Capitolo 6: "Legami di amicizia"

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Call me crazy
In a world where no one, no one understands
It's good to finally find someone, someone who can
You know me
Better than I know myself
Don't care what they say
Don't care what this world thinks
We got each other
That's all we need
And you show me
I don't need nothing else

Chiamami pazzo
In un mondo in cui nessuno, nessuno capisce
È bello finalmente trovare qualcuno, qualcuno che può
Capirmi
Meglio di me stesso
Non importa quello che dicono
Non importa quello che questo mondo pensa
Pensiamo a noi
Che è tutto ciò di cui abbiamo bisogno
E tu mi hai mostrato
Che non ho bisogno di nient'altro.

PORTO DANTE

MIAMI

LAUREN'S POV

Era da tanto tempo che non mi sedevo ad apprezzare semplicemente qualcosa di così bello come il mare. Riuscivo a sentire il suono se chiudevo gli occhi sentendo quell'odore caratteristico. La brezza agitava i miei capelli sciolti mentre le dita dei miei piedi giocavano con la sabbia. Tutto sembrava in pace, ero felice di essere lì nel mio unico giorno di riposo della settimana condividendolo con mia figlia che giocava in lontananza con Dinah, la mia migliore amica mentre io le ascoltavo ridere.

Mi abbracciai le gambe pensando a quanto velocemente i piani di una persona potessero cambiare. Il giorno prima pensavo mi sarei goduta il weekend con mia figlia al parco, e ora ero al porto Dante, per essere più specifica, nella casa sulla spiaggia di Camila Cabello.

- "Ne vuoi un po'?" Mi disse qualcuno, mi girai sentendo come il sole mi accecasse un po' ma riconoscendo la figura di Camila in piedi accanto a me con due enormi bicchieri di limonata.

- "Certo, sì, ti ringrazio molto" mi offrì il bicchiere che presi volentieri sorridendole. "È una vista bellissima" dissi e sentii come se stesse sospirando sedendosi accanto a me.

- "Lo penso anch'io" disse con lo sguardo rivolto al mare. "Fa sembrare l'intero universo piccolo di fronte all'immensità di ciò che ci circonda. È molto rilassante ed è per questo che mi piace questo posto così tanto."

- "È una bella casa" dissi sorseggiando la limonata che era deliziosa. "Tutto quello che stai facendo qui mi sembra incredibile."

- "Sto facendo quello che posso" rispose sentendo il suono dei cubetti di ghiaccio che si colpivano l'un l'altro mentre muoveva la mano dove si trovava il bicchiere di limonata. "Io non sono una arredatrice d'interni, ma mi piace la sensazione di entrare in casa e sapere che ogni aspetto che ha rifletta qualcosa di me. Pensi che sia stupido pensarla così?" mi chiese lei e io le sorrisi.

- "La verità è che ti capisco" assicurai, ed entrambe ci guardammo negli occhi con un piccolo sorriso. "L'ho fatto anche io nella pasticceria quando l'abbiamo ristrutturata. Ho provato a fare tutto da sola e ogni volta che entro e vedo le sedie dipinte di rosa e blu, sono orgogliosa di sapere che le ho dipinte io. Le guardo sempre dal bar."

Lei iniziò a ridere e io la guardai. Era raro vedere che si lasciasse alle spalle quella posa seria e che diventasse Camila Cabello. La donna di ventisei anni che aveva invitato i suoi amici a dipingere la cucina della sua casa sulla spiaggia. Sembrava completamente rilassata, e sapevo da giorni che fossimo diventate buone amiche.

- "Non uso la cucina" disse sorridendo. "Ma mi piace che sia decorata."

- "Il colore che hai scelto per le pareti è molto bello e si abbina a tutto il resto e comunque la userai molto presto, credimi" sentì le risate di Emily in lontananza e questo mi fece smettere di parlare vedendo Camila sorridere anche lei nella stessa direzione.

The Sweetest Love (Traduzione Ita Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora