Sto guardando a terra.
Le mie scarpe sono immerse nella neve.
Ad ogni respiro, posso vedere del fumo bianco uscirmi dalla bocca.
Alzo lo sguardo, sono di nuovo lì.
Giro la testa verso destra, vedo quell'uomo intento a prendere qualcosa dalle tasche, qualcosa che si trasforma in sabbia nera.
Non di nuovo.
Devo fare qualcosa, mi avvicino e lo chiamo.
«Papà», lui si ferma e mi guarda.
«Oh ciao, tesoro. Hai per caso visto le mie chiavi?», mi chiede, poi guarda la mia mano, «oh, eccole qua», me la stringe con forza e mi fa mollare la presa su di esse.
Entra in macchina per poi incitarmi a seguirlo dicendo che facevamo tardi.
Salgo anche io, non posso lasciarlo da solo, devo riuscire a bloccare la macchina in qualche modo.
Parte e rimaniamo in silenzio per un po', dopo poco accende la radio.
«..ed ecco le ultime ore. Stiamo seguendo una Ford mustang 289 bordò scuro, al momento sta imboccando la Dartmouth Ave..», appena sente quelle parole, mio padre mette la freccia e gira a destra.
Dartmouth Ave.
Mi guardo intorno, nessuno sembra seguirci eppure la radio conosce i nostri movimenti.
«..sarà impossibile per lui, evitare l'incidente che tra pochi minuti avverrà all'incrocio con Chowdene Bank. Si schianterà contro un camion, causando un incidente mortale e perdendo la vita poco dopo in ambulanza..».
Lo guardo, lui mi sorride.
«Papà fermo!», grido ma ormai è tardi.
Vedo due fari dietro di lui che lo avvolgono, lasciandomi gridare, senza una risposta.

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora