Strada.
Macchina.
Alberi.
Buio.
Fari.
Musica alta.
Guardo in basso.
Bottiglia.
Guardo avanti.
Schianto.
Vetro rotto.
Freno.
Sterzo.
Scivolo.
Albero.
Buio.
Mi sveglio di soprassalto, come se fossi dentro ad un incubo.
Sono seduta dentro la macchina.
Porto le mani alla testa, ma mi ferisco con qualcosa di appuntito.
Tolgo la mano e riprovo più cautamente.
Quella cosa tagliente è conficcata nella mia fronte, intorno ad essa c'è un liquido umidiccio e denso.
Mi agito guardandomi attorno, sono ancora in quella strada.
Guardo davanti a me, nel parabrezza c'è un enorme buco dal quale entra in aria gelida.
La testa mi gira e mi pulsa, mi guardò nello specchietto, sono ricoperta di sangue ed osservandomi meglio, ho pezzi di vetro sparsi per la faccia.
Ricordo di aver investito l'altra me ma di lei nessuna traccia e continuo a guardarmi intorno.
Vedo il tappo, che cercavo disperatamente, nel sedile del passeggero. Dannato tappo.
Apro lo sportello e scendo, in lontananza vedo una figura china intenta a raccogliere qualcosa da terra.
Ha la stessa felpa con cappuccio blu, ma stavolta le spalle sono più robuste, sembrano come quelle di un ragazzo.

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora