Capitolo 25: "Cambiamenti"

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Como la brisa en tu cara,
Como una noche de estrellas,
Frente al mar,
Voy a estar, Junto a ti;
Voy a estar.

Come la brezza sul tuo viso,
Come una notte di stelle,
Di fronte al mare,
Voglio restare, Accanto a te;
Voglio restare.


LA MATTINA SUCCESSIVA

CASA DI DINAH

- "Maledizione!" gridò Dinah mentre chiudeva fortemente la porta del suo frigorifero.

Era davvero furiosa, così furiosa che avrebbe potuto uccidere qualcuno, anche se non fosse un'assassina. Ma quel qualcuno aveva un nome specifico: Normani Kordei. La dannata donna era fuggita nel bel mezzo della mattinata lasciandola sola e nuda dopo la notte prima. Una notte che non era stata affatto come Dinah aveva immaginato.

Dinah maledisse di nuovo lasciando una birra sul tavolo della cucina quando vide il pavimento con il vomito. Quella maledetta donna.

- "Maledizione" gridò di nuovo mentre si faceva strada per afferrare un giornale e ripulire un'altra macchia che indicava che ciò che fosse accaduto la sera prima non era stato un sogno, anche se avrebbe preferito se lo fosse stato.

Aveva pulito la casa tutta la mattina. La casa che Normani aveva distrutto perché si era presentata al loro appuntamento completamente ubriaca. Dinah non si immaginava nemmeno come si fosse svegliata quella mattina.

Quella notte, prima che vomitasse, si era spogliata e poi si era addormentata dopo solo un paio di baci che Dinah aveva osato darle dopo averla aiutata a lavarsi i denti. Quella mattina la lingerie rossa giaceva nella sua stanza, ma il cappotto della sera prima non c'era e nemmeno la borsa. Dinah dopo aver pulito tutta la casa ancora nuda si era addormentata sul letto cercando di non cadere perché Normani si era presa possesso dell'intero dannato letto dopo essere svenuta priva di sensi, anche se non era stata così incosciente per fuggire da quella casa, il che significava che in qualche modo l'aveva ingannata.

- "Tutto questo non finirà così" disse Dinah parlando da sola. "Me la pagherai per questo, Normani. Non mi illuderai così. Non lo tollero e la vendetta può essere molto dolce" Dinah sorrise prendendo un sorso di birra, non le importava che fossero solo le otto del mattino. In qualche modo doveva sfogare la sua frustrazione, e niente di meglio di qualcosa che Normani conosceva molto bene, l'alcol. "Ci è voluto pure meno dell'ultima volta" disse Dinah tra i denti prima di continuare a bere.


MIAMI

APPARTAMENTO DI CAMILA

CAMILA'S POV

Le mattine non mi erano mai piaciute. Non che non avessi un bel risveglio. Semplicemente non ero una brava "persona mattiniera". Non mi piaceva il concetto di alzarmi e iniziare la giornata, anche se una volta fatto non c'era nessuno che mi fermasse. In un giorno normale sarei stata già sotto la doccia a prepararmi per iniziare la giornata, cercando di avere una tazza di caffè decente guidando fino allo Starbucks più vicino per comprare un muffin al cioccolato e un caffè macchiato.

Non sapevo cucinare molto, quindi non potevo aspettarmi altro la mattina. Non avevo bisogno di molto per iniziare la giornata, anche se l'odore del caffè appena preparato poteva sempre svegliarmi, così quando sentii quel meraviglioso odore iniziai a strizzare gli occhi sentendo che il mio mondo stesse avendo una svolta. Mi sentivo male.

Una settimana fa aveva ricevuto un paziente molto malato con l'influenza ma non aveva voluto perdere il suo appuntamento. Ovviamente se lui era d'accordo ad uscire di casa con l'influenza io non ero nessuno per impedirglielo, se non fosse che rilasciava germi nell'aria ogni volta che apriva la bocca. Nora aveva cercato di fermarlo ma alla fine non c'era riuscita. Il signor Peterson era un vecchietto adorabile che a volte prendeva un appuntamento con me solo per il semplice fatto di avere qualcuno con cui parlare.

The Sweetest Love (Traduzione Ita Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora