18 - I

105 16 21
                                    

I

Rientrando a casa, Rey provò una strana sensazione, era come se la nostalgia avesse avvolto la disperazione, formando una spirale che le rimescolava lo stomaco. Il viso confuso di Iliana accolse lei e Areth con un sorriso tirato, ma si soffermò principalmente su Herewynn e Kal, che la seguivano docili. Soltanto quando la figlia, dopo un saluto frettoloso, le chiese di andare a prendere delle bende le caddero gli occhi su Gabranth, che affiancava il ragazzo in silenzio.

Rey condusse i due feriti in camera sua. Tutto era in perfetto ordine, al contrario di come lo aveva lasciato pochi giorni prima. Il sollievo si unì alla spirale, togliendo spazio alla disperazione, e con il cuore più leggero la bionda intimò a Herewynn di sedersi. Le prese il braccio per controllare la bruciatura che Kreyen le aveva inferto; la pelle gelata della rossa le tolse il fiato per un attimo.

I tremori scuotevano la rossa. Le labbra le erano diventate violacee e i muscoli del viso sembravano paralizzati.

Rey tolse le coperte dal letto e gliele avvolse addosso per scaldarla un poco. Herewynn ne afferrò i lembi e le strinse a sé, gli occhi persi nel vuoto. Aveva acconsentito a fare una sosta a casa della bionda soltanto perché, senza cure adeguate e vestiti migliori con cui coprirsi, avrebbe messo a rischio anche la vita di Inees.

Rey si concentrò allora sulla scottatura sul collo. Il segno rosso aveva il disegno delle dita di Kreyen. Nel corso della sua vita, l'unico tipo di scottatura che aveva provato Rey era quella da freddo, e il dolore iniziale non era stato niente di insopportabile; il problema era arrivato dopo qualche ora, quando la parte si era risvegliata. Aveva imparato a temere quel tipo di lesioni.

Non voleva neanche provare a immaginare quello che stesse provando Herewynn.

La bruciatura sul braccio era molto peggio. Sotto la benda, la pelle era carbonizzata e delle brutte bolle la ricoprivano.

Kal intanto, tenendosi il cappotto stretto addosso, si era seduto allo scrittoio.

Iliana arrivò dopo alcuni minuti con delle bende nuove e diverse erbe. Non osò chiedere informazioni alla figlia, si concentrò sulle ferite di Herewynn e le medicò al meglio, sotto lo sguardo di Rey e Kal. Terminò il tutto poggiando il palmo sulla fronte della rossa per controllare la temperatura.

«Per fortuna non si è infettata,» disse. «Però hai bisogno di un cambio.»

«Ci penso io,» s'intromise Rey. Lanciò una breve occhiata a Kal, che annuì, per lasciar intendere che si sarebbe occupata anche di lui.

«Bene. Allora vado in cucina. Magari poi mi spiegherai cos'è successo.»

«Ah, questo lascialo a me.» Areth emigrò dalla spalla di Rey a quella di Iliana mentre questa lasciava la stanza, e fece un cenno con una zampa alla Dominatrice.

Fu un sollievo non doverne parlare ad alta voce. Se avesse raccontato di essersi cacciata nei guai per aiutare due persone di Arilia che neanche conosceva, solo nella speranza di ricevere in cambio la possibilità di entrare nell'Accademia, l'avrebbe di sicuro sgridata. Soprattutto se avesse aggiunto di aver coinvolto anche Raiys nell'intera faccenda, oltre a Kirr e Ymby.

Dopo l'arrivo di Herewynn e Kal, Raiys aveva afferrato un braccio di Rey e l'aveva tirata a sé. Lei si era ritrovata il suo viso così vicino al proprio che ne aveva assaporato l'odore e ne era stata inebriata. Le aveva proposto il suo aiuto, aveva affermato di essere pronto a seguirla per liberare Shirin e Inees, anche se questo avesse significato perdere il titolo di Guida. Convincerlo a desistere non era stato facile, un po' perché il ragazzo era una testa calda, e un po' perché Rey stessa scoprì di desiderarlo accanto a sé.

Il Segreto dei VorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora