi. Negli occhi non aveva nulla se non un freddo distacco, e soltanto dagli angoli delle labbra arricciati all'insù si percepiva un vago divertimento. «Ma, dato che sono un tipo magnanimo, checché ne pensiate voi, ho deciso di darvi una seconda possibilità. Ditemi il vostro piano e dove si trova Amansus, e vi lascerò incolumi.»

Il Segreto dei VorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora