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III

«Comunque,» disse lui, riportando l'attenzione sull'argomento principale, «ho mandato Gabranth da Raiys-em per riferirgli che non tornerai.» Wynn lo guardò con la fronte aggrottata, senza capire, ma si accorse che il ragazzo stava parlando con la bionda, perciò evitò di intromettersi. «Gli ho fatto aggiungere che ti dispiace e che ti sarebbe piaciuto poter parlare delle possibili nozze, ma purtroppo hai questioni più urgenti di cui occuparti.» Il tono era serio, tuttavia un mezzo sorriso suggeriva che la stesse prendendo in giro.

La bionda non si scompose. «Ancora ti rode perché non sono interessata agli uomini del sud, eh?»

«Così mi ferisci,» Kal si portò una mano al petto. «Credi davvero che io possa provare gelosia nei confronti di un sempliciotto simile?»

«Perché, mi sbaglio?» Si infilò una mano fra i capelli e li smosse.

«Assolutamente. Non ho proprio nulla da invidiare a un tipo del genere. Avrà anche più muscoli, ma ha perso completamente di vista l'importanza delle proporzioni.»

«Strano, perché più parli e più mi sembri geloso.»

Wynn non era sicura di star seguendo i loro discorsi. Quei due si conoscevano, questo lo aveva già compreso, anche se non sapeva quanto bene. Di chi stessero parlando, per lei, era un mistero. La consapevolezza di essere il terzo incomodo, perlopiù una sconosciuta allettata e che non sapeva nulla di ciò che stava succedendo, accrebbe soltanto il suo imbarazzo.

Si schiarì la voce, tanto per ricordare a entrambi che non erano soli.

Si zittirono e si concentrarono su di lei.

«Ancora non mi hai detto perché non posso tornare, però,» disse la bionda, come se nulla fosse accaduto.

Wynn la osservò con attenzione. Niente, nel suo linguaggio del corpo, lasciava trasparire neanche la benché minima traccia di disagio. La invidiò un poco, lei che invece non era capace di passare più di pochi minuti senza arrossire.

«Il professore sta seguendo Herewynn da quando ha lasciato Arilia,» spiegò Kal.

La rossa spostò l'attenzione sul ragazzo, gli occhi spalancati per la sorpresa. «Perché?» Non aveva nulla di interessante agli occhi di un professore specializzato nello studio dei Vor, non aveva senso che la pedinasse.

«Da una parte è affascinato dal tipo di Legame che avete tu e Inees. Dall'altra, ti sta usando per arrivare a Shirin.»

«Quindi non posso portarla a casa di Raiys, altrimenti troverebbe Shirin,» concluse la bionda.

«Esatto.»

«Aspettate un attimo.» Wynn sollevò ancora un poco il busto, fino a ritrovarsi seduta con la schiena contro il muro. «Voi sapete dove sono Shin e Nees?» Non poteva crederci. Inees era davvero vicina. Ferita e malata, era in quello stesso villaggio.

Eppure, Wynn non poteva raggiungerla.

La bionda annuì. «Sei tu la sua Dominatrice,» disse. La sua non era una domanda. «Voleva vederti, io ero uscita a cercarti.» Poi si rivolse a Kal. «È da lui che stava scappando Shirin?»

«Sì. Il professore vuole fare degli esperimenti per capire l'origine della sua abilità di attirare i Vor. Aveva preso un accordo con la madre per prenderla in custodia e studiarla, in cambio di soldi.»

Wynn trattenne il respiro. Shirin le aveva detto di essere preoccupata per il comportamento sospetto della madre, negli ultimi tempi, ma non le aveva mai confessato il motivo. Un giorno, Inees aveva sentito il suo richiamo e si era precipitata da lei; anche Wynn, tramite il Legame, aveva sentito l'urgenza nella chiamata dell'amica. Aveva paura, e stava chiedendo aiuto.

Il Segreto dei VorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora