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II

Staccò i piedi dal terreno e librò in scivolata in direzione di Kreyen. I pugnali cercarono ancora la pelle dell'uomo, ma ancora una volta una fiammata la rispedì indietro con il suo calore. Rey si teletrasportò al suo fianco, fra una Kirr in difesa e un Raiys che allungava la punta della spada in un affondo. Distratto dal colpo del ragazzo, Kreyen non vide arrivare i tre cristalli che Rey gli aveva scagliato addosso. Gli si frantumarono sulla fronte, e uno gli sfiorò di poco l'occhio.

Schizzarono poche gocce di sangue. Kreyen, però, non batté ciglio, come se non provasse alcun dolore. La fiammata che gli uscì dalla bocca era abbastanza vasta da costringere tutti e tre a indietreggiare.

Gli occhi di Rey cercarono la neve in direzione di Er-lor. Herewynn e Kal non si vedevano da nessuna parte. Con il respiro affannoso e i pugnali che le scivolavano dalle mani, la bionda pensò disperatamente a una strategia per fermare quel mostro. Purtroppo, dato che nelle terre fredde di Yer-ran i Vor del Fuoco erano rari, Rey non aveva avuto modo di scoprire i loro poteri. Kal gliene aveva parlato a grandi linee, ma si era perso a spiegare tutti i dettagli più insignificanti. Lei lo aveva ascoltato parlare completamente rapita dall'argomento e, proprio come lui, aveva perso il senso principale della conversazione dopo poco.

Tutto ciò che aveva appreso era che Kreyen, durante l'Unione, possedeva una forza immensa e una spiccata resistenza alle temperature, sia calde che fredde. Questo spiegava la sua mancanza di cappotto. Le fiamme che lo circondavano gli facevano da scudo, come aveva avuto modo di notare lei stessa, tuttavia si abbassavano per una frazione di secondo dopo ogni singolo attacco da parte del professore. Questo era l'unico punto debole di cui Kal era a conoscenza, e tutto il piano che avevano messo a punto verteva su questa particolarità.

Dovrò provarci da sola, pensò Rey.

Ma come?, si lamentò Areth. Tutta la disperazione del Vor si mescolò a quella della Dominatrice, e quasi le si mozzò il respiro.

Non lo so, ma non abbiamo scelta.

Anche se Inees aveva detto che erano vicini, Herewynn e Kal sarebbero potuti non arrivare mai, e loro non avrebbero resistito ancora a lungo a quel ritmo.

«Spostatevi e non vi farò nulla,» disse Kreyen, lisciandosi il panciotto come se fosse nel bel mezzo di una normalissima conversazione.

Le dita di Rey si irrigidirono.

«Arrenditi tu, khis-s¹,» sibilò Kirr, e tornò subito all'attacco.

Rey ammirava la forza d'animo dell'amica. Avrebbe voluto avere il suo stesso coraggio, ma in quel momento le gambe le si erano immobilizzate e, per quanto provasse a convincerle di muoversi, non volevano saperne. Deglutì infinite volte, gli occhi le schizzavano ovunque in cerca di un aiuto.

Raiys le sfiorò una spalla con la propria, e una fonte di calore interna le scongelò i muscoli delle gambe. Lui le rivolse soltanto un cenno, ma fu abbastanza perché lei ritrovasse la forza di muoversi. O forse sarebbe stato meglio dire che Areth la ritrovò, e trascinò la Dominatrice con sé.

Insieme, Rey e Raiys si unirono a Kirr e Ymby, il quale aveva perso l'uso del braccio dominante e arrancava nell'utilizzare il sinistro. Rey attaccava solo subito dopo una fiammata di Kreyen: si teletrasportava alle sue spalle e lanciava i cristalli. Purtroppo, nonostante lo centrasse nella maggior parte dei casi, lui pareva immune al dolore.

Dopo pochi minuti, tutti i ragazzi si allontanarono sfiniti per riprendere fiato. Il professore ne approfittò per aggiustarsi gli abiti e riavviarsi i capelli, tutti scompigliati. Non diede avvisaglie, prima di gettarsi a capofitto in una corsa in direzione di Shirin; Rey utilizzò il teletrasporto per raggiungere la ragazza prima di lui, la afferrò per le spalle e la portò con sé in mezzo agli altri.

Il Segreto dei VorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora