Capitolo 1: " Porto di Miami"

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I know it's hard, know it's hard,
To remember sometimes,
But you gotta keep your head up, oh,
And you can let your hair down, eh.

Only rainbows after rain
The sun will always come again.
It's a circle, circling,
Around again, it comes around again.

So che è difficile, so che è difficile,
Di ricordare a volte,
Ma tieni la testa alzata, oh,
E puoi lasciare andare i capelli, eh.

Solo arcobaleni dopo la pioggia
Il sole tornerà sempre.
È un cerchio che gira,
Intorno di nuovo, gira intorno di nuovo.

C'erano quasi venti scatole poggiate su una parete bianca immacolata in uno degli appartamenti in una delle zone più esclusive di Miami. Turnberry Ocean Colony era una zona di Isles Beach, area residenziale costituita da due enormi grattacieli e appartamenti di lusso tra la baia Bal Harbour e Golden Beach.

- "Ricordami ancora una volta il motivo per cui lo sto facendo" disse una donna con la voce esausta mentre metteva la scatola numero 21 accanto alle altre appoggiandosi su di esse per respirare.

Osservò la donna che stava meticolosamente avvolgendo alcuni dipinti su carta di giornale mentre li guardava. I suoi occhi marroni si alzarono e sorrise un po'.

- "Perché mi vuoi bene" disse semplicemente e la bruna sospirò.

- "Non capisco perché vuoi andartene da questo posto" disse Normani avvicinandosi alle grandi finestre dove si poteva vedere la spiaggia quasi di fronte a loro.

- "Voglio un posto al centro di Miami Beach" sospirò Camila. "Questo appartamento è bellissimo, ma devo guidare quasi un'ora ogni giorno per essere in grado di raggiungere l'ufficio a causa del traffico mattutino, e poi un'altra ora nel traffico impossibile al ritorno, non ne posso più."

- "E che importa" disse Normani, sdraiandosi su un divano di fronte a Camila. "Mi piace stare qui nei fine settimana per andare in spiaggia."

- "Possiamo farlo nell'altro appartamento" disse Camila. "È anche molto più vicino a casa tua."

- "Ma venire a trovarti era una scusa per poter uscire e dimenticare un po' l'accademia di danza e tutto il resto" disse Normani dolcemente.

- "Ma tu ami insegnare" disse Camila e Normani annuì sospirando.

- "Ma ci sono momenti in cui vorrei solo una vita più tranquilla e normale senza essere la grande ballerina" disse Normani sedendosi accanto alla sua amica. "Voglio lasciar andare le preoccupazioni e lasciarmi alle spalle tutto lo stress che la vita porta."

- "Non credo che venire in spiaggia ogni fine settimana cancellerà le responsabilità della tua vita" Camila sospirò sdraiandosi sul divano dopo aver messo l'ultimo oggetto all'interno della scatola.

- "Sicuramente non le cancella dalla mia vita" si sdraiò Normani accanto a lei. "Ma almeno mi aiuta a distrarmi un po' per dimenticare la routine."

- "La routine è una bella cosa" cominciò Camila. "Stabilisci uno schema e una costante nella tua vita. Ti dà stabilità e ti aiuta a organizzarti."

- "Serve quando l'ossessione di avere sempre il controllo delle cose e riempire la tua vita con il lavoro è la tua priorità" Normani guardò il profilo della sua amica che stava dirigendo lo sguardo fuori dalla finestra. "Io non sono come te."

- "Cosa c'è di sbagliato nell'essere come me?" Camila si voltò guardandola.

- "Che sei totalmente immersa nel tuo lavoro e ti dimentichi che c'è una vita fuori dalle quattro mura del tuo ufficio e quel comodo divano a forma di albero che hai per i bambini" Normani sorrise. "C'è molto di più nella vita del ricordo di un pazzo che non ha saputo apprezzarti."

The Sweetest Love (Traduzione Ita Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora