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«Come sei finito in questo posto?», chiedo.
Mi sembra di camminare da un eternità, eppure non sono stanca.
Si vede che ho fatto i muscoli delle gambe con tutto quel correre.
«Sono morto», dice molto tranquillo.
Rimango un attimo interdetta.
L'aveva detto con una tale tranquillità che era quasi preoccupante.
Allora la mia teoria della morte è vera.
«Quindi anche io sono morta?».
«Già».
Non mi ricordo di essere morta, non ho niente di chiaro di quella notte.
Eppure sono qui.
Improvvisamente sentiamo un rumore assordante, mi premo sulle orecchie, cado a terra implorando di farlo smettere.
«Che cazzo succede?!», urlo per sovrastare quel rumore si fa più forte.
Urlo ancora, fino a che non smette di colpo.
«Tutto bene?», chiede avvicinandosi a me.
«Cos'era questo suono?».
«In questo luogo non si può imprecare. E nemmeno dire bugie».
«Io non sto mentendo», dico guardandolo perplessa.
«Già..ma io, tecnicamente, sì. Tu non sei morta, sei in transito», lo guardo ancora più confusa, «e comunque.. ci vediamo dall'altra parte», aggrotto le sopracciglia non capendo.
Ma poi, dopo poco, sento la terra tremare sotto i miei piedi formando un buco profondo dal quale vengo inghiottita.

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora