NEL FRATTEMPO ALLA PERIFERIA DI MIAMILAUREN'S POV
Il pavimento era freddo e riuscivo a sentirlo perfettamente. Avevo provato a muovermi, ma avevo le mani legate. La mia guancia bruciava ricordandomi del colpo che avevo ricevuto. I miei occhi erano bendati, ma mi ricordai perfettamente di quello che fosse successo. L'angoscia era tornata in me. Ero intrappolata e senza via d'uscita in un posto sconosciuto.
Provavo a muovermi, ma i miei muscoli non rispondevano. Sentivo freddo e una brezza proveniente da qualche parte. Senza dubbio, quello non era il clima caldo del centro di Miami.
- "Non si muova così tanto" sentii la voce di una donna che mi parlava mentre io ancora non capivo dove mi trovassi. "Si farà male."
- "Chi è lei?" Chiesi rapidamente ignorando quello che mi diceva e cercando di muovermi. Ero con la faccia contro il pavimento freddo e avevo bisogno di muovermi. Dovevo sapere che fossi ancora viva "Dove sono?"
- "Molte domande a cui rispondere" mi disse lei freddamente. "Farebbe meglio a stare zitta, altrimenti dovrò imbavagliarla."
Ascoltando quelle parole, non riuscii a fare a meno di sentire che ognuna di esse mi stesse colpendo in modo orribile. La situazione si materializzò in me. Il colpo, le parole. Ero stata rapita. I miei occhi si riempirono di lacrime e non riuscivo a farne a meno.
- "Per favore" dissi con un nodo in gola cercando di muovermi. "Per favore, lasciami andare. Prometto che non dirò niente, ma per favore lasciami andare."
- "Farebbe meglio a stare zitta" ripeté la donna. "Gliel'ho detto, non voglio finire nei guai. È ancora di sotto e lui non è così buono con gli ostaggi."
Questo bastò per farmi tacere. I miei singhiozzi erano piccoli ma non riuscivo a smettere di piangere. Alzai le gambe cercando di riscaldarmi mentre facevo un respiro profondo. Cosa mi sarebbe successo? Cosa mi avrebbero fatto?
Sentii i passi che supponevo fossero della donna che mi aveva parlato. Mi tornarono i ricordi. L'uomo che mi aveva rapito si chiamava Patrick Dempsey, mi ricordavo perfettamente di quel nome. Era l'uomo che aveva un rapporto con l'ex fidanzato di Camila.
- "Camila" mormorai con nostalgia pensando a lei e a come stesse lei. Avevano rapito anche lei? Le avevano fatto del male? Il mio cuore soffrì alla prospettiva di perdere la donna della mia vita "No!"
L'ultima mia lamentela uscì ad alta voce senza poterlo evitare. Pensare a qualcuno che faceva del male a Camila era impensabile per me. Era la donna che volevo. La donna di cui mi stavo innamorando ogni giorno di più.
- "Le ho detto di stare zitta" sentii la voce più vicina a me e la sentii stringermi le braccia per farmi sedere. Gemetti di dolore sentendo lo scricchiolio di una delle mie ossa. La mano destra faceva molto male, tanto che mi sentivo come se me la stessero strappando via.
- "Mi dispiace. Non posso farne a meno, mi fa molto male la mano destra" mormorai nascondendo un gemito quando mi spostò le gambe.
- "La mano è messa male" mi disse da molto vicino e io cominciai a tremare temendo il peggio. "Le slegherò le mani per legarle davanti in modo che non le faccia più male, ma deve promettermi che non farà niente di stupido. Se fa qualcosa, lui ucciderà lei e tutta la sua famiglia."
La mia famiglia!
Oh, mio Dio, la mia famiglia!
- "Mia figlia.." Dissi in fretta "Ha mia figlia?"
- "No" disse in modo sincero. "Almeno non ancora" nonostante la benda chiusi gli occhi cercando di rimanere calma. Non sapevo chi fosse quella donna. Non avrei dovuto dare informazioni inutili. "Quindi non faccia niente di stupido. Lui l'ha gettata giù per le scale mentre entrava" tutto quello spiegava il dolore su tutto il mio corpo. "La mano è quella combinata peggio" sentii che slegava le mani e io gemetti leggermente. "Sembra che sia fratturata. Farà un po' male" sentii la corda allentarsi, ma era impossibile per me muovere la mano e una smorfia di dolore mi riempì il viso.
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The Sweetest Love (Traduzione Ita Camren)
FanfictionNessuna delle due cercava l'amore, ma l'amore ha trovato loro. Lauren Jauregui aveva bisogno di un aiuto urgente. Sua figlia di 10 anni, Emily, aveva ricevuto un ultimatum: doveva migliorare il suo comportamento o sarebbe stata espulsa dalla scuola...