Sento questo urlo in lontananza.
È forte ma allo stesso tempo molto debole.
Apro gli occhi.
Sto correndo.
Fa freddo, l'aria pungente mi congela il viso ed entra nelle mie ossa avvolgendole.
Corro in malo modo, è come se qualcosa mi stesse seguendo ma non so cosa.
Mi ferisco con i rami degli alberi intorno a me.
Sto piangendo mentre sento, in lontananza, risate di ragazzi in un punto indefinito.
Sono triste, sento una morsa al cuore che non vuole andar via.
Cado a terra, di faccia, sbatto la fronte contro un tronco d'albero.
Rialzo la testa, mi gira e vedo sfuocato.
«Eccola là!», una voce maschile grida tra gli alberi, non ho tempo di fermarmi.
Torno a correre ancora più scoordinata di prima.
La testa mi pulsa, porto una mano sopra la ferita formatasi sulla fronte sentendo qualcosa gocciolare.
Ho il fiato secco, non riesco quasi più a respirare.
In lontananza vedo una strada, ho freddo, le lacrime agli occhi, ferite ed ematomi ovunque, ma non mi interessa.
Vedo due tondi di luce ed il rumore di una macchina, riesco a distinguere i fari ed inizio a correre in quella direzione.
Sono sempre più vicina, non penso più a nulla se non..
Sbuco dagli alberi, corro in mezzo alla strada, resto ferma, mentre la macchina mi prende in pieno facendomi volare in aria.

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora